Prologo

183 5 0
                                    

L'unico sentimento che provava Lauren era la paura. Paura per la sua bambina. Paura per suo marito.
La piccolina guardava con i suoi occhioni verdi la madre, agitando le manine paffute. L'avevano chiamata Lara e, anche se era solo una neonata, era già molto potente.
Per le strade di Zemitira, un'ora prima tranquille e sicure, c'erano incendi, scontri, gente che urlava ovunque.
Arion entrò come una furia nella cameretta. Aveva un piccolo taglio sulla fronte ed era sporco di terra.
-Prendi Lara e andate nella Terra dei Comuni-
Lauren prese la piccola, poi si girò verso il marito -Vieni con noi- disse con le lacrime agli occhi.
Lui le prese il viso tra le mani -Devo assicurarmi che tutti siano al sicuro nell'altra dimensione-
Annuì lentamente, consapevole delle responsabilità dell'uomo -Torna da me-
-Sempre- le dette un bacio in cui racchiuse tutto il suo amore per la moglie, baciò sulla fronte anche la figlia, poi le lasciò andare. Il suo cuore pianse, ma preferiva saperle al sicuro.
Lauren corse per le strade con Lara stretta fra le braccia. Cercò di passare lontana dagli scontri. Era un bersaglio facile. Se fosse stata attaccata, non avrebbe potuto difendersi.
Seguì il flusso di persone che correva verso l'uscita della città. C'erano bambini che piangevano, anziani che faticavano a correre, donne e uomini che combattevano.
Superato l'arco, entrò nella foresta. Il sentiero l'avrebbe condotta al Portale.
-Lauren- qualcuno urlò per farsi sentire al di sopra di tutta quella confusione.
La donna si guardò in giro, poi scorse Tisha che si faceva largo tra la gente.
-Che ci fai qui? Non dovresti essere con Simur?-
-Arion mi ha chiesto di portarvi dall'altra parte e di assicurarmi che steste bene. Simur sta aiutando la gente a superare il Portale, ci sta aspettando lì-
Mentre si facevano strada nella foresta, iniziò a piovere. Il cielo era scuro, come se stesse riflettendo quello che stava succedendo sulla terra.
Lauren sistemò la coperta che copriva Lara in modo che non si bagnasse. La piccola stava dormendo, ignara della confusione che c'era intorno.
Nessuno si fermò. Impiegarono quasi tutto il giorno per arrivare al Portale.
Una enorme folla di persone era radunata ai piedi di una parete rocciosa. In cima c'era la Grotta per il Portale.
Molti volavano oltre le chiome degli alberi, portandosi con loro almeno una persona. Le altre che non avevano la capacità di volare, usavano piattaforme di terra o si facevano aiutare dai Guerrieri.
Tisha prese il braccio di Lauren che si sentì come se avesse lasciato indietro lo stomaco e, il tempo di un battito di ciglia, si ritrovò in cima, all'ingresso della grotta.
-Menomale siete arrivate- disse Simur, fermo accanto al Portale -Forza saltate dentro. Appena tutti gli Zemit saranno passati, vi raggiungo-
Le due donne annuirono poi saltarono dentro il Portale, che le portò nella Terra dei Comuni.
Erano al Campo Zemit e qua e là c'erano tende dove le persone ricevevano cure, coperte, cibo e acqua.
Lauren si mise a sedere per terra, esausta, bagnata e infreddolita. Guardò la sua bambina che dormiva tranquilla con il dito pollice in bocca, tra le sue braccia. Era fuori pericolo e questo era l'importante.
Tisha le posò sulle spalle una coperta.
-Grazie- disse stanca.
La donna le accarezzò la guancia con un sorriso dolce, poi andò ad offrire il suo aiuto a chi, in quel momento, ne aveva più bisogno.

Aveva perso la cognizione del tempo. Era notte ma c'erano ancora molte persone che avevano bisogno di aiuto.
Lauren era indolenzita. Non si era più mossa da quando era arrivata al Campo Zemit. Teneva stretta Lara, che dormiva beatamente. Si era agitata solo una volta.
Tisha le aveva portato un panino e si era offerta di tenere un po' la piccola, ma Lauren si era rifiutata. Aveva lo stomaco chiuso. Con la preoccupazione per Arion che cresceva ogni minuto, preferiva tenere vicino a sé sua figlia.
All'improvviso la folla vicino al portale, cominciò ad agitarsi. Lauren si alzò di scattò e si avvicinò.
Lì nel mezzo, coperto di tagli, sangue e terra, c'era il Primo Guerriero dell'Aria. Sul volto aveva un'espressione agitata e preoccupata, mentre parlava con Simur.
Lauren si fece strada tra la gente.
-...evacuata. Gli Zemit sono tutti in salvo- stava dicendo il Primo Guerriero -Devo tornare, l'Angelo ha bisogno di aiuto-
Il cuore di Lauren accelerò quando udì quelle parole.
-Va bene. Allora aspetterò a chiudere il portale- disse Simur.
-No. Devi chiuderlo appena io me ne sarò andato-
-Ma così rimarrete intrappolati- 
-Sono ordini dell'Angelo, e noi Primi Guerrieri abbiamo deciso di restare insieme a lui- disse con fermezza.
Per poco a Lauren non cedettero le gambe, ma non poteva permettersi di cadere con in braccio sua figlia, così si fece forza anche se era ad un passo dalla disperazione.
Appena i due uomini la videro, si allarmarono.
-Non è vero- disse dura -Ha detto che sarebbe tornato da me, da noi-
-Mi dispiace, Lauren, ma la situazione è peggiorata. Non possiamo rischiare che venga in questa dimensione- guardò prima la donna poi la bambina con un misto di tristezza e compassione, poi si girò.
-Ricardo- lo chiamò. Il Primo Guerriero la guardò da sopra la spalla, un ultimo sguardo, poi saltò nel Portale.
Fece per seguirlo, ma Simur la bloccò in tempo e chiamò a gran voce, per farsi sentire sopra tutta la confusione che si era creata -TISHA- la sorella arrivò di corsa -Portala via-
-NOOO- urlò Lauren mentre Tisha la allontanava dal Portale con la forza.
Lara si svegliò e cominciò a piangere, sentendo il dolore e le urla della madre.
Lauren guardò da lontano Simur che chiudeva il Portale senza poter fare nulla per impedirlo.

La Prima Figlia - Le Terre AnticheDove le storie prendono vita. Scoprilo ora