Capitolo 5

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Tony riportò lo sguardo sulla sua auto. O a ciò che ne restava, comunque. Il guscio carbonizzato e fuso del suo veicolo macchiava la strada un tempo pulita. Un piccolo fuoco ardeva ancora al suo interno, il fumo emesso raggiungeva il cielo.

La testa gli martellava, sopraffatta dal suono dell'esplosione, accompagnata dalle urla delle persone intorno a lui. Il suo corpo pulsava di dolore, la minaccia di lividi scuri già si presentava. L'esplosione era stata grande; anche alla distanza a cui si trovava Tony era sufficiente per fare qualche danno.

Pochi secondi.

Solo una piccola scintilla, accompagnata poi da qualche kilojoule di forza e calore.

Questo è tutto ciò che è servito per capovolgere il mondo di Tony Stark.

Il Capitano aveva ragione. Doveva essere così.

Certo, Tony aveva dei nemici, ma nessuno aveva mai fatto questo. Nessuno aveva mai osato. Sapevano chi era Tony, cosa avrebbe fatto se avessero cercato di attaccarlo. Nessuno sarebbe stato abbastanza pazzo da farlo.

Tranne.

HYDRA.

Questo non può essere vero.

No; c'era ancora una possibilità che Il Capitano si sbagliasse. Non era così?

Ma niente di tutto questo contava adesso. Tony lanciò un'occhiata al relitto.

Happy.

Aveva bisogno di arrivare da Happy; aveva bisogno di aiuto. Era in piedi accanto all'auto quando era avvenuta l'esplosione.

Per favore non essere morto, per favore non essere morto.

Ignorando i dolori acuti che scorrevano intorno al suo corpo, Tony si costrinse a stare in piedi. Cercò di avvicinarsi ad Happy, solo per essere spinto indietro da un forte strattone. Tony ebbe appena il tempo di gridare la sua disapprovazione prima di essere gettato su una spalla larga come una bambola di pezza.

Il Capitano partì per la strada, muovendosi a un ritmo irreale. Volò attraverso dei vicoli, apparentemente imperturbato dalla lotta di Tony. Alla fine si fermò quando raggiunse un edificio invecchiato, un'attività a lungo dimenticata. Sfondando facilmente la porta, Il Capitano si mosse rapidamente all'interno, attraversando lo stretto corridoio e raggiungendo il piano principale. Apparentemente soddisfatto di ciò che lo circondava, depose Tony brutalmente sul pavimento.

"Che diavolo era quello?!" Tony gemette, girandosi per sentire qualcosa di rotto.

"Non c’è di che."

"Scusami?" Tony sbuffò.

Il Capitano alzò gli occhi al cielo. "Probabilmente l'HYDRA aveva messo qualcuno lì pronto ad agire se la bomba non ti avesse ucciso. Dovremmo essere al sicuro qui. Per ora."

Tony gemette, alzandosi in piedi. "Eccoti qua, a blaterare di nuovo dell'HYDRA."

Il Capitano strinse gli occhi. "Seriamente, non puoi ancora negarlo."

Non poteva, non proprio. Ma lo shock di un attacco in pieno giorno, per non parlare proprio dell’attacco, fece alzare i peli di Tony. Il pensiero che Il Capitano avesse ragione e Tony che lo respingeva non gli andava bene. Non gli piaceva avere torto; non sbagliava mai. Ma eccolo qui sul pavimento di un altro sporco magazzino, un'auto bombardata e una guardia del corpo ferita. Per favore non essere morto.

Go Ugly Early - Traduzione Italiana (Stony)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora