Capitolo 46-Posso farlo con un cuore rotto

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Narra Karol

Dalla sera, quella in cui ho detto tutto a Ruggero, mi sento più leggera: tutto quello che è accaduto continua a farmi male, i miei sentimenti per Ruggero invece di sparire sono presenti, eccome se sono presenti, ma rispetto a qualche giorno fa sento che, nonostante il dolore al cuore che non va via, riesco a continuare la mia vita non normalmente, ma meglio di come io abbia mai fatto.

Le notti a piangere le passo ancora, ma appena esco di casa tutto il mio dolore si trasforma in un motivo per fare quello che faccio nel modo migliore quindi...

Piango molto ma sono produttiva, penso sia un'arte più unica che rara.

Anzi, ultimamente in tanti mi hanno fatto i complimenti per i miei progressi nel lavoro, che, a quanto pare, notano tanto.

Ormai la mia vita è così: brillo in pubblico e piango da sola.

Le giornate passano velocemente, la mia routine frenetica non mi stanca quasi per niente e continuo a tenere tutto il dolore che provo per colpa dei sentimenti che non dovrei provare nei confronti di Ruggero.

Un mercoledì autunnale la sveglia non suona e, come ai vecchi tempi, non mi preoccupo dell'orario e continuo a dormire.

Non sto sognando, sto solo riposando la mente e devo dire che, dopo giorni a lavorare e notti a piangere, è proprio quello di cui ho bisogno.

Ad un certo punto però nella mia testa comincia a formarsi uno strano sogno strano:

Sto passeggiando per i corridoi di un ospedale quando, a terra, vedo sparse piume di un cuscino.

Decido allora di seguirle fino a quando mi accorgo che portano ad una stanza il cui interno è colorato di un buio pesto.

Prima di aprire la porta esito per un attimo ma poi decido di varcare la soglia e cado in un buco.

Intorno a me, degli schermi che producono una strana scena, Candelaria che si sta togliendo da sotto la maglietta un cuscino rosa carne e lo sta rompendo mentre canta "Better than revenge" di Taylor Swift.

Riesco a sentire e vedere tutto perfettamente, come se fosse reale, quando lei si accorge di me e vengo avvolta da un'enorme massa di piume.

Spaventata e confusa, salto dal cuscino.

Appena mi ristendo, ignorando che ora sia, sento qualcosa darmi fastidio vicino all'orecchio: una piuma.

Controllo allora il mio cuscino ma non ne sta perdendo.

Ma ho troppo tempo per ragionarci: mi riaddormento.

A distanza di pochi minuti, il motore di una macchina mi sveglia definitivamente.

Mi alzo quindi dal letto e mi avvicino alla finestra per vedere che cos'è successo.

In quel momento vedo qualcosa che forma un'altra crepa al mio cuore rotto: Ruggero che scende dalla macchina e che corre verso la partire per aprirla.

Da quella portiera esce Candelaria che gli rivolge un gentile sorriso afferrando la sua mano.

Ruggero prende una valigia ed insieme, mano nella mano camminano verso il loro appartamento.

A un certo punto Candelaria si ferma, prende la mano di Ruggero, e la avvicina al suo pancione.

I due si guardano negli occhi, emozionati, Ruggero tira su Candelaria e la fa girare ridendo.

Tra sogno e realtà - Ruggarol historyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora