Narra Ruggero
Ci dirigiamo verso il quartiere latino, uno de miei quartieri preferiti di Parigi.
Ricordo, che quando venni qui con la mia famiglia in vacanza, mangiammo in un ristorantino molto carino anche se piccolo, che faceva dei piatti tipici parigini molto buoni, a parer mio il migliori ristorante in cui io abbia mai mangiato a Parigi.
La cosa più bella di quel ristorantino nascosto tra negozietti e librerie, era l'atmosfera che si poteva respirare al suo interno: forse proprio per le sue grandezze, era molto accogliente e dava quasi il senso di casa; il personale era stato all'epoca molto gentile con me e con la mia famiglia ed infine, ciò che era stato più importante per me in quell'occasione e che era ancora molto importante per me ora, si mangiava molto bene.
Allora, proprio per tutte queste, buonissime, motivazione, appena usciti dal palazzo, mi era venuto in mente di far conoscere anche a Karolcita questo posto.
Camminando, inizialmente, un silenzio imbarazzante aveva preso comando della situazione: sembrava quasi che riuscivamo a parlare, a scherzare tra di noi solo ed esclusivamente quando ci trovavamo davanti ad una telecamera...
Mentre riflettevo sulla nostra strana situazione, noto che Karol si è fatta coraggio ed ha rotto, finalmente, il ghiaccio:
"Allora, dove mi porta a pranzo Ruggero Pasquarelli?"
"Avrei pensato ad un ristorantino tipico parigino..."
"Hai cercato su internet oppure lo conoscevi già?"
"Lo conoscevo già."
"Cooome?! Eri già stato a Parigi e non me lo hai mai detto... a me? A alla tua amica più fidata Karolcita? Davvero sono delusa da questo tuo comportamento ..." Dice negando con la testa e cercando di trattenere il sorriso.
Rallento di poco i miei passi, le afferro la mano e, guardandola negli occhi le chiedo:
"Quindi ora siamo amici? Sei sicura?"
Abbozzo un sorriso quando il suo viso si colora totalmente di rosso pomodoro.
E questo sorriso fa in modo che il rosso sul suo viso aumenti solo di più.
Poi, recuperato il suo colorito di sempre, mi risponde.
Ha in volto un'espressione che da imbarazzata ora è diventata seria, anzi che dico, serissima... cerca di non esprimere nessun tipo di emozione mentre mi dice le seguenti parole:
"Ruggero, di questo ne abbiamo già parlato..."
"Non è vero Karol, non ne abbiamo mai parlato davvero, lo sai meglio di me."
Alza gli occhi al cielo ma la conosco troppo bene, so che non è davvero infastidita dal discorso:
"Dai Ruggero..."
"No Karol, ora abbiamo aperto il discorso e per una volta lo vorrei finire."
"Quando torniamo a Buenos Aires."
"Ma perché dobbiamo sempre rimandare?!"
"Non è il momento giusto questo Ruggero..."
"Perché no?! Insomma, siamo soli e non abbiamo nessun impegno a distanza di poco tempo che possa impedire di aprire il discorso... secondo me, questa è l'occasione perfetta."
"Ruggero perfavore lascia stare questo argomento, non rovinare il nostro pranzo per parlare di Candelaria. Te ne prego."
Sospiro:
STAI LEGGENDO
Tra sogno e realtà - Ruggarol history
FanfictionLa storia di due giovani attori, Karol Sevilla e Ruggero Pasquarelli, che si innamorano dietro le telecamere della serie Disney Channel "Soy Luna". Un racconto pieno di difficoltà che i due protagonisti cercheranno di superare con tanto coraggio. T...