- 23 dicembre 1990 -Erano giorni che Draco e Diana non si parlavano, esattamente quattro. Diana quando lo vedeva cercava di distogliere lo sguardo o lo guardava male. Ogni volta che Draco cercava di parlarle, lei se ne andava. A pranzo si sedeva lontana, lo stesso a lezione.
E Draco si sentiva sempre più in colpa. Sapeva di aver sbagliato, lo sapeva benissimo. Ma non riusciva a trovare il coraggio di chiederle scusa.
Nel pomeriggio si trovava in camera sua, solo. Stava per aprire la porta per andare in sala comune, ma una persona lo precedette. Diana.
Diana aprii la sua porta prima che potesse farlo lui, lasciando Draco interdetto. Ci furono molti minuti di silenzio, poi lei chiuse la porta dietro di sei. <<Siediti.>> ordinò.
Draco la guardò storto. <<Cos->>
<<Ho detto, siediti.>> ordinò lei più severa, e così fece Draco. Diana cominciò a parlare. <<Ho deciso di darti una spiegazione, visto che ci tieni così tanto.>> si sedette sul letto di fronte a lui.
Draco la seguiva con lo sguardo, mettendosi comodo capendo che sarà una storia lunga. Ma non è mai stato così curioso in tutta la sua vita.
<<Come ti ho detto, era al cimitero. E ti ho anche detto che questa persona è in Italia. Bene, ti dice qualcosa in nom Lucas?>> lei trovò molto difficile pronunciare quel nome.
Draco riconobbe subito il nome, per questo, annuì.
<<Era il mio migliore amico.>>
Lucas era il suo migliore amico. L'iniziale sull'anello. Il nome del ragazzo che aveva origliato seul treno quel giorno.
Era il suo migliore amico?
<<L'ho conosciuto quando avevo pochi mesi, ed eravamo inseparabili. Eravamo una cosa sola, ci volevamo un bene dell'anima, condivamo tutto, le nostri madri erano migliori amiche.>> gli occhi di Diana si fecero lucidi. Si stava torturando le mani sentendo la tensione arrivarle fino alle vene. <<Mio padre è sempre stato un'uomo violento con mia mamma, ma non pensavo si sarebbe spinto tanto oltre.>> poteva sentire il suo stomaco ritrarsi, si stava preparando al peggio, la parte difficile era arrivata. Ma voleva liberarsi una volta per tutte.
Merlino non farmi piangere ancora, ti prego.
Draco la ascoltava immobile, senza dire una parola. I suoi occhi sbattevano veloci, cercando di comprendere al meglio quello che diceva.
<<Il ventitré dicembre mia madre non c'era, ed ero sola con mio padre, e per questo invitai Lucas a casa mia come tutti i giorni, e andammo in cucina a mangiare dei biscotti...>>i suoi occhi grondavano di lacrime, bagnandole prepotentemente le guance. <<Ma io feci cadere accidentalmente un bicchiere, e mio padre si scaraventò in cucina e iniziò a punirmi...ma Lucas si mise in mezzo per aiutarmi e...>>Il pianto divenne un forte singhiozzo. <<Mio padre si accanì su di lui, ma in un modo oltre l'immaginabile.>> strizzò gli occhi. Diana aveva fatto molte sedute psicologiche per togliere questa immagine dalla sua testa. Ma era molto difficile parlarne così dettagliatamente.
Draco le prese le mani d'istinto, che tramavano senza fermarsi.
<<Prese un coltello e lo uccise, davanti a me.>>
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Butterfly || Draco Malfoy
FanfictionLei gli sorrideva con i capelli grondanti d'acqua. I loro occhi si fusero di nuovo, ma questa volta più profondamente, quasi come una freccia conficcata nel petto. Draco sentii una strana sensazione mai provata prima. I loro cuori battevano all'unis...