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- Vergogna -

Per gli studenti la scuola era già iniziata da qualche settimana, ma Diana non c'era ancora.

Sua mamma aveva deciso che era meglio se rimaneva a casa ancora per qualche giorno dato lo stato della ragazza.

Dopo che venne a sapere della notizia, restò di sasso.

Sua figlia aveva ucciso il padre per sua sorella.

Il giorno in cui è andata a recuperarla a casa di Draco non poteva credere ai suoi occhi: La sua dolce bambina stava male. Portò a casa le sorelle e le riempii di amore, affetto e attenzioni.

Aveva iniziato a mangiare qualcosina, ma non riusciva ancora a dormire come si deve. Si svegliava ogni notte, dopo lo stesso identico incubo.

Tremava e piangeva, e la madre era sempre pronta a tranquillizzarla. Ma non poteva perdere così tanto tempo di scuola, per questo, quando vide che la situazione era migliorata, la rimandò accertandosi che stia sempre bene.

-

Draco era in sala grande a fare colazione.

In quelle settimane non aveva fatto altro che pensare alla sua migliore amica, si chiedeva come stesse e cosa facesse.

Hermione era preoccupatissima, aveva chiesto a Draco se sapesse qualcosa in più, ma lui le rispose con un semplice "Non ne ho idea" per tenerla buona. Non dirà nulla se prima non vuole Diana.

<<Buongiorno.>> Blaise arrivò e prese posto accanto a lui. Il ragazzo lo salutò con un gesto del capo, lui sospirò <<Amico, anche io sono preoccupato, ma sono sicuro che sta bene.>>

Draco lo uccise con lo sguardo. <<Tu non sai un cazzo, Zabini>> si alzò velocemente da tavolo <<Ci vediamo a lezione.>> ribatté, prima di andarsene.

Solo lui e Blaise sapevano cosa fosse successo, ma solo Draco l'aveva vista. Solo lui aveva visto come stava - di merda. Nessuno sapeva come erano andate le cose se non lui e Diana, nessuno poteva dire che stava bene, perché lui sapeva che non era così.

Quella notte fece lo stesso identico sogno di qualche mese fa, quello in qui lei balla sotto la pioggia con quel vestito candido e sempre il suo bellissimo sorriso sul viso.

Non sa il perché, ma rimase incantato più della prima volta la mattina dopo. Ricordò il suo bellissimo sorriso e la sua risata. In quel momento Draco era così malinconico, le mancava come non avesse mai potuto immaginare.

Arrivò in aula, si sedette al banco e poso la testa sulla mano. Guardò il posto vuoto accanto a lui.

Li mancava da morire. Non si aspettava che si sarebbe sentito mai così per qualcuno, eppure lo era. La stanza era quasi piena, aspettavano solo l'inizio della lezione che cominciò dopo qualche minuto.

La professoressa spiegava, quando all'improvviso si sentii qualcuno bussare.

Draco non ci fece caso all'inizio, ma poi, quando sentii tutti bisbigliare, si voltò.

Il suo cuore fece un balzo.

No, il suo cuore smise proprio di battere.

Eccola li, Diana Brice con lo sguardo basso, dei quaderni tra le braccia e i suoi capelli tagliati, che per Merlino se le stavano bene.

Butterfly || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora