Capitolo 29-La chiamano vendetta

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Narra Ruggero

Appena visti Maxi, Katja e Karolcita, Candelaria ha cambiato subito espressione: quando ha visto me era arrabbiata, vero, ma non così furiosa come quando ha visto anche gli altri.

Inizialmente cerca di mandarci via, ma alla fine, visto che non avevamo intenzione di muoverci e volevamo affrontare l'argomento, ha ceduto e ci ha fatti entrare.

Ora siamo qui, davanti a due occhi pieni di fuoco, aspettando come congelati una sua parola, una sua azione.

"Torno subito."

"Ci ucciderà tutti."

Dice Maxi sottovoce senza muovere un muscolo.

Katja guarda Karol:

"Non è stata una bella idea venire qua... non posso morire così giovane."

Karolcita mi guarda con occhi che cercano di tranquillizzarmi ma in realtà anche nei suoi c'è un filo di terrore che è impossibile nascondere.

Mi sento così in colpa: se non fosse stato per me, tutto questo casino non sarebbe mai successo...

Comunque sia, sentiamo i passi di Candelaria avvicinarsi sempre di più a noi.

Maxi ci guarda e sussurra indicando la finestra:

"Io mi butto, tanto comunque devo morire in qualche modo."

Dieci secondi dopo, ecco una Candelaria completamente diversa da quella di pochi minuti fa: capelli ordinati, trucco impeccabile, jeans e una maglietta nera a mezze maniche. Ha un'espressione molto rilassata dipinta sul viso come se non avesse fatto niente e non fosse mai stata con me.

Ci indica le poltrone che ha nel salotto e con un grande sorriso ci dice:

"Accomodatevi pure."

Ci guardiamo confusi mentre obbediamo alle sue parole.

Troviamo posizionati sul un tavolino un vassoio con alcuni biscottini, una teiera decorata a fiori e alcune tazzine abbinate.

Mentre ci sediamo Maxi rivolge il suo sguardo su di noi:

"Ecco, ci avvelenerà."

Candelaria alza la teiera:

"Volete?"

Prima di accettare esitiamo più volte, intimoriti sia dalla sua inaspettata pazzia, che da ciò che ha detto Maxi, ma alla fine, decidiamo di rischiare la vita accettando ciò che Candelaria aveva preparato per noi.

Mentre beve anche lei, e questo mi rende più tranquillo perché significa che non ci ha avvelenato, o almeno credo ci dice:

"Allora ragazzi, ditemi pure il motivo di questa gradevole visita."

Com'è falsa e tutta questa finta gentilezza da parte sua mi fa così tanta paura.

Rispondo io da parte di tutti:

"Siamo venuti a chiederti una spiegazione."

Lei morde un biscottino e mi risponde confusa:

"Spiegazione? Spiegazione di cosa?"

Mi alzo:

"Come di cosa Candelaria? Mi hanno appena licenziato per un motivo non valido e la colpa è tua Candelaria! Solo tua!"

Sono sempre più vicino a Candelaria, sento che sto per scoppiare perché nelle ultime ore ho ricevuto troppe ingiustizie... e la colpa di tutto quello che mi sta succedendo è solo di Candelaria Molfese, questo non si può negare.

Karol si avvicina a me e tenta di fermarmi:

"Rugge non risolvi niente così."

Anche Maxi si mette accanto a me:

"Infatti Rugge, vieni, siediti."

Katja si avvicina a Candelaria:

"Piuttosto, sentiamo cos'ha da dire a proposito di questo episodio."

Candelaria accavalla le gambe e, il più tranquilla possibile ci racconta quello che è veramente successo:

"Beh... quando mi hai lasciato, Ruggero, per quella bimbetta ho pensato bene a farti capire il grande sbaglio che avevi commesso, e a farti conoscere cosa divento quando qualcuno si mette contro di me. Allora, poco prima dell'inizio delle riprese, sono andata a prendere un aperitivo con Martín e ho approfittato della situazione per raccontargli tutti i motivi per cui non puoi assolutamente lavorare nel mondo dello spettacolo. Gli ho anche riferito nei minimi dettagli alcune situazioni in cui ti sei ritrovato o, mi correggo, che hai creato e che ti hanno messo nei guai, sia negli anni passati che ultimamente. E sono riuscita a convincerlo che la decisione migliore fosse quella di licenziarti."

"E lo dici con questa tranquillità, come se fosse una cosa normalissima?"

Le urla Karolcita, è diventata tutta rossa e credo che fosse capace di picchiarla qui, ora.

Katja la prende e cerca di allontanarla da Candelaria.

Non posso credere alle sue parole, questa non è la dolce e indifesa Candelaria che avevo conosciuto io anni fa... come ha fatto a cambiare così in fretta? Come ha fatto a diventare una strega così?

Non avendo più niente da fare, decidiamo di andare via.

Sono io quello che esce per ultimo.

Prima di andare sul pianerottolo, mi ferma con un braccio e, con tanto odio nei suoi occhi, mi sussurra:

"Ricorda Ruggero, io so tutto di te."

E mi chiude la porta in faccia, sbattendola.



"Look what you made me do"

-Taylor Swift🤍


Tra sogno e realtà - Ruggarol historyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora