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angela's pov
"angela"
"si?"
lei afferra il mio mento, in modo brusco, e mi obbliga a guardarla.
ammetto che sono parecchio eccitata.
in realtà sono in questa situazione da circa tutta la giornata, ha cercato di stuzzicarmi costantemente.
iniziamo a baciarci, lei è già alta di suo, poi lo scalino della doccia la rende fin troppo più alta di me.
lei per ovviare a questo problema mi prende per la felpa e mi tira a se.
chiude la porta della doccia e ora siamo l'una di fronte all'altra.
lei è ormai gia zuppa e i suoi capelli bagnati la rendondo anche più attraente se possibile, per non parlare del suo corpo.
la mia felpa si bagna e mi diventa pesante, lei lo nota e tira giù la zip, affanando.
la lancia oltre la doccia e torna a baciarmi.
sono così presa dal bacio che dimentico che è completamente nuda davanti a me.
lei però sembra invece pensarci perché prende una mia mano, che era precedentemente sulla sua guancia, e la mette proprio sul suo seno.
capisco che vuole fare seriamente.
mi avvicino e lei indietreggia fino ad appoggiarsi al muro, ora ho io il comando.
inizio a palpeggiarle il seno e lei geme lievemente, ma abbastanza forte da arrivare alle mie orecchie e darmi una scarica fino al mio centro.
mi allontano un attimo solo per levarmi i cargo, che ormai risultavano parecchio scomodi.
vengono lanciati anche quelli fuori dalla doccia.
torno a concentrarmi sui suoi seni, sposto la mia mano sull'altro mentre con la bocca e la lingua faccio una scia dalle sue labbra fino al petto.
quando sono sicura che sia pronta, appoggio le labbra sul seno destro, stringendo i denti lentamente attorno al capezzolo.
lei spinge la mia testa e mi accompagna nei miei movimenti circolari della lingua.
"angela, di più"
appena sono entrata in doccia ho notato subito il suo cercare di stringere le gambe in cerca di sollievo ma avevo decido di ignorarlo.
"con calma piccola, dammi tempo"
sospira e quel gesto mi irrita un po', per modo di dire.
le mordo un capezzolo e lei geme sonoramente.
"rilassati va bene?"
lei annuisce velocemente.
l'acqua nel mentre si è fatta un po' fredda, giro il pomello per riscaldarla.
"sei sicura?"
le chiedo per avere un ultima conferma.
mi alzo e le do un bacio dolce sulle labbra.
lei non perde tempo e mi morde il labbro inferiore
"si ti prego, muoviti"
dice spazientita
"mmh carino quando mi preghi"
dico scherzando, lei apre finalmente gli occhi e mi guarda male.
anche in occasioni come queste non riesco a non notare quanto belli siano i suoi occhi.
è l'unico motivo per cui mi sciolgo un pizzico e decido di darle quello che vuole, sempre con la giusta calma.
un ultimo bacio sulle labbra e mi tolgo la maglia rimanendo in reggiseno.
lei arrossisce di brutto, la sua faccia diventa cosi rossa che sorrido dolce, per poi prendere fra due dita una sua guancia.

piano piano scendo con i baci e quando arrivo sotto il seno mi inginocchio.
lei mi guarda dall'alto, con attenzione, come a cercare di decifrare la mia prossima mossa.
continuo il mio percorso, arrivando al ventre.
quando capisco di essere davanti al pube cambio leggermente strada, andando verso le cosce.
"sarah"
lei geme e mi faccio scappare una risata, ormai basta dire il suo nome per preocurarle piacere.
"appoggia le mani lì"
la mia doccia ha una specie di rientranza nel muro e lei, sempre con la schiena contro il muro, obbedisce senza dire una parola.
"ora apri le gambe un po' "
dico tutto con la voce piu sensuale possibile e lei, ovviamente, apprezza.
è molto titubante quindi le metto le mani sulle coscie, aiutandola nell'azione.
ora ho abbastanza spazio per baciarle l'interno coscia, prima una, poi l'altra.
arrivo a destinazione e alzo un attimo lo sgaurdo, scovando quei due occhi scuri osservandomi con della lussuria che mai avevo visto nella mia vita.
credo che si meriti una ricompensa.
delicatamente, per capire la sua reazione, appoggio le mie labbra sulle grandi labbra.
lei subito mi regala suoni di approvazione, cosi mi aiuto con le mani a divaricare ancora di più le sue gambe e poi inizio a leccare e succhiare il suo clitoride.
"ah! ange... la"
fra un gemito e l'altro ripete il mio nome e la cosa mi eccita e non poco.
vado avanti per qualche minuto, per farla abituare.
ma quando sento il clitoride indurirsi ancor di più mi fermo.

mi allontano e non la tocco, cercando di farla riprendere.
"perché?"
chiede confusa, ovviamente non la avrei fatta arrivare all'apice con questa facilità.
"te l'ho detto, la calma è la virtù dei forti"
annaspa un "ti odio" e io rido.
torno a concentrarmi sul suo centro, passando la lingua per tutta la lunghezza, fino alla sua apertura.
poi inserico un dito dentro di lei, con movimenti lenti e costanti.
costatato che potesse sopportare di più, ne aggiungo un secondo.
i suoi gemiti diventano costanti, melodia per le mie orecchie.
"non ce la faccio... ah... più! ti prego"
mi prega di andare più veloce e chi sono io per non accontentarla.
creo maggior spazio fra le sue gambe, alzandone una leggermente, per stare più comoda.
mentre aumento la velocità delle mie dita torno a succhiare quel piccolo concentrato di nervi.
metto una mano sul suo basso ventre e spingo leggermente.
lei istintivamente curva la schiena e alza la testa.
con una mano dietro la mia nuca prova a spingermi più a se, ma la fermo
"fai la brava"
le dico prendole la mano, la stringo.
lei fa lo stesso ma noto un particolare che mi intenerisce.
lei, che in questo momenti è a cosi poco dal venire, tremante, mi accarezza con il pollice la mano.
questa ragazza è qualcosa di speciale, lo devo ammettere.
do le ultime spinte, cercando di penetrare più a fondo, mentre mordo con delicatezza il suo clitoride.
lei esplode con un gemito che difficilmente mi scorderò.
continuo lentamente i miei movimenti e poco dopo sfilo le mie dita, leccando tutti i suoi umori.
poi le sue gambe iniziano a tremare leggermente così mi alzo e le faccio supporto sostenendola per i fianchi.
lei ha ancora gli occhi chiusi e sta cercando di riprendere fiato.

appena torna a un respiro regolare mi mette le braccia al collo, appoggiando la sua testa sulla mia spalla
"rilassati"
le sussurro accarezzandole la schiena.
alza la testa e mi guarda, nonostante l'acqua riesco a capire di esser stata cosi brava da averla fatta lacrimare, sorrido con un pizzico di orgoglio.
"ti amo"
dice d'un tratto, mi prende alla sprovvista.
le sorrido e la prendo per i capelli, la spingo contro le mie labbra.
ci baciamo a lungo, lentamente.
poi lei appoggia la sua schiena contro di me e io inizio a insaponarla per bene.
voglio trattarla nel miglior modo possibile, farla sentire speciale.
passo poi allo shampoo e quando ho finito faccio lo stesso con me.
lei mi gaurda ancora con le fiamme negli occhi e la trovo cosi tenera.
esco e mi asciugo velocemente con un asciugamano, passandole il mio accappatoio.
ci asciughiamo i capelli insieme e ogni tanto ridiamo ma senza parlare; non ce n'è bisogno.
dopo esserci messe qualcosa addosso per dormire andiamo a letto e posso notare ogni tanto delle piccole scosse nelle sue gambe.
"angela è stato... tanto, troppo"
dice con un sorriso di imbarazzo e io rido
"quindi ti è piaciuto?"
lei annuisce e mi stringe più a se.
"molto"
"ne son contenta piccola"
le dico dandole un bacio sulla fronte
"hai sonno?"
mi chiede ed effettivamente il sonno inizia a farsi sentire.
"sarà meglio andare a dormire"
dico allungando il braccio per spegnere la luce.
l'abbraccio da dietro e lei si ranicchia vicino a me.
"ti amo anche io sarah"
le dico, non risponde, ma so che mi ha sentito.
sorrido di nuovo come una deficente

kiss me forever - finché non mi rompi, finché non mi vuoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora