Narra Karol
Le settimane passano in fretta tra "ciack!", scene rifatte mille volte, interviste e tanto, tanto lavoro. Arrivo una settimana prima di Natale stanca morta, ma comunque felice di questa vita frenetica perché, infondo, è quella che sogno da sempre.
L'unica cosa che mi desidero ora è una vacanza, e infatti, domani parto: torno finalmente a casa! Miracolosamente ci hanno dato ben tre settimane di ferie... in questo momento proporrei di eleggere santo chiunque abbia deciso le nostre vacanze.
È notte ormai, dovrei andare a dormire, anche perché domani l'aereo è alle quattro e mezzo del mattino. Ma non riesco a dormire, sono troppo emozionata.
Infatti si fanno le due e sono ancora sveglia, sognando la casa decorata, i piatti natalizi e soprattutto la faccia di nonna Berta quando mi vedrà arrivare a sorpresa. Perché, infatti, nessuno sa delle mie tre settimane di ferie in famiglia. Ho sentito mamma qualche oretta fa dicendole che non riesco proprio a tornare, perché siamo pieni di lavoro. Mi è dispiaciuto un po' mentirle e mi è dispiaciuto ancora di più sentire la sua voce dispiaciutissima quando mi ha chiesto "Ma non riesci proprio a venire? Nemmeno solo per Natale?", ma non vedo l'ora di vedere le loro espressioni, quando entrerò a casa di mamma e griderò "Sorpresa!".
Mi addormento divertita.
Suona la sveglia, cantando "Santa, Can't You Hear Me" di Ariana Grande e Kelly Clarkson: è micidiale di prima mattina, però è anche perfetta per svegliarsi... e bellissima, ovvio.
Sono le tre e mezzo del mattino quando mi alzo dal letto, ho giusto un'ora per prepararmi. Le valigie sono già fatta, per fortuna, così ho una cosa in meno da fare.
Una volta all'aeroporto, proprio nella fila verso i controlli, ho a sensazione di aver dimenticato qualcosa.
Abbandono la fila, proprio ora che ero quasi arrivata, per aprire la valigia e controllare se in effetti ho veramente dimenticato qualcosa. C'è tutto: i maglioni- so che non fa così tanto freddo ma io lo soffro tanto, cosa ci posso fare-, i vestitini rossi, le maglie, la tuta, il pigiamone natalizio tutto rosso e quello di ricambio... non sembra, mancare niente.
A questo punto, decido di ritornare nella fila, in venti minuti supero in controlli e sto per salire, anche se in largo anticipo... oddio non un anticipo così tanto largo.
Comunque sia, tra due passi sarò salita sull'aereo che mi porterà, finalmente visto la mia famiglia. Mi ritrovo proprio davanti alla porta quando qualcosa mi spinge a scappare, a non salire su quell'aereo. E allora scappo.
Probabilmente mi avranno preso tutti per pazza e in questo momento, sono sincera, credo anch'io di esserlo. Comincio a correre, non so dove sto andando di preciso... è come se il mio cuore avesse costretto il corpo a correre e il cervello, la coscienza non possono fare un bel niente: il mio cuore non ascolta nessuno, nemmeno me.
Arrivo in un parco in cui non sono mai stata prima d'ora. È tutto decorato da delle luci che rendono l'atmosfera così magica. Le ammiro mentre cammino verso una panchina rivolta verso una bellissima fontana sulla quale ci è seduto già qualcuno.
Il mio cuore, che ormai comanda su di me, mi porta fino a quella panchina dove rimango alzata davanti a il ragazzo seduto su questa. Ecco, è Ruggero.
Mi guarda incredulo e sorpreso, piacevolmente sorpreso e mi sorride dicendo:
"Cosa ci fai qui!? Non dovevi essere già partita?"
"In realtà sì..."
Mi guarda stranito, aggrovigliando la fronte.
"Non lo so... vedi, prima avevo l'impressione di aver dimenticato qualcosa poi stavo per salire sull'aereo ma qualcosa mi ha fermato... è stato come se..."
![](https://img.wattpad.com/cover/351512673-288-k734435.jpg)
STAI LEGGENDO
Tra sogno e realtà - Ruggarol history
Fiksi PenggemarLa storia di due giovani attori, Karol Sevilla e Ruggero Pasquarelli, che si innamorano dietro le telecamere della serie Disney Channel "Soy Luna". Un racconto pieno di difficoltà che i due protagonisti cercheranno di superare con tanto coraggio. T...