CAPITOLO 30

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FIGLI DEL CAOS

Il Caos viene spesso definito come l'inferno in Terra, come la peggiore delle opzioni, come un qualcosa da fermare.
Ma di fatto, se ci si pensa, il caos è la più grande manifestazione di vita.
Il rumore è vita, le cose lo sono.
Il loro movimento li distingue da ciò che non ha futuro perché se la vita è caos allora la morte è silenzio.
Urlare, ridere sono sinonimi di dolore e felicità, insieme possono far esplodere la più straordinaria fiamma.
Erano passati poco più di dieci mesi dal singolare matrimonio di Bellarys e Daemon, il regno aveva accolto con soddisfazione tale notizia, per una pura discendenza sul Trono.
Discendenza sicura, poiché la principessa rimase subito incinta.
Il loro erede sarebbe salito al Trono dopo di lei, garantendo una successione con denso e potente sangue Targaryen.
Questa certezza metteva a tacere moltissimi dubbi e avrebbe difeso la legittimità della Principessa al Trono.
Bellarys aveva chiesto al padre di esaudire il suo desiderio di farle partorire tutti i suoi figli a Roccia del Drago, anche perché a corte la situazione era logorante.
Per questo alla fine, tra la luna di miele e la gravidanza, erano rimasti lì per tutti i nove mesi e forse questo era stata la cosa migliore per Daemon e Bell. Avevano avuto tempo per approfondire il loro rapporto e lei di allontanarsi da quello con Criston.
Ed erano felici, lontani dal caos e da distrazioni.
Rhaenyra aveva fatto avanti e indietro con Syrax sino all'ottavo mese, non avrebbe lasciato la sorella partorire da sola, non di nuovo.
Anche lei aveva delle novità, aveva intrapreso una pericolosa relazione con Ser Harwin negli ultimi mesi.
Inizialmente questo imbarazzò la sorella maggiore ma non si intromise per innumerevoli motivi, come la sua infelicità con Laenor.
Harwin era un brav'uomo e si era innamorato, non aveva colpe di questo.
Bellarys continuava a sognare un mondo in cui amare non era un crimine ma una libertà, uno in cui i suoi figli avrebbero vissuto, come Aedus.
Il Principe Dion cresceva suo figlio e mandava continue lettere segrete sui suoi progressi, questo riusciva a scaldarla, perché almeno aveva un amorevole padrino.
Le mancava?
Da morire ma adesso aveva l'opportunità di esserci per il primo figlio di Daemon.
Il medesimo non sapeva nulla su Aedus, ella non aveva ancora trovato il coraggio di confessargli la verità su nulla, temeva che sarebbe stata abbandonata, di nuovo.
Forse per questo altri stavano giungendo da lei, a Roccia del Drago, per essere al suo fianco in un momento tanto importante.
Re Viserys era approdato sulle coste e Rhaenyra si era occupata dell'accoglienza con Leanor, ella notò la presenza di Alicent e del suo Protettore Giurato Cole.
Vi era anche il Gran Maestro Mellos, il Primo Cavaliere e diverse guardie reali, tra cui Harrold.
Il Re alzò lo sguardo quando vennero aperti i portoni e, in fondo alla stanza del tavolo di Westeros, vide Daemon seduto con la testa appoggiata al pancione della moglie.
Bellarys si voltò davanti al camino, e sotto quella luce la gravidanza le stava d'incanto, nonostante la stanchezza, pareva la felicità fatta a persona.
Indossava un abito di seta color perla, con maniche lunghe e gonfie.
I capelli erano mossi e umidi per il recente bagno bollente fatto, dato che le dava sollievo.
Al collo portava la collana del marito e, per qualche motivo, al dito vi era ancora l'anello di Criston.

 Al collo portava la collana del marito e, per qualche motivo, al dito vi era ancora l'anello di Criston

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𝐓𝐡𝐞 𝐖𝐡𝐢𝐭𝐞 𝐓𝐚𝐦𝐞𝐫 - 𝐇𝐎𝐓𝐃Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora