26

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angela's pov
la vigilia e il natale sono passati velocissimi. fra tombola, i pranzi che durano circa 5 ore, e vari scambi di regali e soldi, ho avuto pochissimo tempo per realizzare quanto prendersi una pausa da amici facesse bene. In più, quest'anno tutti mi fanno i complimenti per come sta andando il mio percorso e ammetto che li apprezzo molto.
La mia famiglia ha sempre accontentato le mie scelte, ma nello stereotipo, per quanto in parte sia vero, la famiglia del sud è molto indietro su queste cose.
Invece i miei genitori mi hanno sempre sostenuto in tutto, anche sulla mia sessualità, quindi non mi sembra un problema dirgli anche la verità su me e sarah. quando siamo soli decido di parlargliene.

"Comunque dovete sapere che non sono più tanto single"
inizio senza guardarli negli occhi.
"Con mew o con sarah?"
mi chiede mio padre e io rido.
"Sarah"
mia madre esulta e io spalanco gli occhi, scioccata dalla sua reazione
"niente contro valentina, ma abbiamo scommesso.
mi dispiace ma solo io conosco così bene mia figlia"
dice mia madre e mi imbarazzo un poco.
"quindi com'è? che è carina e talentuosa lo sappiamo, ma dicci altro" inizio così a raccontare un paio di cose e loro sono felici di ascoltarmi.
beh non posso desiderare genitori migliori.
"approposito, lei pensa che io vado a trovarla il 28, ma vorrei farle una sorpresa e presentarmi da lei il 26"
non so se avrebbero accettato perché capisco che volessero stare con la loro unica figlia il più possibile.
"angela, io una cosa ti ho insegnato, ad essere romantica, quindi ovvio che devi andare da lei"
commenta mio padre e io sorrido.

La mattina del 26, sarah prova a chiamarmi, ma sono obbligata a rifiutare la chiamata. non può scoprire che sono in treno.
mi fa qualche domanda, ma io, non sapendo mentire, rispondo in modo un po' freddo, spero solo non se la prenda. arrivata a milano, prendo la valigia e il regalo e li metto in macchina.
in realtà in questi giorni ho trovato anche un regalo perfetto per quando farà 18 anni e quello lo nascondo proprio in fondo alla valigia.
faccio tutto con calma, visto che sono solo le 16, e poi parto, tanto ci vuole solo un'ora.

sarah's pov
oggi angela non mi ha scritto per tutto il giorno e questo mi irrita un po'
forse sto dicendo una follia, ma anche se sono passati solo 4 giorni io sento la sua mancanza.
mi ero abituata cosi tanto alla mia routine con lei che ora mi sembra tutto cosi strano.
sta mattina però ho deciso di andare a comprare la carta per impacchettare il suo regalo di natale, per distrarmi un po'.
spero le piacerà.
"per chi è questo?"
chiede mio fratello
"non per te!"
dico facendo un sorriso ironico, lui fa finta di essere infastidito.
"dai di chi è"
"una mia amica"
alza un sopracciglio
"una di qui?" faccio di no con la testa e metto l'ultimo pezzo di scotch.
"no, da amici"
gli si illuminano gli occhi
"CHI CHI"
lo guardo male e lui si calma
"giu le zampe dalle mie amiche, e comunque, non credo che le piaceresti"
di poche cose sono certa nella vita, ma che a angela non piacciano gli uomini è una di quelle.
"ohh quindi la tua cotta viene qui?"
spalanco gli occhi e lui sorride, si sta prendendo gioco di me?
chiudo la porta e torno a guardarlo.
"dai sarah è cosi ovvio, vi comportate più voi da coppia che petit e marisol"
mi dice, mi fa piacere che guarda i daytime, nonostante finga che non gli interessa.
"perche lo siamo"
dico arrossendo e alludendo alla nostra relazione
"da quanto?"
chiede lui, stranamente rilassato
"circa 3 settimane"
rimaniamo per poco in silenzio e poi lo guardo negli occhi
"è tutto okay quindi?"
"ovvio sa' "
lo abbraccio
"l'importante è che tu sia felice e lontana da quel deficente di holy francisco"
rido, sono cosi felice che holy sia uscito dal programma anche io.
dopo cena rimaniamo tutti a tavola e continuiamo a parlare di cose nostre, quando suona il campanello
"vado ad aprire io!"
saltello per il corridoio ed apro la porta, chissà chi è visto che sono le 8.30.
apro leggermnete la porta ma appena la vedo la spalanco.
non corro ad abbraciarla o altro ma la guardo con gli occhi spalancati, come se avessi appena visto un fantasma.
mi chiudo la porta alle spalle.
"che ci fai qui?"
le chiedo ancora scioccata, lei si gratta la testa imbarazzata
"sorpresa!!"
mi metto una mano in faccia, per farle capire che è una deficente e per non farle vedere il mio sorriso compiaciuto.
"alle 9 di sera?"
le chiedo mentre metto le braccia al suo collo, ci guardiamo per qualche secondo e poi l'abbraccio.
"sono partita alle 4, c'era giusto un po' di traffico"
continua mentre mi accarezza la schiena, mi godo il suo profumo, mi era mancato.
quando ci stacchiamo la guardo negli occhi e le faccio capire che non mi sentivo sicura a baciarla adesso.
e faccio bene visto che qualche frazione di secondo dopo mia madre apre la porta.
"sarah chi è- angela!"
lil sorride, mi scarica un borsone pesantissimo in mano, si avvicina a mia madre e le da la mano.
mia madre rimane stupita da questo gesto ma risponde in modo cordiale.
"sarah ci parla sempre di te!"
arrosisco e angela mi guarda come a dire "poco sgamabile eh".
si presenta poi anche a mio fratello e saluta mio.
poi, letteralmente, mi viene rubata da loro.

dopo mezz'ora mia madre le mostra la mia camera e le dice che può tranquillamente dormire qui, visto che ho un letto matrimoniale.
"non c'è bisogno davvero, posso andare in hotel"
mia madre le fa segno di lasciar stare con la mano.
"credo che il bene che vuoi per nostra figlia sia abbastanza per prenderti in famiglia"
quando ci lasciano sole chiudo la porta a chiave, tanto non possono lontanamente immaginarsi che stiamo insieme.
"non vuoi dormire con me?"
chiedo ironicamente visto la sua convinzione nel voler dormire in hotel.
"volevo sembrare una persona responsabile"
il mio letto è un totale disordine, fra vestiti e altre cazzate, sistemo tutto il più velocemente possibile.
"credo che stranamente ci sei riusicta"
angela mi chiede di fermarmi dal pulire compulsivamente.
la verita è che sono MOLTO in ansia.
avere i miei genitori nella stessa casa della mia ragazza ma senza che loro sappiano della nostra relazione è un'ansia che non auguro a nessuno.
"vieni qui dai"
dice indicando le sue gambe.
tentenno per qualche secondo ma mi siedo a cavalcioni su di lei e lei mi sistema i capelli dietro le orecchie
"mi sei mancata"
dice con sincerità.
"anche tu"
rispondo e poi, dopo quelli che sono sembrati anni, gusto le sue labbra.
la sensazione delle sue labbra sulle mie mi rilassa all'istante, facendomi dimenticare tutti i brutti pensieri.
"quindi sorpresa riuscita?"
"sta mattina di volevo ammazzare per la tua freddezza, diciamo che ti sei fatta perdonare"
torno a baciarla e quando siamo obbligate a staccarci rido come una cogliona.
"ho un regalo per te"
dice alzandosi e andando a prendere il borsone di prima.
tira poi fuori una scatola rivestita da della carta nera.
"proprio natalizio"
mi fulmina con lo sguardo e rido
"è tutto quello che avevo, non lamentarti"
mi passa il regalo e non perdo tempo a scartarlo.
ma onestamente, se non mi avesse regalato nulla andrebbe bene lo stesso, lei è decisamente abbastanza

kiss me forever - finché non mi rompi, finché non mi vuoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora