35.

15 0 0
                                    


- Glicine -

21 luglio 1997.

Quella mattina Diana si svegliò presto, verso le sei, fece colazione e si preparò per andare in aeroporto, dove si erano dati appuntamento lei e Draco. Sua mamma e sua sorella erano già li da qualche giorno, invece Diana aveva deciso di partire più tardi, con il suo migliore amico.

Diana sorrise. <<Pronto a prendere l'aereo?>>

<<Certo. Andiamo?>>

Allora si affrettarono a salire e a prendere posto e, fortunatamente, erano vicini. Diana non badò a Draco e si mise subito la maschera per dormire, ed in poco tempo si addormentò sotto le risatine di Draco. La sua testa era posata sulla sua spalla.

Dopo un'ora arrivarono, e Draco svegliò gentilmente Diana, che mugolò inizialmente, ma poi si svegliò del tutto. Presero un taxi che li portò fino sotto casa sua.

La ragazza prese un respiro profondo <<Benvenuto in Italia!>> esclamò felice allargando le braccia.

Draco si guardò attorno: da lontano scorgeva una piazza con una fontana, dei viali di villette una difronte all'altra e con un guardino ciascuna, e facendo molta attenzione, dietro di esse, si scorgeva il mare, dalla quale proveniva una leggera brezza marina.

<<Vieni, li c'è casa mia.>> incominciarono a camminare verso la piccola villetta. <<Dopo che ci saremo sistemati, ti faccio fare un giro.>> disse lei bussando alla porta.

Draco era abbastanza nervoso, non aveva mai conosciuto la sua famiglia se non quei pochi minuti all'ospedale. Aspettarono pazienti che qualcuno aprisse la porta.

Un ragazzo aprii la porta, era il cugino di Diana, Tommaso.

Draco balzò dallo spavento quando incominciarono ad urlare qualcosa di indecifrabile per lui.

<<Tommy! Sei più cornuto di prima!>> urlò lei abbracciandolo.

Tommaso la strinse. <<Brutta cornuta!>>

Draco li guardava non capendo nulla, era piuttosto imbarazzato. Diana si voltò verso di lui. <<Vieni, Draco, non essere timido.>>

La sua casa era molto accogliente, aveva muri molto particolari con una carta da parati che non aveva mai visto prima. Pavimento di parquet dappertutto, diversamente da casa sua che era di marmo. Il salotto era abbastanza grande, il grande divano beige con sotto un tappeto blu notte, la tv davanti ed un tavolino di vetro in mezzo al tappeto

Draco sentii qualcosa sotto le sua gambe, abbassò lo sguardo e vide una bambina. Era riccia proprio come Diana e aveva due bellissimi occhioni verdi.

<<Olivia, non dare fastidio a Draco.>> Diana la prese in braccio e la riempii di baci sulle guance. Per poi metterla giù di nuovo e lasciarla correre per la casa.

Draco guardò la ragazza. <<Dove posso posare la valigia?>> chiese lui.

Lei annuii. <<Oh certo, vieni.>> si incamminò verso il piano superiore mentre lui la seguiva, percorsero un piccolo corridoio per poi arrivare un una camera. <<Ecco, questa è camera tua.>> disse lei aprendo la porta.

Butterfly || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora