Capitolo 73

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Per pura disperazione, Harry tirò fuori la bacchetta e lanciò un piccolo incantesimo, che sbalzò Draco contro il muro esterno della casa. Il biondo, ripresosi dall'impatto, lo fissò, con un'espressione minacciosa: "Ma cosa cazzo ti dice, il cervello?", gli urlò contro. Harry, cercando di riprendere fiato dopo la corsa frenetica, abbassò la testa con aria colpevole. "Scusa" sussurrò, senza fiato: "Non ti sei fatto male, vero?". Il biondo scosse la testa, mordendosi un labbro. I suoi occhi erano umidi, in contrasto con l'espressione vagamente incazzata. Harry sospirò, scuotendo la testa. "Dovevo fermarti, Draco. Permettimi di spiegarti, perché credimi non è solo il sesso che voglio da te" confessò, a bassa voce, fissando i propri piedi. "Io sono qui, Harry!" lo prese in giro il biondo: "Se devi rifilarmi qualche cazzata, perché vuoi scopare, almeno guardami in faccia!". Il bruno sollevò il viso, cogliendo l'istinto di autodifesa tornare prepotente nei modi dell'altro. Draco non voleva essere ferito di nuovo, stava a lui rassicurarlo. Harry serrò la mascella, prese un respiro profondo e si decise a fare il gesto per cui si era preparato tanto a lungo. Le mani gli tremavano, il cuore batteva più forte di quando aveva affrontato Voldemort. Aveva paura, ma non avrebbe esitato oltre. Infilò una mano nella tasca, facendo temere all'altro che gli avrebbe lanciato un altro incantesimo. "Ma cosa?" chiese Draco, appoggiato contro il muro con un'espressione confusa. Il bruno gli fece un sorrisetto e scrollò le spalle, abbassandosi repentinamente e appoggiandosi su un ginocchio. Non era certamente quello che Draco si aspettava, infatti impallidì e si guardò intorno agitato, voleva forse fargli un pompino nel mezzo del giardino? Harry si schiarì la voce, estraendo dalla tasca un piccolo oggetto quadrato. Il biondo era più pallido del solito, portò le mani contro il muro per sostenersi, probabilmente l'altro lo stava solo prendendo in giro, ma sentì le gambe tremargli e scosse la testa come cercando di capire se fosse tutto reale.

Il tempo sembrò fermarsi, mentre Harry si sosteneva su un ginocchio e si sporgeva verso Draco, con un piccolo sorriso timido. Il biondo socchiuse le labbra, ma nessun suono riuscì a venir fuori. Reclinando la testa di lato, lo sguardo che brillava per un sentimento che Harry non intendeva in alcun modo nascondere, l'Auror pronunciò sottovoce la parola, per far scattare l'apertura della piccola scatola. Draco spalancò gli occhi, fissando incredulo il piccolo oggetto di fronte a sé. "Mi stai prendendo per il culo, Potter?" chiese con voce roca. "Sempre romantico, Malfoy" rispose divertito Harry, aggiungendo, in tono intimo: "Quello, magari, più tardi". Passandosi la lingua sulle labbra secche, Draco fissò rapito l'anello che fluttuava nel vuoto, esattamente sopra la scatolina. Era una fascetta in oro bianco, al centro del cerchio erano raffigurati due animali. Uno aveva la testa di drago ed il corpo di serpente, i piccoli occhi verdi che splendevano, l'altro invece era un grifone decorato in oro giallo. Le due figure erano intrecciate tra loro, animate da una magia che li faceva volteggiare uno intorno all'altro, tornando poi alla posizione iniziale. "Questo, è per me?" chiese in tono sommesso il giovane biondo, stupito da qualcosa di tanto particolare e sicuramente fatto realizzare su misura. "Solo se mi dirai di sì, mia piccola serpe" rispose Harry, il tono scherzoso ma lo sguardo mortalmente serio.

Tentazione oscura - Drarry fanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora