Capitolo 27-Il senso che non trovo

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Narra Ruggero


È tutto talmente strano che mi do uno schiaffo essendo completamente convinto che tutto ciò che sta succedendo sia un sogno, anzi, un incubo. Lo schiaffo però non serve ad altro se non farmi sembrare un pazzo davanti al registra, Patricia, Romeo e Karolcita.

Le parole che pronuncia Martín sono così inverosimili che sembra tutto recitato, e ancora più sconvolgente è la tranquillità con cui le accompagna, quasi senza importarsene del fatto che la persone a cui le sta ora rivolgendo è una persona, un essere umano con i suoi sentimenti.

Non mi riesco a spiegare quello che sta accadendo, ogni tanto volgo il mio sguardo verso Karol cercando conforto ma, per quanto possa provare a tranquillizzarmi, i suoi occhi sono confusi e pieni di panico.

Rendersi conto di quello che ha commesso Candelaria, non so in che modo, non riesce nemmeno a farmi esprimere con delle frasi di senso compiuto.

Come può qualcuno che si conosce così tanto bene, con cui si condividono tanti bei momenti, che è stato vicino a te nei momenti peggiori, ferirti nel modo peggiore che si possa mai immaginare? Come può Candelaria Molfese, mia fidanzata ma prima di tutto grande amica da anni, farmi qualcosa di così tanto crudele?

La verità è che io non posso più fidarmi di nessuno, se le persone a cui sei più legato, che ti sono state più vicine e con cui ti sei confidato nel momenti per te più bui e duri, sono quelle ce ti sanno tradire meglio, perché conoscono i tuoi punti deboli, le cose che ti fanno soffrire di più.

Vedendomi troppo sconvolto, Karolcita interviene al posto mio:

"Candelaria? Aspetta Martín, spiegati meglio."

"Candelaria mi ha chiamato poco prima di Capodanno, facendomi presente di alcuni episodi accaduti sia all'interno che al difuori del set- soprattutto all'interno-. Ne ho preso conto e, in seguito a delle ricerche sia personali che accompagnate da un esperto, ho perso la decisione di sostituire te con un altro attore per l'interpretazione del personaggio di Matteo Balsano. Naturalmente, ho pensato io stesso a fare tutto ciò che occorreva nel senso burocratico, come sospendere per un lungo periodo la tua tessera d'entrata, a ritirare i copioni, a mettere da parte le cose del tuo camerino. In realtà, ti avevo inviato una mail dove ti avvisavo del tuo licenziamento ma, a quanto pare, questa non ti è mai arrivata, per un motivo a me non ancora ben chiaro. Infatti, quando Patricia mi ha detto che volevi vedermi non ero sorpreso, anzi, pensavo volessi salutarmi prima di portare via le tue cose, invece... Ragazzi mi dispiace per questa incomprensione, ma le cose stanno così. Ora, Karol tu puoi venire con me così cominciamo le riprese di oggi e ti presento il nuovo attore; mentre Ruggero, ti prego di ritirare le tue cose e poi di seguire Patricia verso l'uscita, se tu te la sei scordata."

Ancora sorpreso ma arrabbiatissimo, penso a rispondere al nostro, anzi, al loro regista:

"Martín scusami ma tutto ciò non mi sembra giusto: non un avviso- ok, la mail non arrivata però da quanto ho capito non avevi spiegato con dei validi motivi il mio licenziamento-, non una chiamata, nemmeno un messaggio. Quanto ti ha dato Candelaria?"

Mi risponde subito senza neanche fammi finire di parlare, però rivolgendosi a Patricia:

"Prendigli la roba e portalo fuori, grazie."

Senza esitare Patricia prende i miei scatoloni e mi accompagna all'uscita.

Girandomi, vedo Karolcita che mi guarda con degli occhi tristi e angosciato.

Senza dirci nemmeno una parola, corriamo uno incontro all'altra.

Ci abbracciamo e, dopo un bacio, Karolcita sussurra:

"Andrà tutto bene, ci penso io a risolvere tutto."

Vado via e, anche se con tanta paura, sono più tranquillo sapendo che accanto a me c'è Karolcita.




"Siamo angeli con un'ala soltanto e riusciremo a volare

Solo restando l'uno accanto all'altro"

-Mr. Rain (Che ha citato don Tonino Bello)🤍


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