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- Nessun battito -

25 Luglio 1999.

Le cose ad Hogwarts sembravano essersi calmate, non c'erano attacchi dei mangiamorte da giorni. E la maggior parte degli studenti erano partiti, e per questo la scuola era praticamente vuota.

Oggi era il grande giorno. Avrebbero dovuto accattare casa di Terence e salvare Diana. Per questo i cinque ragazzi, Blaise, Draco, Harry, Ron ed Hermione, uscirono da Hogwarts e si diressero verso Londra babbana.

Hermione teneva la mappa della città in mano. <<Dobbiamo prendere il treno, ecco, la c'è la stazione.>> indicò lei, e tutti la seguirono e aspettarono il treno seduti alla fermata.

Draco era l'unico in piedi. Non riusciva a stare fermo e per questo camminava avanti e indietro sbuffando di tanto in tanto. Non aveva paura, anzi, ma era preoccupato per Diana. Non sapevano nemmeno se stesse bene, se fosse viva.

<<Andiamo.>> fu risvegliato dalla voce di Harry che si alzò per primo quando vide il treno arrivare. E presto, si ritrovarono tutti su un treno babbano.

Draco si sedette accanto al finestrino, e ammirò il cielo scuro di Londra notturna. E facendolo, si immaginò Diana, e quanto le piacesse guardare fuori dal finestrino, sporgersi e sentire l'aria sul viso e nei capelli. Spostò subito lo sguardo, e lo posò su una donna nei sedili accanto ai loro.

Aveva lunghi capelli mori e ricci e teneva lo sguardo rivolto verso il basso. Immediatamente li sembrò Diana, ma non appena lei si voltò, Draco deglutii notando che ovviamente non era lei.

Vedeva lei in tutto.

<<Draco, siamo arrivati.>> lo richiamò Blaise notando il suo sguardo perso.

Lui non se lo fece ripetere due volte e balzò in piedi. Uscirono dalla stazione e si trovarono davanti ad una casa, non molto grande, completamente spenta. Draco strinse i pugni, estraendo dalla tasca la sua bacchetta, e così fecero tutti. <<Ammazziamo il bastardo.>> ringhiò procedendo avanti. Attraversarono quello che sembrava essere un'enorme giardino facendo molta attenzione a non fare troppo rumore.

<<Draco, attieniti al piano.>> sussurrò Hermione tenendo per il momento la bacchetta bassa.

Draco si voltò. <<E voi state in guardia, il bastardo potrebbe spuntare da un momento all'altro.>> e non appena si rivoltò, si ritrovò faccia a faccia con il "bastardo".

<<E così, sarei il bastardo.>> Terence ridacchiò puntando la bacchetta alla gola di Draco. <<Vedr->>

<<Expelliar->> Ron cercò di disarmare Terence, ma lui parò l'incantesimo.

Lui si concesse di sorridere. <<Bella mossa, Ron, sicuramen-.>>

<<Confundo!>> Hermione spinse via Draco e si posizionò davanti. Quando Terence fu stordito, Hermione ne approfittò per scagliarlo degli incantesimi. <<Excelsiosempra!>> quando il corpo di Terence fu quasi per essere colpito, lui lo schivò.

Puntò la bacchetta su Harry.<<Stupefictium!>> ma lui, essendo ormai abituato, schivò l'incantesimo e si protesse con un'incantesimo che fece a sua volta volare Terence in aria. Nel momento in cui Terence svenne per qualche secondo, lui si voltò verso Blaise e Draco. <<Andate! Veloci!>> urlò, e loro corsero dentro la casa spaccando la porta.

<<Fermo! Io vado di qua e tu controlla dentro casa.>> Blaise indicò una scala di pietra che sembrava portare ad una cantina o un parcheggio.

Draco annuii. <<Va bene, fa attenzione.>> il biondo entrò in casa. <<Lumus.>> pronunciò a bassa voce essendo che era completamente buio. Cominciò a dare un'occhiata in giro.

La casa sembrava essere una casa comune, cucina di legno, salotto, sala da pranzo. Nulla di nuovo. Camminava lentamente, senza fare rumore. <<Diana, ti prego dimmi che sei qui...>> mormorò aprendo la porta della camera da letto. Non trovò nulla, se non una strana vestaglia su uno dei letti.

Lentamente, la prese in mano.

Il suo sangue gelò.

Una macchia di sangue piuttosto grande, macchiava la vestaglia, che per di più era da donna. A Draco vennero i brividi ovunque, e ci volle una forza sovrannaturale per non vomitare.

<<Aiuto! L'ho trovata!>>

Draco balzò quando sentii Blaise urlare fuori. Immediatamente lasciò la vestaglia cadere e corse più velocemente che mai fuori. Quando arrivò alla soglia della porta, si dovette tenere per non svenire.

Blaise aveva tra le braccia Diana.

Draco si catapultò da loro, notando che gli altri avevano legato Terence per non farlo muovere. Ma non appena lui si avvicinò, sentii una fitta al cuore.

Diana era distesa sull'erba, con gli occhi chiusi e una ferita sulla fronte. Spostò lo sguardo sulle sue gambe, magre e coperte di lividi e sbucciature.

Draco si inginocchiò davanti a lei. Non le sembrava vero, Diana era difronte a lui. Era li. <<Diana?>> sorrise e la sfiorò, ancora non credendo che fosse li. Ma lei non si svegliava. Allora Draco smise di sorridere gradualmente ed entrò in poco tempo nel panico e cominciò a chiamarla più forte. <<Diana, sveglia.>> nella sua voce, si sentiva il panico più totale. <<Diana, per favore, svegliati!>>

Ma niente, nessuno rispose.

Allora Blaise le provò a sentire il battito. Ci furono attimi di puro silenzio. <<Non c'è battito.>>

Il cuore di Draco sprofondò.

Smise di respirare.

Non è possibile.

No.

Sto sognando.

Draco scoppiò a piangere, in un modo che nessuno aveva mai visto. <<Diana! Cazzo!>> la mosse ancora di più. Non riusciva a connettere. <<No, lei è viva.>> continuava a muoverla.

Ti prego, no.

La sua farfallina era morta.

Non é vero.

Era volata via, per sempre.

Ditemi che non è vero.

Draco singhiozzò, le strinse la mano.

È così fredda.

<<Diana, ti prego...>> pianse ancora più forte. <<Amore mio, ti amo...>> appoggiò la sua testa sul suo stomaco, singhiozzando. <<Con tutto il mio cuore. Mi dispiace...>> si concesse un pianto liberatorio. Con tutto il suo dolore, si aggrappò al corpo di Diana, e lo strinse.

Amore mio, come ti ha conciata.

Era stata tutta colpa sua.

Tutti si portarono una mano al petto, e si potevano udire solo i singhiozzi strozzati di Draco. Il suo amore era scomparso, non li restava più nulla.

Diana, una ragazza magnifica e piena di vita, ora, era morta.

<<Anche io, fiorellino.>>

Butterfly || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora