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- Accettarsi -

30 maggio 1999.

<<Avada Kedarva>>

Il corpo volò giù dalla torre di astronomia, senza esitazione il biondo scappò via, e cadde nella più totale disperazione. Si rinchiuse in camera, senza uscire nemmeno un secondo, vergognandosi di se stesso e di quello che era diventato.

-

Diana uscii dalla sua camera, attirata da urla disperate provenire dal giardino sentite dalla finestra. Corse fuori, i corridoi pullulavano di studenti, e lei non ne cappi il motivo. Tutti si dirigevano fuori, e così lo fece pure lei. Guardò in giro cercando ci capire cosa fosse successo, spinse un po' di gente per passare avanti,e quando lo fece, capii subito il perché di quelle urla.

Silente era disteso a terra, non si muoveva ne emetteva suoni. Era morto.

Si poso una mano sul petto, spostando lo sguardo su Harry, che arrivò subito dopo di lei. Lui guardò il corpo, per poi girarsi verso di lei. <<È stato Malfoy.>> mormorò.<<L'ho visto.>>

Diana lo guardò confusa <<Cosa?>>

Harry annuii. <<Diana, Malfoy è un mangiatore, ed ha ucciso Silente.>>

Lei ci pensò, effettivamente non vedeva Draco da quella mattina. Doveva assolutamente andare da lui.

Prese a camminare nella direzione della torre ovest. Raggiunse i dormitori ma non trovò nessuno. Cercò in sala comune, ma ancora nulla. Rimase solo un posto dove poteva essere.

I suoi passi pesanti rimbombavano per il corridoi della torre est. La sua rabbia crebbe sempre di più, se quello che aveva detto Harry fosse vero, si sarebbe arrabbiata tantissimo. Ma non per il marchio, ma per non ever glielo detto subito.

Salii le scale, ma si bloccò sentendo un rumore.

Non capiva che cosa fosse, così si sporse dall'arco della porta. Quello strano rumore non cessava mai, sembrava qualcuno che mugolava.

Qualcuno che piangeva.

Diana arrivò in cima del tutto,guardando con occhi confusi e persi in giro, finché non vede con la coda dell'occhio una figura nera.

Si voltò di scatto e strizzò gli occhi per mettere a fuoco.

Il suo cruore fece un balzo. Era Draco, Draco stava piangendo a dirotto rannicchiato in un angolo.

Diana si avvicinò a lui <<Draco?>> chiamò con vice insicura.

<<Sparisci!>> tuonò con la voce rotta. Lei a questo puntò era sicura che fosse lui, e con passo spedito si avvicinò <<Ti ho detto vattene,sei sorda o cosa?>> alzò la voce, facendo sobbalzare Diana.

Si fermò sul posto, lei sapeva tutto ormai. <<Draco, parlami...>> tentò di avvicinarsi,ma lui scattò e camminò fino al balcone continuando a piangere, lei lo guardava mortificata <<Draco...sono qui per te, per favore parlami.>> sussurrò dolce mentre faceva lenti passi verso di lui. Draco non si voltava nemmeno per sbaglio, e non aveva intenzione di farlo. Continuava a piangere come non mai e Diana non poteva più aspettare, e lo strinse con tutta la forza del mondo.

<<Spostati!>> urlava, ma lei non si spostò nemmeno di un millimetro <<Io sono un mostro, merito di marcire all'inferno...>> piangeva ancora. Non si era mai sentito così male, così in colpa come oggi.

Lei lo strinse ancora di più. <<Ed io verrò con te, Draco, se è questo quello che mi serve per stare con te.>> li accarezzò la nuca. <<Ora sfogati, Draco, io sono qui, non vado da nessuna parte...>>

Draco, da quel momento di concesse un pianto liberatorio. Pianse come non aveva mai fatto nella sua vita, mentre sentiva la rabbia scomparire man mano che i minuti passavano. Draco aveva paura, paura di se stesso e, forse, è la peggior paura che un essere umano possa possedere. Aveva paura di ferire le persone che amava, di tradirle e di deluderle.I pianti liberatori di Draco si udivano in tutta la torre, mentre le lacrime bagnavano la spalla di Diana, lui si sentii meglio. Non sa di preciso quanti minuti siano passati, ma sicuramente tanti.

Smise di piangere, cercando di respirare normalmente.Diana non si era mossa, era ancora li a stringerlo in caso avesse bisogno.E Draco ne era infinitamente grato.

Per la prima volta Draco, si voltò, rivelando un viso distrutto dal pianto e due occhi rossi per le lacrime. Diana lo guardò,li accarezzò la guancia, premurosa. <<Draco, io non potrei mai abbandonarti, non so vivere senza il mio fiorellino preferito...>> ridacchiò piano osservando qui occhi devastati.

Il cuore di Draco cominciò a battere velocemente e accennò un sorrisino <<Grazie...>> parlò con voce rotta e tirò su col naso.

Lei li prese il mento e lo costrinse a tirare su la testa e guardarla. <<Draco, io ti accetto anche se sei la creatura più mostruosa dell'universo, l'importante che sei tu. Ti voglio bene, non sai quanto.>> li accarezzò di nuovo la guancia e poi la baciò dolcemente. <<Sei il mio fiorellino preferito...>>

Draco non aveva parole per le bellissime cose dette da Diana, non credeva che potesse essere stata cosi apprensiva. Si sentii accettato e, soprattutto, meno in colpa. Nonostante non abbia ucciso lui Silente, il senso di colpa lo aveva comunque colpito.

Era solo un ragazzo di 18 anni, era troppo giovane per sopportare tutto questo. Diana lo aveva appreso, non era sua intenzione, Draco non poteva mai farlo, non aveva l'anima crudele.

Draco si lasciò coccolare dalla ragazza, rilassandosi sotto il suo bacio. Aprii gli occhi, e trovò quell'incantevole figura sorridente della bruna. Era davvero contento di aver conosciuto una persona così premurosa nella sua vita, era proprio quello che li mancava.

E ancora, sentii quella sensazione nello stomaco.

Butterfly || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora