- Inviti -I giorni passarono e diventarono settimane, e le settimane diventarono mesi e, finalmente, il mese preferito di Diana è arrivato. Dicembre era ormai iniziato da ben 23 giorni.
Diana era al settimo cielo. L'amicizia con Draco andava benissimo, certo alcune volte discutevano delle minime cose, ma è normale in un'amicizia vera. Hogwarts era come sempre addobbata di tutto punto, e questo rendeva Diana ancora più felice.
<<Draco domani è la vigilia!>> saltellò felice sorridendo. Le sue guance erano rosse essendo colpite dal freddo. <<Tu cosa farai?>> domandò infine fermandosi davanti a lui.
Draco smorzò un ghigno mentre scosse la testa. <<Nulla, come al solito starò qui. Ma si sta bene, Hogwarts è un posto accogliente per passare il Natale, e le feste a venire.>>
Diana si illuminò. Le era venuta un'idea che può o no essere perfetta. <<Ascolta, io quest'anno passerò il natale a Londra, e non in Italia. Quindi, se ti va puoi venire a casa mia domani...>> smorzò un piccolo sorriso.
Draco scosse la testa. <<Non voglio disturbare.>>
<<Ma scherzi?! Non disturbi affatto. Anzi ti posso far conoscere la mia famiglia.>> lo colpì piano sul braccio. <<Se non accetti sappi che starò talmente in pensiero per te che ti scriverò sempre, fino ad assillarti con le mie lettere.>>
Lui ci rifletté qualche secondo, non sapeva se potesse essere un effettiva opzione. Si trattava di andare per qualche giorno a Londra babbana, nulla di che. Ma nonostante ciò, lui arrivò ad una conclusione. <Va bene, ma verrò nel pomeriggio. Grazie.>> prima doveva assicurarsi che tutti fossero partiti, per evitare spie infami che potessero dire qualcosa di pericoloso - doveva stare attento.
Diana sentii il cuore batterle fortissimo. Non vedeva già l'ora che fosse domani, era così felice di far conoscere Draco alla sua famiglia. <<Fantastico, ti do l'indirizzo.>>
Lui annuii, e dopo averlo scritto, glielo consegnò.
Per Draco questo era davvero un passo avanti andare nella Londra babbana e trascorrere il natale con una famiglia mezzosangue. Ma voleva farlo questo passo avanti, solo per Diana.
-
Diana era sul ciglio della porta della stanza di Draco. Il mano manteneva il suo bagaglio. <<Allora ci vediamo domani?>>
Lui annuii alzandosi e andando verso di lui. <<Si, a domani.>> sorrise leggermente. Diana avvolse il suo corpo con le sue esili braccia, ed il solito profumo di vaniglia li penetrò le narici.
Si salutarono e Diana se ne andò.
Salutò ovviamente anche Blaise, e dopo partii.
Era in cabina da sola, in silenzio.
Il silenzio era il suo posto tranquillo. Lei nel silenzio stava bene. Guardava fuori dal finestrino mentre il treno correva ad alta velocità. Si immaginava quei posti nei modi più astratti. E così passò il tempo.
Una volta arrivata, prese il taxi che la portò poco distante da casa casa sua. L'aria fredda le colpiva il viso, arrossandole le guance ed il naso. La neve cadeva delicatamente sul prato del suo giardino, lasciandone un tappeto bianco.
Si fermò davanti alla porta, ma non fece in tempo a bussare che la madre spalancò la porta. Accogliendola con un'abbraccio che le fece mancare il respiro.
<<Sissi mia!>> esclamò stringendola.
Le ricambiò. <<Anche a me sei mancata mamma, però non respiro.>> la madre la lasciò mentre ridacchiava e la fece entrare in casa.
Suo cugino la abbracciò da dietro, facendole prendere uno spavento. <<Che cazzo Tommaso!>> esclamò portando una mano al petto e facendo cadere il bagaglio sul pavimento. <<Ciao.>> ricambiò l'abbraccio, ma dietro la testa li tirò un piccolo schiaffo.
<<Ahia!>> Tommaso si portò la mano dietro la nuca ridendo. <<Perché mi picchi, io non ti ho fatto nulla.>> fece le labbruccie fingendosi triste.
La mora non esitò a tirargliene un'altro. <<Zitto, mi sono solo vendicata.>>
Salutò ovviamente la sorella, che scorrazzava in per la sala. <<Amore mio!>> la prese in braccio e la riempii di baci. Era cresciuta così tanto che quasi non la riconobbe più. <<Ma chi sei tu?>>
Olivia posò la mano sulla sua guancia. <<Olivia!>> esclamò lei ridacchiando.
La zia uscii dalla cucina con il grembiule addosso, correndole incontro. <<Amore mio vieni qui!>> esclamò in italiano correndo dalla nipotina. <<Mi sei mancata chicca, adesso va a posare le tue cose che è pronto da mangiare.>> le accarezzò i capelli. <<Tommaso non ti azzardare a farla spaventare!>> esclamò severa la zia vedendo Tommaso pronto a farla saltare in aria di nuovo.
Lui uscii da dietro l'angolo sbuffando. <<Ma dai mamma! Non è giusto!>>
La ragazza stava per salire le scale. <<Vedi Tommy, ho tutti dalla mia parte.>> si vantò lei salendo le scale.
La casa era perfettamente addobbata come sempre. L'albero con le luci calde illuminava il salotto. I festoni appesi alle scale e agli archi delle porte.
Dopo essersi sistemata, si sedette sul divano accanto a Tommaso mentre Oliva scorrazzava in giro.
<<Sappi che non è finita qui, baby.>> le sussurrò Tommaso con tono minaccioso.
Lei rise sarcastica. <<A me bastano sei parole per metterti a tacere. Zia, Tommy mi vuole spaventare ancora.>> alzò le sopracciglia lei. Tommaso se me stette zitto, sapendo che sua mamma non glielo avrebbe permesso sul serio. <<Ho un annuncio da darvi!>> esordii Diana alzando la voce. Vedendo tutti prestarle attenzione, lei ghignò. <<Ho invitato un'amico domani, passava il natale da solo e mi dispiaceva.>>
La madre si avvicinò sedendosi affianco a lei. <<Chi è Tesoro?>>
<<Draco Malfoy.>>
<<Oh, quel ragazzo biondo che ha il padre con i capelli lunghi?>>
<<Si esatto.>>
<<Un ragazzo biondo? Capelli lunghi? Cos'è, la storia di Raperonzolo?>> disse Tommaso ridendo.
Lei lo colpii con il gomito. <<Smettila, è il mio amico più caro e lo dovete trattare bene. È un tipo un po' freddo all'inizio ma sotto sotto è un budino.>>
<<Al cioccolato?>> domandò ironico Tommaso. Beccandosi un'occhiataccia da Diana.
<<Se non taci, ti strozzo mentre dormi.>> minacciò lei assottigliando gli occhi ricevendo come risposta un'occhiata da Tommaso.
Megan annuii. <<Va bene Sissi, lo aspettiamo con piacere.>> sorrise premurosa. <<Magari è davvero un budino al cioccolato.>>
STAI LEGGENDO
Butterfly || Draco Malfoy
FanfictionLei gli sorrideva con i capelli grondanti d'acqua. I loro occhi si fusero di nuovo, ma questa volta più profondamente, quasi come una freccia conficcata nel petto. Draco sentii una strana sensazione mai provata prima. I loro cuori battevano all'unis...