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sarah's pov
vaffanculo no, non voglio crederci
deve essere uno scherzo, lei non merita ciò.
sto per andare da lei, ma christian mi blocca tenendomi per un polso.
lo guardo con sguardo assassino, ma non riesco a dire nulla a causa di un nodo alla gola.
"hai sentito maria, ha detto che dobbiamo salire"
annuisco cercando di riacquistare un po' di lucidità.
la guardo per l'ultima volta e mi sento male per lei.
"inoltre, se vede che stai male prima di esibirsi, andrà solo peggio"
aggiunge mentre saliamo la rampa.
il suo discorso ha senso, anche se non mi conforta.
ho un bisogno urgente di sentirla tra le mie braccia.
ascoltarla cantare, specialmente una canzone come "Lost on You" mi rende ancora più emotiva e finisco per piangere senza ritegno.
sofia mi passa un braccio attorno alle spalle, cercando di calmarmi, ma è tutto inutile perché maria inizia a parlare con lei, visibilmente affannata.
angela sta avendo un attacco di panico.

appena ci danno il via libera, corro lungo la rampa con una frenesia che poche volte ho sentito di avere nella mia vita.
devo fare qualcosa, non so cosa, ma sento che devo agire ora.
mi sto convincendo di non essere totalmente impotente, anche se la verità è proprio di fronte a me.
amici, tutto il programma è qualcosa che non è in mio potere.
l'unica cosa che posso fare però è darle sostegno.
angela è abbracciata a kumo, ma non appena si separano un po', mi avvicino da dietro e la abbraccio stretta, non riuscendo a trattenere l'impulso di sentirla vicino a me.
è un abbraccio forte, necessario, per assicurarmi che sia ancora qui con me. Poi, ci stacchiamo appena il necessario per farla girare e guardarci negli occhi, per poter comunicare almeno a livello visivo.
anche se sono notevolmente più alta di lei coi tacchi che indosso, riesco comunque a percepire il suo cuore battere rapidamente contro il suo petto.
mi allontano un passo per permettere agli altri di parlarle, ma il suo sguardo resta fisso su di me.
è come se volesse dirmi qualcosa con gli occhi, forse una scusa, anche se non capisco bene per cosa si scusi.

purtroppo, la produzione ci ha informato che i due a rischio eliminazione devono arrivare prima in casetta da soli, per potersi confrontare. non mi sembra molto sensato, ma ovviamente non posso andare contro le regole del programma e ribellarmi.
"sarah, hey"
mi chiama mari, posando una mano sulla mia spalla per fermarmi.
si mette di fronte a me e mi guarda intensamente per un lungo momento, come se mi stesse analizzando.
"sei agitata?"
mi chiede con una nota di preoccupazione nella voce.
le sorrido ironicamente, quasi per chiederle se sta scherzando.
"certo che sono agitata"
rispondo bruscamente, nel caso non fosse chiaro.
"ascoltami"
continua, riprendendo a camminare ma tenendomi per mano.
"quando sarete fuori, avrete la vostra relazione dei sogni, ne sono sicura"
continua con tono rassicurante, anche se ormai questo non è ciò che mi preoccupa di più.
"e qui dentro, noi ti aiuteremo. Non rimarrai un attimo da sola"
mi assicura. apprezzo il gesto, ma so che non sarà mai come avere lei accanto.
"in realtà, la cosa che mi dispiacerebbe di più nel caso dovesse uscire sarebbe la sua delusione.
penso che pochi qui dentro ci tengano a questo come ci tiene lei.
mi distruggerebbe il pensiero che potrebbe sentirsi non abbastanza talentuosa"
confesso, cercando di esprimere il mio turbamento.
marisol annuisce, comprendendo a pieno il mio discorso.
"comunque, non è ancora tutto detto" conclude alla fine, cercando di mantenere un barlume di ottimismo.

appena entro in casa, la vedo seduta sulla scalinata accanto a kumo.
mi rallegra vedere che si è decisamente calmata rispetto a prima.
mi avvicino lentamente, i miei passi risuonano leggeri sul pavimento ma appena lei li sente, si alza per venire incontro a me.
cerco di abbracciarla nuovamente, desiderando sentire la sua vicinanza, ma lei mi blocca.
non lo fa fisicamente, ma con uno sguardo intenso e fermo.
"dammi cinque minuti"
mi sussurra, prendendomi una mano e giocherellando con le mie dita per una frazione di secondo.
sono un attimo confusa, incerta sul significato delle sue parole.
che intende?
"umh, certo"
rispondo, confusa e leggermente insicura.
angela si allontana con passo deciso e va verso gaia e lucia.
quest'ultima, dopo un lungo abbraccio, le accarezza il viso e inizia a parlarle a bassa voce.
angela annuisce durante tutto il suo discorso mentre gaia la guarda con preoccupazione negli occhi.
questo distacco improvviso da me provoca una serie di emozioni contrastanti, per lo più negative. potrebbe uscire di qui entro i prossimi trenta minuti e non vuole passare quel tempo con me?
appoggio la testa contro il muro dietro di me, seguendo il movimento con la schiena fino a sentire il fresco contatto del muro.
inizio a mordermi il labbro mentre aspetto il suo ritorno.

kiss me forever - finché non mi rompi, finché non mi vuoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora