Capitolo 62-Grandi amici

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Karol

Quella mattina, quando entrammo negli studi, l'ansia non riusciva quasi a farmi godere il momento ma, per fortuna, la serenità che si respirava tra i miei colleghi, fece in modo che dell'ansia mi dimenticai.

Mano nella mano -e questo già era un gesto del tutto spontaneo per anticipare la notizia- superammo i controlli sotto i sorrisi e gli sguardi degli addetti alla sicurezza.

Insieme, ci dirigemmo verso il capannone più grande, quello dove è ormai quasi tradizione incontrarsi prima del lavoro della giornata, per stabilire le scene da girare e le battute da ripetere.

Lì, ad aspettarci, c'era tutto il cast di "Soy Luna", tutti i nostri ragazzi e Martín, che si avvicinò per primo a noi appena varcammo la soglia dell'entrata.

Guardai negli occhi di Katju di Vale con un gran sorriso, e con un piccolo "Scusatemi se non siete state voi le prime a saperlo.", che sperai con tutto il mio cuore che comprendessero.

"Si?" Ci chiede Katju avvicinandosi lentamente piena di entusiasmo.

Le sorrisi e annuii con il capo.

Lei saltò su di me facendosi scappare un urletto, a causa del quale quasi rischiai di rompermi un timpano.

"NON CI POSSO CREDERE! I MIEI RUGGAROL FINALMENTE INSIEME!" Continuò ad urlare rendendo partecipe dell'abbraccio anche Ruggerito, che guardai sorridendo.

"CONGRATULAZIONI RAGAZZI! AMORINI MIEI SONO CONTENTISSIMA PER VOI!"

"Mica ci stiamo sposando!" Esclamò Ruggerito.

"Ma la strada porta lì." Gli rispose seria Katju, allontanandosi dall'abbraccio.

Ruggerito fece un'espressione nervosa ma allo stesso tempo terrorizzata che io cercai di ignorare, dandola per "normale" e senza dare a questa molto peso.

Così, per distrarlo, intervenni posando l'attenzione sulla seconda frase che Katju aveva appena pronunciato:

"Amorini miei? Da quando siamo gli amorini tuoi?"

"Da sempre, dal primissimo giorni in cui ci siamo conosciuti: mi servì solo la vostra chimica, mi servirono solo i vostri sguardi per capire quanto eravate innamorati, quanto eravate... quanto eravate Ruggarolosi. Ed essendo voi i miei amici innamorati siete diventanti di conseguenza i miei amorini."

"Il tuo ragionamento non fa una piega." Disse Ruggerito serio ma con unna goccia di sarcasmo.

Katju lo guardò scuotendo la testa ed esclamando:

"Io ti do così tante attenzioni, e tu manco mi prendi sul serio!"

"Forse è perché non dovresti darmi tutte queste attenzioni!" Esclama Ruggerito, ridendo.

"Va bene, vorrà dire che da oggi tutte le mie attenzioni le darò alla mia Karolcita, non a te!"

Si avvicinò a me e mi strinse forte tutta sorridente ed esclamando:

"Sei felice, Karolcita?"

"Felicissima, Katju!"

Ruggerito fece un'espressione arrabbiata e, mentre cercava di nascondere la risata, chiese rivolgendosi a me:

"Karolcita? Ma non era che solo io potevo chiamarti così?"

Katju si intromesse esclamando:

"Ma io sono speciale!"

"Lei è speciale!" Esclamai io a mia volta, dando ragione alla mia amica.

Ruggerito incrociò le braccia e ci diede le spalle, fingendosi offeso.

Tra sogno e realtà - Ruggarol historyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora