Capitolo 39

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Non ricordava neppure di essere andato effettivamente a votare o che anche Draco lo avesse fatto. Sapeva solo che ora si trovavano di nuovo in strada e non c'era alcun motivo perché il biondo non scomparisse di nuovo. "Dove andrai, adesso?" chiese Harry, in tono di conversazione. Draco lo fissò di traverso, studiandosi apparentemente con estremo interesse le unghie delle mani. "Non è questo che vuoi chiedermi, Potter" lo ammonì con un lampo di divertimento negli occhi. Harry era nervoso, non lo vedeva da più di sei mesi ed il suo corpo sembrava andare a fuoco da quando i suoi occhi si erano posati di nuovo su di lui. "Non capisco cosa intendi, Malfoy" ribatté il bruno, alzando la voce. Draco scrollò le spalle e si incamminò, seguito immediatamente da Harry che voleva continuare la discussione. Si sentiva di nuovo vivo, finalmente. La voce roca del biondo aveva già risvegliato l'interesse nelle sue parti basse e non vedeva un pò di azione da troppo tempo. Raggiunse Draco e lo afferrò per la vita, tirandolo indietro contro di sé incurante di trovarsi in mezzo alla strada. L'altro non oppose resistenza, così il bruno lo circondò con le braccia mentre gli sussurrava nell'orecchio severamente: "Non sta bene allontanarti in questo modo, quando ti sto parlando!". Un brivido percorse il corpo del biondo, che non ripose, limitandosi a rilasciare un respiro profondo. Harry sorrise, affondando le unghie nei fianchi del biondo. "Sei proprio indisponente, Draco" lo rimproverò, direttamente nell'orecchio. "Tu dici?" il tono era di sfida, ma il respiro accelerato tradiva l'eccitazione.

Grimmauld Place era vuota e disabitata, da tempo. Harry aveva anche mandato via Kreatcher, su insistenza di Hermione ma anche perché lo metteva a disagio. Probabilmente, aveva preso servizio presso qualche famiglia purosangue. Era stata la dimora dei Black, quindi anche della madre di Draco, pensò per un secondo Harry. Ma la sua mente non si soffermò su quel dettaglio. Era un posto sicuro, nessuno li avrebbe disturbati. Così, aprì metaforicamente le porta del suo rifugio impolverato al giovane Malfoy. Lo guidò verso l'ampio salone, dove spiccavano i due divani l'uno di fronte all'altro. Estrasse la bacchetta per un incantesimo di pulizia e per accendere il camino, riscaldando l'ambiente gelido per il poco uso. "Ora" esordì, voltandosi verso il biondo: "Cosa pensi dovrei farti?".

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