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angela's pov
mi sveglio sentendo qualcuno bussare alla porta.
quella deficente di sarah aveva lasciato la porta chiusa a chiave.
mi guardo allo specchio e mi ricompongo un attimo, poi apro la porta.
"buongiorno"
dico salutando la madre di sarah
"vi ho portato la colazione... sarah sta ancora dormendo?"
chiede sorridente, credo di amare questa donna.
"ti prego scusala, è fatta cosi"
dice poi e ridiamo insieme.
"ormai la conosco, posso assicurarglielo"
lei diventa all'improvviso seria
"grazie per quello che fai per lei, credo che tu sia un pilastro per lei in quella scuola.
ammetto che avevo molta paura a mandarla lì, è cosi piccola ed ha un sacco di insicurezze..."
prendo il vassoglio dalle sue mani e lo appoggio sulla scrivania di sarah.
"lo so ma piano piano le sta affrontano e sta diventando forte, vi posso dire che non è grazie a me che sta facendo questi progressi ma grazie a se stessa."
mi ringrazia per l'ennesima volta e inizio a chiedermi se sarah non mi abbia letteralmente idolatrato per avere questa reazione dai suoi genitori.
quando se ne va porto il vassoglio sul letto e cerco di svegliarla
"sarah"
capisco all'istante che sta facendo finta di dormire.
provo a scuoterla un po' ma niente.
beh, proviamo alla mia maniera.
inizio a darle baci sulla fronte, scendendo sempre più in basso.
"amore svegliati"
le sussurro, continuando a scendere.
arrivo al collo e poi alle clavicole.
quando sono a qualche centimetro dal suo seno lei "improvvisamente" si sveglia.
"giorno"
dice alzandosi subito, poi guarda la colazione.
"mia madre non è cosi gentile di solito"
sottolinea
"beh che posso dirti, mi ama"
mentre facciamo colazione le chiedo che avremmo fatto oggi.
"quali sono i piani della giornata?"
le chiedo curiosa
"non so, potremmo fare un giro per le zone cosi capisci in che buco di città vivo e poi di sera o stiamo qui con la mia famiglia, ma anche no, o usciamo"
"va bene amore"
le do un bacio a stampo e mi alzo
"dai su alza il culo e portami in bagno che non ricordo più dov'è"
lei controvoglia è obbligata a farlo.
"comunque mio fratello sa di noi due"
questa è una grande notizia, sono stupita.
"fiera di te"
"non che avessi scelta, mi ha detto che lo aveva già capito"
rido, mi piace sapere che anche da fuori sembriamo innamorate.
ammetto che adoro quando la gente fa edit su di noi e amo quando sarah li reposta.

a pranzo c'è un po' di imbarazzo, ma riesco a viverci, finché...
"dai angela liberaci da questa curiosità, ma tu e nicholas.."
chiede la mamma, mi strozzo con il cibo che stavo mangiando.
sarah preoccupata mi passa un bicchiere d'acqua.
appena sto meglio la guardo e vedo che ha lo sguardo basso, è triste.
"oh, no, decisamente no"
dico cercando di sembrare il più normale possibile.
iniziano a chiederci altre cose ma saeah non è il piu nel mood.
le metto una mano sulla gamba e l'accarezzo.
"su chi scommettereste la vittoria?"
chiede il padre
"sarah"
dico senza esitazione
"seriamente?"
mi chiede sarah, io annuisco.
"ogni giorno che passa le tue esibizioni diventano sempre meglio, per il serale sarai perfetta"
e io lo penso veramente, mi dispiace che lei non riesca a vedere i progressi che sta avendo.
continuiamo a parlare finche sarah non mi tira letteralmente via dalla tavola.

"mai più lil, MAI PIÙ"
rido
"dai non è stato cosi terribile"
lei calcia un sasso e guarda terra.
"ma dicci quindi tu e nicholas scopate nel tempo libero?".
dice """imitando""" la voce di sua madre
"sai l'altro giorno cosa mi ha detto? che ha sentito le voci sulla tua sessualità ma non ci crede"
oh.
questo deve averle fatto male.
"non capisco cosa ne pensano e io ho paura"
dice aumentando il passo.
stiamo andando verso una zona più carina della sua citta, con più gente.
"dai calmati ora"
dico provando a prenderle la mano, ma lei si ritira.
"non in pubblico... scusa..."
"è tutto okay, stai tranquilla"
continuiamo a camminare, in silenzio.
e se sarah non trovasse mai la forza di ammettere quello che lei è?
se finissimo a doverci nascondere per anni?
o se decidesse di reprimere tutto e lasciarmi?
no angela, mo' basta, sarah è intelligente e non sceglierebbe mai di fare una cosa del genere, le serve solo tempo.
"SARAH!"
sento urlare da una voce femminile
entrambe ci giriamo e una ragazza salta addosso a sarah.
"MARTIII"
dice di rimando sarah.
suppongo sia una sua amica quindi mi metto da parte, a disagio.
"ti guardo ogni cazzo di domenica"
sarah strizza il naso, sintomo che è in imbarazzo.
"conunque lei è-"
"LILJOLIE!"
dice la sua amica, beh, deve essere una mia fan.
"che ci fai da queste parti"
mi chiede guardandomi da capo a  piedi e mettendo le mani sui fianchi.
"non avevo nulla da fare"
dico alzando le spalle, di certo non potevo dirle che volevo ardentemente passare del tempo con sarah.
arriviamo in una specie di parco e loro si raccontano di tutto e di più.
"oh ma sai chi ho visto l'altro giorno?"
le dice questa martina, sarah alza un sopracciglio.
"chi?"
"marco!"
sarah spalanca gli occhi per poi grattarsi il braccio.
"non capisco ancora perché non vi siete mai fidanzati, eravate cosi carini!"
sarah mi guarda di traverso, non avendo manco il coraggio di girarsi verso di me.
okay ora non è che io sia gelosa.
ma questa cosa in questo momento non aiuta le mie pare su di noi e il suo coming out.
"non mi piaceva cosi tanto"
dice sarah sviando il discorso

rimane con noi per almeno un'ora prima di allontanarsi.
"scusa"
dice sarah appena la sua amica è un minimo lontana, abbracciandomi per la vita.
"è tutto okay, è passato"
"vero, perché ora mi piace qualcun'altro"
mi dice staccandosi ma facendomi i grattini sul braccio.
senza che ce ne accorgessimo è gia abbastanza tardi.
"senti, se vuoi, vorrei portarti a milano"
le dico ad un tratto e lei mi guarda come per chiedere "sul serio?"
"ma se vuoi rimanere con la tua famiglia è totalmente valido-"
"no no, vada per milano!"
rido e le accarezzo una guancia
"ma non so se i miei genitori me lo permetteranno"
alzo le spalle, ho un asso nella manica.
"amano più me di te, se vuoi ci parlo io"
ride alla battuta ma annuisce grata
"grazie, magari a te ascolteranno"
dice alzando gli occhi al cielo

torniamo in casa e ci cambiamo, poi usciamo per cena.
entriamo nella mia macchina e lei guarda ogni minimo particolare, innamorata potrei dire.
"sai ho sempre voluto un ragazzo con la macchina da piccola"
mi dice
"beh ti andata male, non sono un ragazzo"
ride e mi guarda male
"da piccola ero anche molto stupida"
dice ridendo.
onestamente non mi è ancora chiaro se sia anche attratta dagli uomini o no, ma sta a lei capirlo e non voglio metterle pressione.
arriviamo davanti a questo ristorante molto carino.
"mi stai prosciugando"
scherzo ma lei non risponde inizialmente
"se vuoi pago io"
le do una spallata
"sto scherzando sa' "
controllare l'umore di sarah è la cosa più difficile che voi possiate immaginare.
ci sediamo una di fronte all'altra e so che è rischioso ma le prendo una mano.
"ho accettato le condizioni di stare con una principessa quando ci siamo fidanzate, ora non posso tirarmi indietro"
lei arrosisce e abbassa la testa, improvisamente sembra interessata nelle posate.
"giuro che se non stai zitta"
e ride, io la seguo a ruota.
finiamo la cena e passiamo un'oretta in macchina per fare ovviamente azioni assolutamente produttive e nulla di volgare.
mentre torniamo a casa lei usa lo specchio della macchina per rimettersi il rossetto.
parcheggio di fronte casa sua e apro la portiera, ma mi ferma
"vieni qui"
mi avvicino e lei bagna di saliva un fazzoletto e mi toglie tutti i residui del suo rossetto rosso.
"che schifo"
dico ironica
"non dicevi cosi prima mentre mi limonavi"
dice rimanendo concentrata sulle mie labbra, come se non avesse detto nulla.
amo questa ragazza.

kiss me forever - finché non mi rompi, finché non mi vuoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora