Capitolo 40-Quel sorriso malinconico

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Narra Karol

A pochi centimetri di distanza dal suo viso, non riesco più a ragionare, a tenere la maschera che ormai uso sempre per proteggere la vera me.

In questo momento le emozioni prendono il sopravvento e non riesco più a nascondere i miei veri sentimenti, non riesco più a ridere, parlare, sorridere e comportarmi come una "ragazza perfetta".

Pian piano, senza accorgersene, ci stiamo avvicinando...

Intorno a noi ci sono milioni di persone che corrono in fretta da un lato all'altro degli uffici con dei visi stressati e tutti seri, nonostante però tutta la gente che passa, nessuno ci nota... sembra strano però, almeno io, non ho mai avuto così tanta privacy.

Proprio quando mi risveglio dai miei pensieri, girandola testa, ritrovo le labbra di Ruggerito posate sulle mie.

Chiudo gli occhi, di nuovo quella sensazione di assoluta e sincera felicità, di rivivere quel sogno di settembre, anzi, di continuare a viverlo.

Però, appunto, ogni volta che lo bacio vivo un sogno, un sogno che non è realtà.

Mi allontano dalla sue labbra e sussurro una domanda che solo ora mi rendo conto di tenere dentro da troppo tempo:

"Cosa sta succedendo tra di noi?"

"Non lo so..."

"Beh certo, perché tu sei follemente innamorato di Candelaria..."

Mi afferra la mano:

"Ascolta Karol, io non sono..."

Si interrompe prima che possa finire la frase, come se stesse per dire qualcosa che non deve, come se stesse per svelare un gravissimo segreto che io, ovviamente, non riesco a non voler sapere:

"Non sei?"

"Niente Karolcita, niente..."

Dice mentre mi accarezza la guancia che si colore di rosso, sorridendo e guardandomi in modo malinconico.

Si allontana, e mi saluta con la mano.

Quel suo comportamento mi lascia con tanti dubbi per giorni, giorni in cui devo ritornare ad indossare la mia maschera per affrontare col sorriso più sincero possibile giornalisti, fotografi e paparazzi.

Non che questo lavoro non mi piaccia, anzi, lo amo ed è il sogno che conservo nel mio cuore da tutta la vita però... ecco... per una quindicenne è un po' tanto troppo tutto insieme.

Un pomeriggio di un sabato di fine aprile mi aspetta il mio primo incontro col le fans.

Sono seduta sul van che mi sta portando ad un piccolo spettacolo creato dalla Disney, in cui i vincitori di un concorso potranno incontrare alcune delle attrici argentine della Disney.

Arrivo leggermente in ritardo, ma comunque in tempo per cambiarmi e truccarmi.

Dopo circa una decina di minuti, salgo sul palco allestito al centro di un parco per cantare "Alas" e "Valiente" ... sono molto molto emozionata e ciò che rende tutto ancora più speciale e poter vedere i sorrisi delle bambine che mi guardano incantate e cantano con me... il loro sorriso è qualcosa di impagabile.

Post-esibizione ci incontriamo in un capannone in cui faccio le foto con loro, firmo i loro quaderni, le loro magliette con la mia faccia -cosa a cui non mi sono ancora abituata- e mando saluti in video a coloro che non sono potuti venire.

Resto più del previsto, facendo innervosire il mio manager ma non posso fare niente: per tutto quello che mi hanno dato, mi sento come in debito con loro; sono tanto grata dell'amore che ho ricevuto e voglio ridonarglielo cento volte più affettuoso.

Tra sogno e realtà - Ruggarol historyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora