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- Marchio nero -

I mangiamorte sono seduti al tavolo, tutti avevano lo sguardo a terra e nessuno osava aprire bocca. Erano a schiera, uno difronte all'altro e come capotavola c'è lui, uno dei maghi più potenti di sempre.

Lord Voldemort.

Aveva un'obbiettivo chiaro, e sapeva benissimo come eseguirlo. Incidere sulla pelle di Draco Malfoy e di Blaise Zabini il marchio nero. Colui che infonde tanto timore nel mondo magico sarà per segnarli a vita. Sanno benissimo cosa sta per accadere - diventeranno servi del signore oscuro per il resto della loro vita.

<<Malfoy, vuole cominciare lei?>> la voce tenebrosa di Voldemort quando parlò, fece venire una scossa di brividi lungo la schiena di Draco. Il biondino balzò sulla sedia. Aveva un'espressione fredda e priva di qualunque emozione.

Lucius diede una pacca al figlio. <<Vai, adesso.>> ordinò all'orecchio.

Draco si alzò, e sotto gli occhi di tutti i mangiamorte si diresse verso Voldemort. Lui sorrideva mentre estraeva la bacchetta. Il cuore di Draco sembrava impazzito, batteva così forte che sembrava che li potesse perforare il petto. Disse qualche parola indecifrabile, prima che Draco urlasse dal dolore.

Un bruciore atroce lo pervase dal braccio fino ad arrivare alle gambe.

Non riusciva a pensare, il bruciore era la sua unica emozione.

Socchiuse gli occhi e con quel poco che riusciva a vedere o vide.

Il marchio nero. Perfettamente inciso sul suo avambraccio.

Quando finii tutto, Draco tirò un sospiro di sollievo e tornò a sedere. E cercò di distrarsi quando sentii anche Blaise venire marchiato.

La riunione finì, e Draco corse in camera sua.

Si tirò i capelli biondi per la frustrazione mentre sospirava. Strinse i denti mentre tirava un pugno alla parete di roccia, facendoli ferire le nocche.

Scaraventò tutto quello che si trovava dinnanzi; Scrivania, comodini, libreria e mensole. In camera sua sorgeva il casino più assoluto. Draco piangeva disperato, non volendo tutto questo, lui non lo voleva. Si portò le mani alla testa mentre si accovacciava per terra.

Del sangue scorreva dalle sue nocche, fortemente schiacciate alla parete poco prima. Ma Draco ora provava ben più dolore di due nocche sbucciate.

Draco era deluso da lui stesso. Sapendo che la sua vita era appena cambiata nel peggio, si convinse che non ci sia più via d'uscita. Nessuna scorciatoia e nessun passaggio segreto per fuggire. Nulla di nulla.

Oltre a se stesso, aveva deluso anche una delle sue più grandi amiche. Diana. Quella ragazza così pura e speciale adesso era amica di un mostro e nemmeno lo sapeva. Ma Draco non glielo dirà mai, non vuole che anche la sua amica si vergogni di lui.

Diana era un piccolo spiraglio di luce per Draco, e lo stesso vale per Diana.

Le lacrime li scorrevano veloci sulle guance. Mentre lanciava un grido disperato che fece rimbombare le grandi finestre del Manor. Lanciò una piccola occhiata al maglione che le aveva regalato Diana. Lo afferrò e lo annusò.

Vaniglia. Ecco cosa sentiva.

Per qualche secondo Draco li parve di averla accanto a lui, ma così non fu. Probabilmente non la vedrà mai più con gli stessi occhi del Draco di qualche mese fa, quello che non aveva idea del suo futuro, ma la vedrà con gli occhi di un mostro, perché alla fine era quello che pensava fosse.

Butterfly || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora