"Posso farcela, vero? Ron, dimmi che posso farcela!" Harry stava vaneggiando, camminando avanti e indietro davanti al cancello della casa dove lavorava Draco. L'amico, in piedi poco distante sbuffò e scosse la testa: "Siamo qui da ore, Harry, ore! Avanti, vai a dichiararti al furetto così posso tornarmene a casa!". Il bruno sorrise per un istante a quelle parole, ma poi rabbrividì e tornò a passeggiare nervosamente: "E, se, non mi vuole? Se, non ho capito niente?". "O, miseriaccia, Harry, sul serio mi sta facendo quasi simpatia Malfoy, che se tutto va bene dovrà sopportarti per almeno qualche decina di anni!", con un gesto improvviso spinse l'amico oltre il cancello, facendolo quasi sbattere contro la porta. Harry fissò terrorizzato l'uscio, cercando di ricomporsi e decidendosi a suonare il grosso campanaccio appeso. Ron, che nel frattempo si era nascosto, mormorò soddisfatto: "Missione compiuta".
Dopo interminabili minuti, la porta si aprì e il giovane Auror si trovò davanti una ragazza sconosciuta che lo fissava preoccupata. Forse, non avrebbe dovuto presentarsi in divisa, pensò. Ma era convinto di essere piuttosto attraente, in uniforme. Si schiarì la voce: "Salve, io cerco, sto cercando Draco, Malfoy. Draco Malfoy". La ragazza lo scrutò sospettosa: "Cosa ha fatto?". Harry tossicchiò, nervoso: "Niente, io, io sono un suo amico". Si rese conto di balbettare come un idiota, mentre teneva una mano in tasca per controllare di non aver perso nulla quando Ron lo aveva spintonato. Nel frattempo, la ragazza era sparita lasciando la porta socchiusa. Harry sospirò, si passò una mano tra i capelli e sbirciò nella penombra sperando di veder comparire la familiare testa bionda. Udì la giovane parlare con qualcuno, poi rumore di passi. "Ci siamo, Harry, ci siamo" si fece coraggio da solo. Non era minimamente pronto, quando la porta si aprì completamente e gli comparì davanti il volto indifferente di Draco, gli occhi grigi che lo fissavano, senza alcuna traccia di emozione. Avrebbe voluto afferrarlo per i capelli e baciarlo contro uno qualsiasi dei muri della casa, ma pensò fosse meglio trattenersi, almeno per il momento. "Potter?" chiese a voce bassa, gettandosi uno sguardo alle proprie spalle, come se temesse la reazione del suo datore di lavoro. Harry gli sorrise, ondeggiando sui talloni per l'ansia. "Cosa vuoi, Potter?" chiese ostile il biondo,evidentemente ancora offeso. "Vorrei parlarti, Draco" rispose con voce calma, fissandolo negli occhi. Malfoy sembrò combattuto, ma poi sospirò e fece cenno al bruno di uscire, seguendolo all'esterno mentre si chiudeva la porta alle spalle.
Senza dirsi nulla, girarono intorno alla casa, trovando uno spiazzo nella parte del retro del giardino. Il sole pallido illuminava di una luce chiara l'ambiente, era piuttosto freddo e Draco non indossava una giacca, solo un pantalone scuro ed una camicia. Harry si domandò, se sentisse freddo. "Cosa, devi dirmi?" lo incalzò il biondo, fermo esattamente a un passo da lui.
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Tentazione oscura - Drarry fanfiction
Hayran KurguAttenzione: violenza, linguaggio volgare, scene di sesso esplicito, dominio/sottomissione., BDSM. Non adatto ai minori. TRAMA E se, le immagini idilliache di "diciannove anni dopo", fossero state in realtà soltanto un sogno? Dopo la battaglia di Hog...