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- Conoscersi -

Era pomeriggio tardi, quando la torre di astronomia era occupata da due persone.

Draco e Diana.

Esatto, coloro che fino a pochi mesi fa erano nemici, ora erano amici. O almeno ci stavano provando. In questi giorni stavano più tempo insieme, si sedevano vicini in classe senza sbuffare o uccidersi di parole a vicenda e condividevano molte opinioni.

<<Allora...quando è il tuo compleanno?>> domandò curiosa Diana come prima domanda mentre erano seduti per terra appoggiati con la schiena alla ringhiera del balcone.

<<Il cinque giugno, il tuo?>>

<<Diciotto ottobre.>>

Entrambi stettero in silenzio per svariati secondi. Non era un silenzio imbarazzante o uno dove ti senti a disagio, ma semplicemente era il silenzio.

<<Fai qualche sport?>> questa volta fu Draco a rompere il silenzio.

<<Faccio danza classica da quando ho tre anni.>> sospirò. <<Il mio sogno e di diventare una ballerina professionista, ma non so se ci riuscirò.>>

Draco ascoltava con molta attenzione le sue parole. <<E perché?>>

<<La scuola di Londra è la miglior accademia per entrare nella via professionale, ma accettano solo ballerine dai diciotto anni in sù, quindi devo aspettare ancora tre anni. E poi mi serve una vera e propria stabilità a Londra babbana, adesso come adesso non potrei proprio, nemmeno in estate potrei, visto che parto per un'altro paese.>> si voltò dall'altra parte interrompendo il contatto visivo con lui. <Parlando d'altro, sei vergine?>>

Draco sobbalzò dalla domanda inaspettata di Diana. Lei scrollò le spalle ridacchiando. <<Che c'è? È una domanda come le altre!>>

Il biondo ridacchiò pure, lasciando Diana sorpresa. Non aveva mai visto Draco ridere, ed era assolutamente stupita dalla sua risata che sembrava essere davvero genuina. <<Va bene, comunque no, non lo sono.>> replicò portando lo sguardo davanti a se.

Diana ridacchiò. <<In realtà lo sapeva già, la Parkinson una volta ha raccontato alle sue compagne di un vostro rapporto, e sfortunatamente ero li. Vorrei cancellarlo dalla mia memoria.>> si portò le mani alle tempie.

Draco restò a bocca aperta, diventando leggermente rosso dall'imbarazzo. <<Perché tu lo sei?>> si voltò verso di lei.

Secondo te?

Lei annuii con la testa. <<Si, lo sono. Ma non mi creo problemi a differenza di molte, alla fine sono ancora giovane e ne avrò di tempo.>>

Draco si ritrovò ad essere d'accordo con lei, effettivamente aveva tutta la sue vita davanti e sicuramente molto tempo per fare le sue esperienze con calma. <<Dimmi una cosa, hai già in mente la "vendetta" che vorresti fare alla Umbridge?>> disse imitando le virgolette con le dita.

La ragazza ridacchiò. <<I gemelli sono degli ottimi inventori di scherzi e vendette, soprattutto Fred mi ha particolarmente inspirata con una in particolare. Ma non saprete mai nulla, le vendette sono sempre inaspettate.>> li lanciò un'occhiolino. I due si guardarono in torno, distratti da alcuni rumori esterni. <<Forse dovremmo andarcene, non vorrei che quel confetto rosa ci vedesse.>> sussurrò Diana.

Butterfly || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora