Capitolo 26-Era tutto troppo facile

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Narra Karol


Alle parole di Patricia rimango paralizzata, come se fossi di pietra. Mi viene subito da piangere e le lacrime cominciano ad uscire dagli occhi. Cerco di fermarle subito, mi sembra quasi impossibile però alla fine ci riesco. Il calore che sentivo sul viso sembra ora scomparso, sono più tranquilla.

Allora alzo la testa e guardo Ruggero con un'espressione il più tranquilla possibile, per fare in modo che non si spaventi ancora di più di quello che già è. Ma lui, come biasimarlo, ha dipinta sul volto un'espressione terrorizzata, e quasi scoppia in lacrime.

"Cosa significa che non posso entrare?"

Dice con un tono alto, è confuso e arrabbiato.

"Non lo so! Qui esce che la tua carta è scaduta."

Risponde Patricia.

Allora mi intrometto anche io:

"Come scaduta? Non scade dopo dodici mesi?"

Mi fermo.

"Aspetta. Rugge, mica è quella dell'anno scorso?"

Patricia passa la carta a Ruggerito, così che lui possa controllare. Legge, poi mi guarda dispiaciuto:

"No, è quella di quest'anno... com'è possibile?"

Guardo Patricia, tra noi tre è quella che se ne intende di più.

"Ragazzi non riesco a capire cosa sia mai potuto succedere alla tua carta... fammi ricontrollare."

Ruggerito ridà la carta a Patricia, in modo che possa ricontrollare. Stavolta sembra controlli con più attenzione, infatti penso faccia più passaggi e che aggiorni di più il programma di riconoscimento.

In quelli, che sembrano interminabili, minuti Ruggerito ed io ci guardiamo negli occhi e ci diamo la mano. Io oltre il macchinario, lui ancora all'entrata. Vedere i suoi occhi così preoccupati e arrabbiati mi fa tanta, tantissima tristezza. Allora io, come posso, cerco di tranquillizzarlo, di incoraggiarlo che tutto andrà per il meglio, ma, in verità, più il tempo passa e più anch'io perdo le speranze.

Per fortuna -o per sfortuna, dipende dai punti di vista- Patricia si gira verso di noi, lei ha ora sul volto non più l'espressione dispiaciuta di prima ma, al contrario, molto, molto preoccupata:

"Ragazzi..."

Ci avviciniamo entrambi a lei, sempre più preoccupati.

Ruggero soprattutto, è molto preoccupato e allora dice:

"Ragazzi... ragazzi cosa Patricia? Parla ti prego."

Lei, allora, si affretta a risponderci, ma soprattutto rispondere a Rugge... la sua risposta potrebbe completamente cambiare la sua carriera, la sua vita.

"Ragazzi, qui risulta che Ruggero è stato cancellato da Soy Luna, come se fosse letteralmente scomparso."

Sento una strana sensazione nello stomaco... se Ruggerito è stato veramente licenziato le mie giornate non saranno mai più le stesse, la mia vita non sarà mai più la stessa... Ruggerito è qualcosa difficile da spiegare, come una luce che mi illumina la vita, con lui mi sento talmente tanto felice come non mi sono mai sentita con nessuno... se lui non ci dovesse essere davvero più, mi mancherebbe come l'aria e la mia vita sarebbe più triste.

"COME SCOMPARSO?"

Si sta arrabbiando sul serio, come dargli torto, e poi, se prima era agitato, ora non so definire quanto lo sia.

Scavalco la sbarra per cercarlo di tranquillizzare, ma niente da fare. Allora lo abbraccio dicendogli:

"Andrà tutto bene Ruggerito, risolveremo tutto. Tu non ti devi preoccupare perché ci sono io qui, vicino a te e ad aiutarti."

Poi mi giro verso Patricia e seria, le dico:

"Fai venire Martín."

Lei corre verso gli studi.

Guardiamo Romeo chiedendogli di entrare.

Lui alza le spalle rispondendoci che non può farci entrare.

Alziamo gli occhi al cielo.

Finalmente, arriva Martín.

"La carta non fa entrare Ruggero, mi dice che è stato eliminato dal cast." Gli spiega subito Patricia.

"Ah, vero... forse avrei dovuto dirtelo prima..." Risponde il nostro regista, come se questa fosse ormai una cosa ovvia e risaputo.

"Cosa avresti dovuto dirmi Martín?" Dice Ruggero, nervoso.

"Che abbiamo avuto alcuni problemi per i quali abbiamo dovuto sostituire l'attore che interpretava Matteo." Dice, serissimo e quasi senza emozioni.

Io rimango pietrificata, convincendomi del fatto che questo sia solo un brutto sogno.

"Che tipo di problemi Martín?" La voce di Rugge è ora quasi spezzata.

"Qualcuno mi ha fatto ragionare su tutta la situazione..."

"CHI?" Urla Rugge.

"Candelaria Molfese."





"C'eri, nei giorni neri
Quelli che piove troppo forte per stare in piedi"

-Pinguini Tattici Nucleari🤍


Tra sogno e realtà - Ruggarol historyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora