Capitolo 38-Alas

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Narra Karol

27/03/2016

Mi ritrovo davanti al Luna Park, uno dei teatri più famosi dell'Argentina, in cui si sono esibiti milioni di artisti. Io, Karol Sevilla, una giovane ragazzina di quindici anni, che mi ritrovo a dover presentare la mia prima serie Disney al Luna Park di Buenos Aires.

Guardo il gigante edificio come ipnotizzata, credendo di vivere in sogno. Ma la realtà è che questo è solo l'inizio di una grande avventura di cui io sarò protagonista.

A svegliarmi dai miei sogni è sempre lui, il mio Ruggerito: è in ansia anche lui, quasi come me, ma anche felicissimo di vivere questa nuova tappa della sua vita, anzi, della nostra vita.

Mi chiama dicendo:

"Karolcita ci sei? È ora di entrare."

"Ci sono."

Afferro la sua mano ed insieme ci avviamo verso il teatro.

Una volta dentro, una folla di truccatori, tecnici, costumisti e giornalisti ci circonda.

A quel punto siamo costretti a dividerci: le ragazze verso il corridoio di sinistra, i ragazzi verso quello di destra.

Siamo tutte emozionate, ci guardiamo negli occhi con tanta ansia, mentre una ragazza ci porta verso una grande sala.

Una volta davanti alla porta, però vengo separata dalle altre e mi viene indicata una porta in fondo il corridoio con un cartellino su cui scritto: "Karol Sevilla- Luna".

La apro e trovo un camerino gigante con due divanetti, una tavolino tra di loro, due postazioni trucco, dei carrelli appendi abiti e un bagno privato.

In questo momento mi sento una star di Hollywood.

Dietro di me entrano due signore, una ragazza, due ragazzi ed una donne dal viso gentile che si avvicina a me ed indicandoli, mi presenta gli altri. Indicando le due signore mi dice che sono le truccatrici, mi presente la ragazza come la parrucchiera, i due ragazzi sono invece gli stilisti ed infine dice:

"Ed io, invece, sono Martha, la tua assistente."

"L...la mia assistente?" Le chiedo confusa ripetendo le sue parole.

"Certo, per una serata del genere ti serve aiuto di esperti e, ovvio, se tu vorrai, anche per quelle che verranno."

"Beh... non so.... cioè mi farebbe piacere lavorare con te però... ecco... non ero preparata a tutto questo."

"Non ti voglio assolutamente mettere pressione! Non mi devi mica rispondere subito! Intanto, però, vieni che ti spiego un po' di cose." Dice avvicinandosi a me dopo aver cacciato dalla sua borsa una cartellina gialla.

Mentre Martha mi spiega come funzioneranno le cose sul palco, le ragazze cominciano a truccarmi e la parrucchiera a farmi i capelli.

Più tardi, i due ragazzi mi mostrano tanti vestiti tra cui scegliere.

Il pomeriggio passa in fretta e, verso le sei del pomeriggio, mi viene concessa una pausa.

Mi metto in accappatoio e riscaldo la voce.

Proprio in quel momento, bussano alla porta:

"Posso?" Chiede una voce che ormai conosco troppo bene.

"Certo, entra!"

Non appena varca la soglia della porta, Ruggerito fa un'espressione sconvolta:

Tra sogno e realtà - Ruggarol historyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora