Capitolo 62

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Aveva usato un tono scherzoso, ma aveva detto la verità. Questo, ovviamente, Draco non poteva saperlo. Rimasti in silenzio, si erano appoggiati allo schienale del divano, entrambi spossati. Appena chiusero gli occhi per abbandonarsi al sonno, i loro corpi scivolarono l'uno verso l'altro. Così, si addormentarono sul divano: Draco con la testa sulla spalla di Harry e il bruno con il braccio che lo circondava, per tenerlo ancorato a sé.

Quando Harry si svegliò, ore dopo, aprì gli occhi confuso e voltò la testa, trovandosi a fissare gli occhi grigi e vispi dell'altro ragazzo. "Da quanto, sei sveglio?" chiese, sbadigliando e stiracchiandosi. "Non molto" fu la laconica risposta del biondo, comodamente appoggiato allo schienale del divano. "Ho fame" aggiunse poi, spostando lo sguardo come se ne vergognasse. "Anche io, sono affamato" ammise il bruno, usando la bacchetta per controllare l'orario, erano appena le sei del mattino. "Abbiamo tempo per fare colazione, devo essere al corso tra più di due ore" disse a Draco, rivolgendogli un sorriso. Il biondo sembrò in imbarazzo, come se non si aspettasse un atteggiamento gentile, nei propri confronti. Harry si alzò in piedi, sentendo il corpo indolenzito per aver dormito in una posizione scomoda, ma comunque incapace di smettere di sorridere. "Muoviti" incoraggiò l'altro, porgendogli una mano: "Andiamo a mangiare qualcosa". Draco afferrò la mano e si sollevò a sua volta, visibilmente confuso: "Vuoi dire io e te, insieme? In un posto pubblico, con altre persone?". Il tono incredulo e sospettoso, lo sguardo confuso negli occhi chiari mossero qualcosa di indefinito, dentro Harry. Non voleva che Draco si sentisse inadeguato o inadatto. Eppure, era stato lui stesso a nascondere la loro frequentazione, vergognandosi di provare un sentimento per il biondo. Adesso, ogni motivazione per farlo gli sembrava perdere consistenza, se confrontata con la necessità impellente di vederlo sorridere, di saperlo felice ed al sicuro. Fu scosso da un fremito, mentre realizzava quanto si fosse sentito bene, dormendo stretto all'altro. Ricordò la sensazione di libertà, quando aveva ammesso di essere pazzo di lui. Lo aveva fatto in tono scherzoso, ma aveva comunque provato una leggerezza ed una serenità mai sperimentata prima. "Certo" rispose a Draco, usando la bacchetta per sistemare i vestiti sgualciti.

Uscirono un quarto d'ora dopo, i vestiti perfetti ed i capelli quasi in ordine. Harry si diresse verso la parte babbana della città, afferrando istintivamente la mano di Draco per guidarlo. Il biondo, inizialmente, si irrigidì ma poi sembrò rilassarsi e non si oppose al gesto. Raggiunsero una piccola caffetteria e si sedettero a un tavolo d'angolo. C'erano una decina di persone e nessuno si voltò a guardarli. Una ragazza con la divisa bianca e verde, si avvicinò con un taccuino tra le mani. "Cosa vi porto, ragazzi?" chiese con un sorriso luminoso. "Per me un the verde, se ne avete e un muffin al cioccolato bianco" rispose Harry in tono sicuro. "Okay" rispose la cameriera, scrivendo velocemente e chiedendo gentilmente: "E per il tuo ragazzo, invece?", voltò il viso in modo da osservare entrambi. Draco era rigido come una statua, gettò uno sguardo preoccupato verso Harry, aspettando una sua reazione alla supposizione della ragazza, che doveva averli visti entrare mano nella mano. Il bruno si schiarì la voce, arrossendo leggermente ma poi rispose a voce bassa: "Un caffè e qualcosa con la marmellata. Torta di mele, o, se avete della crostata". Draco aveva smesso di respirare, fissava Harry con un sguardo completamente perso ed era impallidito. La cameriera annuì e si allontanò velocemente.

"Harry?" chiese con voce incerta Draco, muovendosi sulla sedia come se fosse sul punto di scappare. "Preferivi del the, invece?" chiese, con voce calda, il bruno. 

Tentazione oscura - Drarry fanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora