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- La seconda guerra magica -

Erano passata esattamente una settimana e tre giorni, da quando Diana aveva dovuto salutare Draco. Non sapeva nulla. Non sapeva se stesse bene, non sapeva dove fosse, non sapeva con chi era. E soprattutto, non sapeva se fosse vivo. Provò a scrivergli delle lettere, ma tutte le riceveva indietro. Era come se Malfoy Manor fosse irraggiungibile. E questa cosa stava dando alla testa Diana.

Non dormiva da giorni, era stanca come non mai. Non mangiava praticamente nulla, aveva perso l'appetito, la felicità, tutto. L'ultima volta che era stata così male, fu quando Lucas morì. Si sentiva sola come quella volta. Ma la sua tristezza era talmente tanta da uscire fuori come rabbia. Non era in se stessa, rispondeva male, aveva costanti crisi di rabbia che la portavano a dire cose che non avrebbe mai detto ai suoi amici, o persino a sfogarsi su se stessa. Aveva graffi su tutto il viso, fatti da lei stessa in una crisi di rabbia recente.

Hermione provava a fermarla dal farsi male, ma finiva per farsi male lei, per questo preferiva che Diana si sfogasse prima di parlarle. Inoltre era praticamente sempre sola, Hermione e gli altri dovevano risolvere la questione hocrux in fretta. Proprio come ora, si trovava in sala comune, ormai sempre vuota, in un angolo dopo la sua ennesima crisi di pianto, che si tramutò in una di rabbia molto presto. Cercava di calmarsi facendo respiri profondi, proprio come le insegnò Draco ogni volta che era in difficoltà.

Respira, farfallina.

Si immaginò Draco. Era accanto a lei, e la stringeva stretta come faceva lui. Le accarezzava la guancia, nel suo solito modo dolce. Sentiva il suo profumo, il suo calore, la sua presenza, ma quando si girò, tutto quello che vide era un muro. Ma nonostante questo, riuscii a calmarsi.

Si alzò, si stese su un cuscino dei divani, completamente esausta, e chiuse gli occhi.

<<Devi smetterla di pensare a queste cose, Diana, lo sai che non accadranno.>>

Lei se ne si stava abbracciando con qualcuno, era altro, biondo, aveva gli occhi grigi, glaciali, e la voce sembrava provenire dal paradiso. <<Ma se succede?>>

Draco, mentre strinse la sua esile e sensibile figura, sorrise. <<È già successo, Diana, sono morto.>>

Il cuore della mora si fermò. Si staccò dall'abbraccio con uno spintone. <<C-cosa?>>

<<Si, sono morto.>> sorrise Draco, aggiustandosi il colletto della camicia. <<Ed è colpa tua.>> conficcò i suoi occhi in quelli di Diana, facendole venire i brividi.

Diana sobbalzò e fece un passo indietro, le vennero i brividi ovunque. <<N-no, non->>

<<È colpa tua, mi ucciso te.>> ringhiò mentre si avvicinò sempre di più a lei, costringendola a indietreggiare. <<D'altronde, hai un debole per l'omicidio. Ricordi, hai ucciso te Lucas.>>

Diana scosse la testa. <<Smettila.>> singhiozzò.

Il suo viso era talmente vicino, da poter vedere tutte le sfumature dei suoi occhi. <<Hai ucciso tuo padre, e poi, hai ucciso me.>>

Le ultime parole furono come un coltello nel cuore di Diana, che guardò sotto, e vide sangue. Tanto sangue. Ed usciva dal suo petto.

Butterfly || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora