Capitolo 50

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 "Non vi è altro modo di liberarsi da una tentazione che di soccombere ad essa. Se resistete, l'anima vostra si ammalerà di desiderio per quelle cose che le sono state rifiutate."

Oscar Wilde,

"Quello che mi piacerebbe, Potter" rispose sfrontato Draco, sfidandolo: "E'che tu fossi sincero, con me". I loro occhi si incastrarono, per un lungo istante. Harry fece un mezzo sorriso consapevole, trovando negli occhi grigio azzurri dell'altro tracce del suo stesso desiderio. In quel momento, sentì come se un'onda travolgesse con il suo impeto ogni sua esitazione o inibizione. Trattenne il fiato per qualche secondo, sentendosi mancare l'aria nei polmoni. Non aveva più la forza e la volontà di combattere contro se stesso. Fu con profondo sollievo che sollevò le braccia per spintonare leggermente il biondo, rispondendogli in tono deciso: "Cosa vuoi che ti dica? Che non ho smesso di pensarti, in tutti questi mesi?". Si sporse verso di lui, i visi che quasi si toccavano, mentre sibilava con veemenza: "Che ogni volta che toccavo la mia fidanzata, pensavo solo a te? Che, quando lei voleva fare l'amore, io fantasticavo sui mille modi in cui avrei voluto scoparti?". Draco sosteneva il suo sguardo in silenzio, le labbra serrate ed il respiro accelerato in reazione a quelle parole. "Cosa?" alzò la voce il bruno, gridandogli praticamente in faccia mentre lo spingeva, fino a farlo urtare contro il letto: "Cosa cazzo vuoi che ti dica? Che sono qui, perché non posso sopportare di starti lontano? Che, quando ti ho rivisto, avrei voluto mandare tutti al diavolo e sbatterti contro quel muro?". "Harry" esalò semplicemente Draco, senza fiato e con gli occhi carichi di eccitazione. Il bruno gli prese il volto fra le mani, facendogli reclinare la testa per portare le labbra sul suo collo. Strinse tra i denti un lembo di pelle, passando poi la lingua sullo stesso punto, mentre abbassava la voce ad un sussurro sensuale e minaccioso al tempo stesso: "Voglio marchiarti, scoparti, legarti. Sei solo mio, Draco. Sono stato abbastanza chiaro, adesso?". "Sì" sussurrò con voce fioca l'altro, gli occhi socchiusi e la testa reclinata all'indietro. Harry sorrise, sentendosi finalmente libero. Per troppo tempo aveva dovuto contenere dentro quelle emozioni, soffocandole dentro di sé. Ma ora erano esplose e si sentiva la testa leggera ed il cuore sereno. Era assurdo e giusto, allo stesso tempo. "Vuoi essere mio, Draco?" gli mormorò nell'orecchio mentre gli passava le braccia intorno, stringendolo con forza. Gli morse il lobo, continuando in tono suadente: "Appartenere solo a me?". Il biondo rispose con un verso intellegibile, che suonava come una risposta positiva. Harry gli afferrò la testa, portandosela contro il petto, tornando poi a stringerlo con forza.

Dopo pochi minuti, si materializzarono entrambi a casa di Harry. Nella stanza degli ospiti, che era piuttosto spoglia al momento ma aveva un bagno annesso ed un grande letto. Ma il bruno aveva grandi progetti per arredarla. Fece sedere Draco sul materasso e lo fissò con aria soddisfatta, aggiustandosi i pantaloni che stavano diventando piuttosto scomodi per il principio di erezione che stava cercando di ignorare. Il biondo lo fissò con aria confusa, passandosi la lingua sulle labbra in modo provocante ma Harry sapeva di doversi imporre in quel momento. "Starai qui" spiegò in tono fermo: "Non voglio che tu vada in giro per casa o esca, rischiando di incontrare qualcuno". Draco lo fissò corrugando la fronte, ma l'altro continuò, avvicinandosi e portandosi una mano sul cavallo dei pantaloni, spostando l'attenzione sul suo membro ormai completamente duro ed eretto. "Devi promettermi che farai tutto quello che ti dirò" sussurrò, abbassando la zip dei pantaloni e scostando l'intimo, fece poi cenno al biondo di avvicinarsi. Draco si sporse in avanti, portando le bocca a un soffio dall'erezione del bruno. Harry gli passò la mano dietro la nuca, con un gesto possessivo: "Sarai la mia brava puttanella ubbidiente, non è vero?".

Tentazione oscura - Drarry fanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora