INSEPARABILI
Ci sono giornate in cui si deve sorridere, si deve stare bene.
È necessario affinché nessuno veda la verità, perché la verità creerebbe solo domande a cui nemmeno noi vorremmo rispondere.
Bellarys era stanca, perché quel giorno aveva necessariamente dimostrare di essere più forte del solito.
Ma non si sentiva forte.
Le parole di Aegon le avevano ammaccato il cuore.
Si sentiva umiliata, sfortunata e ricordò la sensazione che provava ogni volta che Viserys le aveva rammentato di non essere un maschio.<<È stata una lunga nottata>> mormorò Aerion <<Dovresti riposare>>
<<Ma le riunioni per parlare della Triarchia...>>
<<Attenderanno>>
<<Io e tuo padre dobbiamo tornare ad Harrenhal>>
<<Anche quello attenderà. O vuoi rischiare di cadere dal dorso di Albalux per la stanchezza?>>
Lei sbuffò <<Mi sto facendo fare la ramanzina da mio figlio>>
<<Qualcuno deve pur fartela, madre>> le sorrise.
Bellarys ridacchiò, era stanca ma era anche sollevata. Dovevo solo capire che strada seguire, come avere tutto ciò che le spettava e che voleva, tenendosi anche ciò che aveva.
Non poteva sacrificare i suoi figli, suo marito, sua sorella.
Ma presto avrebbe dovuto combattere ancora, contro Aegon o Aemond, avrebbe dovuto ammettere le sue responsabilità.
Solo che non sapeva come farlo. Doveva imparare dai suoi errori.<<Aerion, so che tutto questo ti sta turbando. Siamo in guerra e tu sei il mio erede, ti viene chiesto moltissimo e so cosa significa. So anche che non sei mai stato avido, non hai mai nutrito tanto interesse per il potere.>> mormorò, poi lo prese per le spalle. <<E forse non lo dico abbastanza, me ne dispiaccio.>>
<<Non dici cosa?>>
<<Sono fiera di te. Sei coraggioso, intelligente, sai quando usare la forza e quando le parole. Quest'ultimo è un dono che ho sempre sperato di possedere>>
<<Io non faccio sempre la cosa giusta>>
Gli sollevò il mento <<Nessuno di noi fa sempre la cosa giusta e nessuno di noi si aspetta che tu lo faccia. Sei un ragazzo, hai ancora tutta la vita davanti e sto facendo questo affinché tu possa viverla. Voglio che tu capisca che non lascerò a te il Trono di Spade solo per diritto di sangue, ma perché ho fede in te e so che sarei un giusto sovrano. Intensi?>>
<<Intesi, mia Regina>>
Bellarys gli lasciò un bacio sulla fronte, prima di indietreggiare e salutarlo in silenzio, finché non entrò nella sua camera matrimoniale.
E lì che aveva vissuto più felicemente, in quel letto aveva consumato il suo amore dopo il suo matrimonio e sempre lì aveva partorito i suoi figli.
Essere madre e moglie l'aveva resa felice, credeva di aver fatto un buon lavoro con tutti loro ma quando era sola sentiva solo di aver sbagliato.
La sua mente si rifugiò nella perdita di suo padre, di sua madre, di sua figlia, di Luke e Rhaenys.
Si vestì da sola, senza chiamare la servitù, e indossò una lunga vestaglia bianca prima di mettersi sotto le coperte.
Cercò di chiudere gli occhi ma improvvisamente sentì un brutto presentimento.
Le porte si aprirono <<Ser Erryk?>>Lui non parlò, si voltò e sbarrò le porte dall'interno, a quel punto ella si alzò a sedere.
Ma il suo shock divenne tale quando sfoderò la sua spada.<<Credimi, non ho altra scelta>>
Bellarys era una combattente ma la sua spada era nelle catacombe, dove aveva studiato diversi tomi. Era disarmata e sola.
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𝐓𝐡𝐞 𝐖𝐡𝐢𝐭𝐞 𝐓𝐚𝐦𝐞𝐫 - 𝐇𝐎𝐓𝐃
RandomLa Domatrice Bianca - House Of The Dragon. Il fuoco illumina le tenebre, forgia le più forti lame e brucia chi non è degno. Ma per Bellarys Targaryen, il fuoco, è ciò che ha nelle vene. Il suo nome proviene da un'antica parola valyriana, Bellator, o...