- Febbre -14 ottobre 1997.
Oggi per Diana non iniziò bene, infatti aveva passato tutta la notte a vomitare. Non sapeva se fosse per qualcosa che aveva mangiato o qualcos'altro, ma stava davvero male. Blaise la aiutò un po' durante la notte, ma poi doveva dormire, e la lasciò sola. Inoltre aveva le sue cose, che probabilmente peggiorarono la situazione, o magari erano la vera e propria causa.
Draco non sapeva nulla e andò a lezione come tutti gli altri giorni.
I suoi occhi argentei viaggiavano in cerca della ragazza, solitamente seduta al banco, ma quando si accorse che non fosse li, si precipitò su Blaise. <<Blaise, sai dov'è Diana? Solitamente è già qui.>>
Blaise spalancò gli occhi mentre si sedeva al banco. <<Diana non sta bene, ora sta riposando ha avuto una brutta nottata.>>
Il cuore di Draco fece un balzo mentre cercava di ricomporsi. <<Cos'ha?>> domandò.
<<Ha vomitato tutta la notte, e ha la febbre a trentotto.>> guardò l'amico. <<E ha le sue cose. Sta davvero male.>>
Draco alzò le sopracciglia stupito.<<E tu come lo sai?>>
Lui scrollò le spalle.<<Me lo ha detto lei. Ah, e non vuole andare in infermeria, dice che è una cosa passeggera e che farebbe solo perdere tempo alle infermiere.>>
Draco non ci pensò due volte e finse un raffreddore fulminante per saltare le lezioni.
Si diresse in camera di Diana, durante il tragitto per nel corridoio osservava quella porta avvicinarsi, l'ultima a sinistra, e una volta davanti aprii la porta.
Il corpo addormentato di Diana giaceva sul letto avvolta dal piumone. Aveva le guance rosse come le ciliegie, i capelli sparsi per il cuscino.
Draco si avvicinò e si sedette sul letto facendo attenzione a non svegliarla. Le toccò la fronte e per poco non si ustionava. La osservò e non fece a meno che notare quanto fosse bella anche da addormentata. Gli occhi rilassati, la bocca leggermente aperta e il petto che si muoveva lentamente e le gote ed il naso arrossate dalla febbre alta risaltavano sulla pelle pallida malata.
Ma la tranquillità venne interrotta da Diana che si alzò velocemente dirigendosi al bagno.
Draco la seguii reggendole poi i capelli mentre rimetteva. Una volta finito lei tirò l'acqua, e si voltò.
Balzò alla vista di Draco davanti a lei mentre cercava di reggersi in piedi.
Sul volto del ragazzo spuntò un leggero sorriso. <<Come stai?>>
Lei si sciacquò la bocca per poi guardarlo. <<Bene.>> sussurrò debole. Cercò di camminare di nuovo verso la camera, ma le gambe le cedettero, Draco prontamente la prese.
<<Tranquilla, ti porto al letto.>> delicatamente la prese in braccio e la riportò a letto, sommergendola con lenzuola e coperte essendo che tremava dal freddo. <<Blaise mi ha detto tutto, e sono venuto subito>> le sue mani sistemavano al meglio le coperte su di lei.
Lei chiuse gli occhi. <<Pure che ho il ciclo?>> la sua voce malata a malapena si sentiva.
Il biondo annuii mentre finiva di sistemarla. Le avvicinò un bicchiere d'acqua al comodino e si sedette accanto a lei.
Diana mugolò mentre si girava dalla parte di Draco, per poi aprire gli occhi.
Il biondo la guardava negli occhi arrossati e stanchi. <<Hai bisogno di dormire, Diana.>>
Lei chiuse gli occhi sentendoli pesanti e infastiditi dalla luce, nonostante fosse minima. <<Non sei obbligato a stare qua.>> infossò la faccia nelle coperte.
<<Non mi sento obbligato, sono venuto qui di proposito.>>
Diana cercò di dormire, ma il dolore alle ossa era troppo forte. In più i dolori mestruali peggioravano la situazione. <<Draco, mi leggi il libro delle farfalle?>>
<<Certo.>> quando lo trovò si mise di nuovo accanto a lei.<<Cosa vuoi che ti legga?>>
<<Pagina trentadue.>>
Draco cercò la pagina, e poi iniziò a leggere. <<Le farfalle secondo il loro significato angelico sono portartici di speranza, guarigione e cambiamento positivo. Il loro volo leggero e la bellezza unica rappresentano la trasformazione e la rinascita dell'anima. Cosa significa se una farfalla ti si avvicina? Può essere un tuo caro, un angelo o uno spirito guida che ti sta mandando un messaggio...>> Draco alzò lo sguardo dal libro, notando che Diana si era addormentata.
Si alzò piano, senza svegliarla. Chiuse le tende per rendere la stanza più scura.
Si avvicinò alla porta e lanciò un'ultimo sguardo alla ragazza, completamente sotto le coperte. Sorrise, mentre la chiuse dietro di se.
-
Le ore passarono, e Diana si risvegliò. Non appena aprii gli occhi, una violenta emicrania le fece strizzare gli occhi. Cercò di bere un po' d'acqua, e fortunatamente la riuscii a tenere nello stomaco.
I suoi occhi assonnati erano ancora chiusi, sapendo che se li avesse aperti, l'emicrania sarebbe peggiorata.
Se vedi ovunque fiorire lavanda blu, saprai che il mio grande amore sei tu.
Nella sua testa cantava quella ninna nanna ogni volta che ne sentiva il bisogno. La faceva rilassare e in un certo senso si sentiva più vicina alla sua mamma.
<<Diana, sei sveglia?>>
Era talmente concentrata a cantare la canzone in testa, che non sentii Draco entrare in camera e sedersi sul letto.
Aprii leggermente gli occhi. <<Viva e vegeta. Vegeta un po' meno, ma sono viva, quello si.>
Draco ridacchiò divertito mentre le sentiva la fronte. <<Meglio.>> sussurrò rasserenato nel sentire la fronte leggermente più fresca. <<Ti serve qualcosa? Hai fame? Hai sete?>>
Lei scosse la testa. <<Nulla, grazie.>> lei sospirò mentre voltava la faccia verso di lui tenendo ancora gli occhi chiusi.
I suoi occhi non la lasciavano mai. <<Se hai bisogno, fai un urlo.>>
<<Sicuramente, Malfoy.>> disse ironica. <<Se lo dovessi fare, mi porterebbero direttamente al manicomio.>>
Draco rise, adorava il lato ironico di Diana, e amava che riuscisse ad esserlo anche nei momenti difficili per lei. <<Domani vai in infermeria, ti diranno se puoi prendere qualcosa per farti passare questa influenza.>>
<<Domani andrò.>> la voce si abbassava, segno che la stanchezza stava avendo la meglio su di lei. Diana si sentiva così grata di avere Draco, era un amico davvero fedele.
Draco si alzò. <<Buona notte, Diana.>> la voce era bassa, esattamente come un sussurro mentre girava la maniglia della porta.
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Butterfly || Draco Malfoy
FanfictionLei gli sorrideva con i capelli grondanti d'acqua. I loro occhi si fusero di nuovo, ma questa volta più profondamente, quasi come una freccia conficcata nel petto. Draco sentii una strana sensazione mai provata prima. I loro cuori battevano all'unis...