Capitolo 2-Uno strano sogno

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Narra Ruggero

È una sera di settembre sto per salire sul palco con tutti i ragazzi per cantare "En mi mundo" per l'ultima volta... sono passati cinque anni dai primi provini, dalle prime risate e le prime chiacchierate per scaricare l'ansia.

Cinque anni fa ero un ragazzino che non sapeva come comportarsi in posti così importanti, con attori professionisti, essendo stato quasi costretto a partecipare a "X factor" non mi sarei mai aspettato di arrivare qui, di essere un attore della Disney, idolo di milioni di ragazzine e girare tutto il mondo.

Prima di salire sul palco guardo Candelaria e le sorrido con le lacrime agli occhi e tanta emozione: la storia con lei è iniziava da poco, ma siamo amici già da tanto... con lei mi posso sfogare, posso dirle tutto perché lei mi capisce, ci vogliamo tanto bene e, dal bacio di due settimane fa, tra noi si sta costruendo qualcosa di nuovo; a lei piaccio già da un po', me l'ha confessato io invece fino a poco tempo fa non l'avrei mai considerata più che un'amica, invece.

Partono le note e quando Martina comincia a cantare saliamo anche noi sul palco. Alla fine della canzone, salutando tutti i nostri piccoli fan, mi rendo conto che questa bellissima avventura è finita, che da domani non sarò più Federico, che Violetta non esiste più.

Quando ritorniamo dietro le quinte, alla fine dell'ultimo concerto siamo tutti in lacrime e tra abbracci e saluti vengo chiamato dal mio manager. Ci mettiamo in disparte e mi chiede:

"Ti ricordi i provini che hai fatto qualche settimana fa? Quelli per il nuovo progetto della Disney?"

Io rispondo annuendo e una risatina mi si dipinge sul volto: come dimenticarseli, per imparare a pattinare mi sono rotto una caviglia e rischiavo di non poter essere presente ai concerti.

"Bene, mi ha contattato Adrián Suar, il produttore della serie e mi ha comunicato i risultati dei tuoi provini."

"E?" Chiedo impaziente, anche se non sarà Violetta, sarebbe bello lavorare di nuovo per la Disney.

"E sei stato preso! Se vuoi posso dirti anche per quale personaggio."

Rispondo di no, come per Violetta, preferisco saperlo al momento, preferisco l'effetto sorpresa. E poi infondo mi basta sapere che la Disney mi vuole ancore come attore... poi chissà magari ritrovo qualche vecchio amico di Violetta in questa nuova serie.

Dopo una pizza tutti insieme e un'ultima passeggiata per le strade di Buenos Aires, come facevamo ai vecchi tempi quando finivamo di girare tardi, vado a casa e, stanco e nostalgico, mi butto sul letto.

Guardo l'orario, sono le due, fuori piove e io sto quasi per piangere: non so il perché, sarà tutto lo stress accumulato e le tante emozioni provate, poi la mia famiglia, che non vedo da due anni, mio fratello che ormai deve iniziare il liceo... mi sto perdendo tutto di lui... mi sono trasferito qui quando lui aveva solo nove anni e ora ne ha tredici... quanto mi manca la mia famiglia...

Non mi sono ancora cambiato ma non importa, mi perdo nel sonno.

///Città del Messico, 00:00///

Narra Karol

Ho appena finito di vedere "Valiente" il mio film preferito in assoluto: è un film meraviglioso e ha un significato bellissimo. È mezzanotte e, visto che sono stanca, decido di andare a letto. Nonostante la mia stanchezza non mi riesco ad addormentare quindi decido di leggere un po' ma alla seconda pagina cado nel sonno.

Sto dormendo in tranquillità quando a un certo punto vedo una luce e decido di inseguirla. Appena attraversato un tunnel con tanto fumo e una musica di sottofondo che diceva:

"Nunca hay que dudar

No está prohibido nada

Cuando un sueño es real

Sólo hay alas".

Mi ritrovo in una pista di pattinaggio: è bella, colorata e mi fa sentire protetta, a casa. La mia vista è sfocata, sempre ascoltando quella melodia, riesco a vedere una figura davanti a me, mi sembra un ragazzo. Quando si avvicina mi accorgo che non ha volto, o che almeno io non lo vedo. Mi porge la mano e io provo una fiducia sconfinata verso di lui nonostante il fatto che non lo conosca quindi poggio la mia mano sulla sua; poi si avvicina... e mi sveglio, mi accorgo che era solo un sogno, un sogno abbastanza strano....


"Cuando un sueño es real sólo hay alas"

-Karol Sevilla🤍

Tra sogno e realtà - Ruggarol historyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora