Capitolo 41

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Dopo diversi altri colpi, Draco era sul punto di crollare sul divano. Le gambe gli tremavano ed era coperto di sudore. Harry si ritrovò, per l'ennesima volta, ad ammirare il suo notevole autocontrollo. Gettando via la cinta con noncuranza, afferrò violentemente i fianchi del biondo, per attirarlo rudemente contro di sé. Strofinò con voluttà il proprio membro eretto e bagnato contro le natiche rosse e bollenti, insinuandosi poi nel solco e spingendo appena la punta, nel piccolo buco. Draco poggiò i gomiti sul divano e allargò le gambe, cercando una posizione più stabile. Harry sorrise, alla naturalezza con cui l'altro si abbandonava a lui. "Dio, Draco" confessò il bruno, la voce instabile per la forte eccitazione: "Voglio sbatterti così forte, che ne risentirai per giorni". Spostò una mano dalla vita del biondo, usandola per guidare la propria erezione dentro la fessura che bramava di riempire. "Cazzo, voglio proprio prenderti così" continuò, ansimando: "Farà male, ti spaccherò tanto sono duro. Se non vuoi, dimmelo ora, poi non mi fermerò neppure se urlerai o mi implorerai. Cristo, voglio sentirti urlare e implorare di continuare a fotterti fino ad aprirti in due!". Si sforzò di restare immobile, i muscoli che dolevano per la tensione. Draco respirava con affanno, il torace che si sollevava a abbassava freneticamente. Harry si morse un labbro, aspettando che il biondo gli facesse capire come si sentisse. Anche se non gli aveva mai posto dei limiti, non lo avrebbe mai preso senza il suo consenso. "Dio!" mormorò con voce appena udibile il biondo, stringendo le cosce, come se temesse di venire sul momento. "H-Harry, smetti di parlare e scopami, cazzo, non resisto!". Il bruno sorrise sollevato, scuotendo la testa. L'altro non finiva mai di stupirlo e intrigarlo. "Bene, stronzetto!" lo prese in giro malizioso: "Fammi sentire come urli, adesso!". Senza più trattenersi, fece scattare il bacino in avanti, mentre con una mano accompagnava l'intera erezione nel corpo del biondo. Si spinse fino in fondo con un movimento brusco, avvertendo chiaramente la resistenza dei muscoli che stava forzando. Draco si lasciò sfuggire un'imprecazione, le unghie delle mani che affondavano nei cuscini del divano. Harry rimase qualche secondo immobile, per dare modo all'altro di abituarsi alla presenza improvvisa nel suo corpo. "Oh, cazzo, cazzo" ripeteva Draco, le gambe rigide e gli occhi chiusi. "Brucia, cazzo" aggiunse con voce seria ed un'intonazione sorpresa, che fece ridacchiare Harry. Prendendo un respiro profondo, il bruno iniziò a muoversi lentamente. Si ritrasse e poi spinse di nuovo, ruotando i fianchi per cercare la giusta angolazione. "Oddio, fallo di nuovo!" urlò praticamente Draco ma Harry si bloccò, sollevando una mano per colpirlo su un lato del sedere. "Non darmi ordini, troia!" lo rimproverò in tono severo, subito il biondo sospirò e rispose con voce rotta: "M-mi dispiace, non-non lo farò più". Harry si morse un labbro, restando immobile e cercando di non abbandonarsi all'orgasmo, dopo quelle parole. "Cristo, Draco" disse semplicemente, incapace di aggiungere altro. 

Tentazione oscura - Drarry fanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora