Capitolo 16

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“È passato quasi un mese. Sono sicuro che puoi capire perché non sono troppo felice”. Pierce batté le dita irritato contro il legno scuro della sua scrivania. I suoi occhi stanchi girarono per la stanza, appena arredati e impersonali. Certo, era quello che voleva. Sebbene di solito trovasse ironicamente la cosa più sicura dirigere i procedimenti dell'HYDRA all'interno delle mura del distretto della polizia di New York, Pierce era spesso, forse troppo, finito in altri luoghi discreti per condurre gli affari in sicurezza. Non era sicuro in quale fosse in quel momento, non che avesse importanza. I suoi uomini erano fuori, a guardia della porta. Non c'erano intercettazioni, né cimici, nessuna minaccia. Era al sicuro qui; l'HYDRA era al sicuro.

Sfortunatamente, questo non faceva sentire meglio Alexander Pierce. Settimane prima, Pierce pensava di aver finalmente vinto; di aver finalmente fatto centro. Avevano una potenziale posizione del nascondiglio del Capitano. Uncino aveva messo alle strette Peter Pan e i Bimbi Sperduti. Per bene questa volta.

Ecco perché, quasi un mese dopo, Pierce si ritrovò a perdere. Non avevano fatto nulla. Niente. Il Capitano e Stark avevano continuato ad ostentare la città senza una sola preoccupazione al mondo. Mentre Pierce era inizialmente d’accordo con Il Mercante di attendere loro informazioni, Pierce si ritrovò a circa due minuti dal mettere un proiettile in testa all'uomo.

“Rilassati. Ti verrà la febbre da esaurimento.” Al telefono, Il Mercante riusciva a sembrare ancora più minaccioso del solito. Tuttavia, la sua voce calma e controllata non stava facendo alcun favore a Pierce. Lui era responsabile di questo. Di lui. Non c'era motivo per cui stessero aspettando. Erano tutti lì per essere presi! Con la possibilità di spazzare via sia i Commandos che Tony Stark, non c'era tempo per indugiare.

“Ho finito di rilassarmi,” sibilò Pierce. “Abbiamo aspettato troppo a lungo; Il Capitano e il suo equipaggio probabilmente se ne sono andati ormai da tempo.”

“Sai che non è vero; conosci Il Capitano fin troppo bene per sapere che non farà le valigie finché il lavoro non sarà terminato. Vuoi solo andare lì dentro con le armi spianate, come al solito.”

Pierce strinse gli occhi. "Cosa dovrebbe significare?"

Una risatina vuota echeggiò attraverso il telefono. "Beh, mi sembra di ricordare che non ha funzionato bene l'ultima volta che hai provato."

Come potrei dimenticare? Aveva visto i corpi, ciò che ne era rimasto. Quando Schmidt si era inizialmente avvicinato a lui, aveva pensato che l'uomo fosse fuori di testa. Quello che sapeva, quello che aveva intenzione di fare; sembrava tutto uscito da un libro. Ma doveva tutto a quell'uomo. Aveva tirato indietro il sipario per Pierce, gli aveva mostrato un mondo molto più sofisticato e potente di quanto avrebbe mai potuto immaginare.

"Lascia che ti guidi", disse una notte a Pierce, il suo accento come una ninna nanna calmante. "Lascia che ti mostri tutto il tuo potenziale."

Con le sue idee, Schmidt avrebbe potuto avere tutto. Avrebbe dovuto avere tutto. E avrebbe fatto di Pierce il suo numero due. Pierce ricordava di aver aspettato, passeggiando al telefono tutta la notte per sentire la buona notizia. La notizia di una missione di successo. Ma invece, sprecò la notte, addormentandosi, solo per svegliarsi con una storia molto diversa. Riusciva a malapena a credere a quello che aveva sentito al telegiornale: ‘La Fine dell'HYDRA?’ lampeggiava sul nastro scorrevole sotto il giornalista, mentre divagava sui corpi trovati. Era sceso di corsa fino al distretto, un’impresa disperata, pregando che il programma fosse sbagliato.

Ma non lo era. Tutta quella preparazione, tutto quel duro lavoro. Sparito, in un batter d'occhio. O nel caso di Schmidt, nello sparo di una pistola.

Go Ugly Early - Traduzione Italiana (Stony)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora