Capitolo 53

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Si svegliò alle sei del mattino, aveva dormito poche ore ma non aveva fatto strani sogni. Nonostante si sforzasse di essere indifferente, era preoccupato per Draco. Si sollevò a sedere, passandosi una mano sul viso. Era innegabilmente appagante, avere il biondo a sua completa disposizione ma temeva di perdere il controllo e fargli troppo male. Si affrettò quindi a vestirsi per raggiungere la stanza degli ospiti e controllarlo. Entrò esitante, la luce del giorno filtrava tra le tende, illuminando di luce chiara la stanza. Si fermò a qualche passo dal letto, osservando con sguardo intento il ragazzo addormentato. Aveva la testa reclinata da un lato, il petto si muoveva con ogni respiro. Le corde avevano inciso la pelle chiara, segnandola profondamente. Sussurrando per non svegliarlo, Harry fece scomparire le corde e si avvicinò per studiare i segni che avevano lasciato. Prese una coperta da una cassapanca vicina e la usò per coprire Draco, che non si era minimamente mosso, evidentemente esausto. Gli rimboccò la coperta e lo spostò con delicatezza, facendolo stendere più comodo su un fianco. Prima di andarsene, gli passò una mano tra i capelli, accarezzandolo dolcemente. Provava un insieme di sentimenti contrastanti per il biondo, a cui non sapeva davvero dare un nome. Avrebbe voluto trattenersi ancora, ma lo aspettavano al Ministero. Fece un salto in cucina per mangiare qualcosa e preparò un vassoio per Draco, che lasciò su uno dei comodini prima di uscire sigillando la stanza degli ospiti con un incantesimo.

Passò l'intera giornata al Ministero, sentendosi un burocrate inutile e noioso. Pranzò con Hermione e Ron, cercando di evitare nei modi più fantasiosi le loro domande sulla relazione con Ginny e le sue intenzioni. I suoi amici, felicemente sposati e intenzionati ad allargare presto la famiglia, si aspettavano sicuramente che fissasse in tempi brevi una data per il matrimonio. Negli ultimi mesi, si era lasciato trascinare dagli eventi considerando come inevitabile e persino rassicurante un futuro come marito di Ginny. Una parte di lui, considerava ancora la cosa accettabile e persino piacevole. Una vita tranquilla, placida, serena. Insomma, una noia mortale come la riunione a cui dovettero partecipare dopo pranzo. Ron si addormentò dopo pochi minuti, nascondendosi dietro un grosso volume di storia della magia.

Dopo la lunghissima riunione, Harry tornò nel suo ufficio dove trovò Ginny ad aspettarlo. Era molto carina in un abito chiaro, i capelli lasciati sciolti sulle spalle. Gli andò incontro per baciarlo brevemente sulle labbra, Harry si chiese come potesse non sentire il profumo di Draco su di lui. Il bruno lo percepiva chiaramente, quel mix di dolce e pungente, sulla propria pelle. "Pensavo di venire a cena da te, stasera" gli disse Ginny, una mano sulla sua spalla e lo sguardo intenso. Il viceministro si sforzò, cercando una qualunque scusa, ma ritrovandosi a boccheggiare confuso.

Un'ora dopo, si ritrovò a camminare con Ginny appesa al braccio, diretto verso casa. 

Tentazione oscura - Drarry fanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora