Capitolo 35

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"Mi stai prendendo per il culo?"

Clint sentì il legno scavare nella sua mano mentre si stringeva attorno alla porta ora aperta. Natasha si limitò a fissarlo impassibile come sempre.

"Oh, non essere così drammatico", rispose, alzando gli occhi al cielo come se niente fosse. Come se non fosse stata via per un mese intero.

Un fottuto mese.

Un mese dall'esplosione. Un mese da quando Stark se n'era andato. Un mese da quando Clint aveva visto Phil di persona. Un mese da quando aveva sentito Bucky ridere. Un mese da quando aveva visto Steve sorridere.

Clint non era un grande esperto di storia, ma sapeva per certo che nemmeno l'Impero Romano era crollato così duramente. L'equipaggio, se così si poteva chiamare, era in frantumi. Alcuni se ne erano andati, facendo bruciare di rabbia le viscere di Clint. Naturalmente, Steve lasciava sempre aperta la possibilità di andarsene se la situazione diventava troppo pesante, ma nessuno l'aveva mai accettato. Fino a quando non era avvenuta l'esplosione e la lealtà delle persone aveva iniziato a cadere come mosche. Alcuni di loro - quelli che Clint non avrebbe mai pensato, nemmeno tra un milione di anni si sarebbero allontanati da quella vita - non avevano nemmeno avuto il coraggio di dirlo in faccia, optando di sparire dalla faccia della terra senza lasciare traccia . Steve, come sempre, li lasciò andare, anzi se ne rallegrò. Ma Clint era furioso. Il fatto che non appena le cose erano andate storte, se la fossero semplicemente svignata, era irritante. Più che mai, la famiglia aveva bisogno di restare unita, di trarre forza l'uno dall'altro.

Ma non era successo. Steve aveva dato a ciascuno di loro così tanto. Un nuovo lavoro, una nuova casa, una nuova vita. E quando aveva bisogno di loro? Erano scappati.

Non tutti, ovviamente, ma il danno era già stato fatto, a tutti loro. Steve non era altro che ciò che restava della loro casa: un forte santuario ridotto a nient'altro che cenere. Clint lo vedeva a malapena, ma quando lo faceva era come se vedesse un fantasma. I Commandos che erano rimasti al fianco di Steve furono costretti a rimanere lì; l'uomo non lasciava mai uscire nessuno da dove si trovavano.

Quanto a dove stavano, Clint non poteva più dirlo. Erano rimasti da Thor per un po', ma la paranoia di Steve si era fatta sentire; la mamma chioccia cercava di proteggere i pulcini che aveva. Da lì, si erano spostati ovunque potessero: vecchi magazzini, case abbandonate, qualsiasi cosa per tenerli nascosti per qualche giorno. Poi qualcosa avrebbe fatto scattare di nuovo la molla a Steve e il processo si sarebbe ripetuto.

Bucky non era molto diverso. Era chiuso; non parlava molto e, quando lo faceva, chiedeva a qualcuno di passargli il liquore. Clint non poteva biasimarlo, e non poteva nemmeno biasimare Steve. Il loro mondo era stato strappato loro così tante volte, era solo questione di tempo prima che diventasse troppo.

Clint ci aveva provato, come tutti loro. Cercava di fare qualsiasi cosa per impedire a tutti loro di annegare. Sam era una presenza costante al fianco di Steve, Bruce si assicurava sempre che Bucky prendesse le medicine che il dottor Strange gli aveva dato, o che tutti mangiassero. Clint aveva sempre degli uomini di guardia, persino Thor aveva contattato le sue stesse reti per tenerli al corrente.

Ma non funzionava; niente funzionava. Se un tempo erano una macchina ben oliata, i Commandos si erano ridotti a una reliquia arrugginita. Clint non riusciva a ricordare l'ultima volta che aveva dormito. Bucky era decisamente più magro, Steve non disegnava più - non faceva molto, in realtà. Era sbagliato; tutto era sbagliato.

"Mi fai entrare?" La voce di Natasha gli arrivò in testa.

Clint si accigliò. "Hai intenzione di scappare di nuovo?"

Go Ugly Early - Traduzione Italiana (Stony)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora