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angela's pov
sarah si muove sul mio collo con una
voracità che mi toglie il respiro.
i segni della sua passione si distinguono nettamente sulla mia pelle pallida, i succhiotti ormai evidenti.
sembra assolutamente soddisfatta del suo lavoro, e lo dimostra passando la lingua lungo le mie clavicole, scatenando una marea di sensazioni che vanno tutte a coincidere col mio basso ventre, in un modo che raramente ho provato.
nonostante queste sensazioni travolgenti, non posso permettere che
sia lei a prendere il controllo.
mi ritraggo di qualche passo, lasciandola li, confusa.
non si stacca dalla porta, le braccia ancora sospese in aria.
il suo volto è un misto di sorpresa e
frustrazione, mentre cerca di capire il
motivo del mio allontanamento.
notando le sue guance completamente
arrossate, un sorriso mi sfugge, ma
riesco a mascherarlo mordendomi
l'interno della guancia.
"angela"
mormora, le sue labbra appena schiuse.
"ti prego..."
la supplica nella sua voce mi fa battere il cuore più forte, e stavolta il sorriso non riesco proprio a trattenerlo.
"non sto facendo nulla"
rispondo, divertita, giocando con la sua
impazienza.
"appunto"
ribatte sarah, stringendo leggermente le cosce.
alzo gli occhi al cielo, dio, è irresistibile.
"non riesco a stare senza di te. ti prego,
lasciami almeno quest-"
mi avvicino di nuovo, a un centimetro
dalle sue labbra, il mio braccio bloccato contro la porta per sostenere il peso.
"non voglio sentirti"
sibilo, la rabbia ancora presente sotto la superficie.
vedo una scintilla spegnersi nei suoi
occhi, come se avesse aspettative diverse.

sta per parlare di nuovo, forse per scusarsi, ma le metto un dito sulle labbra per farla tacere.
poi, quasi istintivamente, sostituisco l'indice con il medio, tracciando il contorno delle sue labbra con una delicatezza che contrasta l'intensità delle nostre azioni.
schiudo le labbra, avvertendo ancora una volta quella sensazione di dominio.
è completamente nelle mie mani e, a
differenza mia, sembra fidarsi ciecamente di me.
"cazzo"
mormoro, realizzando che ormai non riesco più a fermarmi.
senza darle il tempo di reagire, porto le mani sulle sue cosce, sollevando rapidamente il vestito.
non appena riesco a sfilarlo dalle sue braccia, lo lancio distrattamente dietro di me, non volendo distogliere lo sguardo dal suo volto neanche per un istante.
poi mi concentro di nuovo sulle sue
labbra, con una passione quasi vorace.
è una sensazione travolgente, quasi
come se stessi cercando di divorarla,
ma in modo infinitamente più
soddisfacente.
la tiro verso di me, creando un piccolo spazio tra lei e la porta, giusto il necessario per slacciarle il reggiseno.
"andiamo.."
sussurra senza fiato, prima ancora di poter liberare il suo seno dal tessuto e lasciando la frase in sospeso.
so cosa intende:
vuole spostarsi verso il mobile del bagno o la lavatrice, o qualsiasi superficie dove possa sedersi.
ma non glielo permetto, intenzionata a
mantenere il controllo della situazione e rendere tutto ancora più eccitante.

le sue parole sospese, mi spingono solo a intensificare il momento.
invece di lasciarle spazio per muoversi, le mani scivolano dietro la sua schiena,
cercando la chiusura del reggiseno.
con un movimento rapido e deciso, lo
slaccio e lo lascio cadere a terra, senza
mai interrompere il contatto visivo.
sarah mi guarda forse con un pizzico di frustazione, in quanto vorrebbe mettersi all'opera anche lei.
mi avvicino ancora di più, il nostro
respiro diventa un tutt'uno.
poso le mani sui suoi fanchi, le mie unghie tracciano linee invisibili sulla sua pelle nuda.
linee che si trasformano in veri e propri segni rossi su tutto il suo corpo.
non faccio combaciare le nostre labbra ma la mia bocca si sposta dal suo viso al
collo, e poi più in basso, mentre lei
emette un gemito soffocato,
sottomettendosi definitivamente.

quando inizio a mordere e succhiare i suoi seni, i suoi capezzoli, sarah cerca di afferrarsi a qualcosa.
le mani si stringono di nuovo alla mia schiena.
nonostante la completa sottomissione, la sua resistenza silenziosa sembra un tentativo di riprendere il controllo.
viene rapidamente sconfitta quando le mordo con forza un capezzolo.
geme con forza, comprendosi successivamente la bocca, scioccata dalle sue stesse azioni.
continuo a esplorarla con una precisione quasi chirurgica, ogni gesto studiato per provocare una reazione.
quando finalmente le permetto di riprendere fiato, con gli occhi mi manda dei chiari segnali.
non è ancora il momento di cedere.
"non ancora"
le sussurro, un sorriso malizioso sulle labbra.
lei chiude gli occhi, cercando di
regolare il respiro, mentre io mi prendo
il mio tempo semplicemente per osservare il suo corpo perfetto.
e se questa sia veramente l'ultima volta?

kiss me forever - finché non mi rompi, finché non mi vuoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora