Capitolo 11-Uno strano incontro

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Narra Ruggero

Eravamo appena usciti dagli studi. Io e Agustín abbiamo fatto più tardi per registrale la mia canzone, quella canzone.

Cantando quelle parole, pian piano nella mia mente si formava il volto di Karolcita. Più le note andavano avanti, più nella mia mente riaffioravano tutti i ricordi, tutte le cose che abbiamo passato insieme in questi pochi giorni. Sento di poter parlare con lei, di potermi aprire, perché, anche se ci conosciamo da pochi giorni, è come se la conoscessi da tutta la vita. Il testo, ogni singola parola, mi ricorda lei: non posso farci niente.

Ma torniamo piuttosto ad Agustín, o Agus, come si fa chiamare lui. Ha spettato che finissi la canzoni, e poi siamo usciti dallo studio insieme. Camminando verso l'hotel, abbiamo riso e scherzato e, nella nostra conversazione subentra la cena:

"Che dici di andare a mangiare qualcosa, magari anche con qualcuno del cast?"

"Che bella idea! Mando un messaggio sul gruppo?"

"Vado io."

Siamo tornati nelle camere e quale migliore idea di andare a prendere Karol per la cena?

Mi apre prendendomi per un cameriere, allora le afferro la mano e la porto in corridoio.

Attacca al telefono, torna in camera per cambiarsi e poi andiamo in spiaggia cercando un fast food aperto, visto che ha voglia di panino.

Per un attimo mi dimentico di Agus, quando lo vedo venirci incontro con Valentina e Michael.

"Mi ero dimenticato di un piccolo particolare" Sussurro a Karol, mentre ci incamminiamo anche noi verso di lui.

"Più siamo meglio è!" Dice con un sorrisone. È sincera, anche se sento nella sua frase un filo di tristezza, forse anche lei voleva un appuntamento... Ruggero, ma cosa dici! A parte che sei, almeno credo, fidanzato, e poi assomigli sempre di più al tuo personaggio, Matteo o, come lo chiamerebbe Luna, il "Chico fresa".

I miei pensieri vengono interrotti dalla voce di Agus che mi chiama:

"Rugge! Ruggeee! Terra chiama Ruggee!"

"Eh?" Chiedo io, distratto.

"Eri sulla luna?"

"Non sentivo una battuta così stupida da tantissimi anni."

"Dai che lo so che ti è piaciuta."

Arriviamo nel fast food, ordiniamo e ci sediamo. Il nostro è un piccolo tavolo, di sei posti. In realtà siamo in cinque ma il posto in più non lo noto, anche perché un tavolo per cinque non esisteva praticamente in tutto il locale.

In dieci minuti, arrivano i panini, io sono seduto tra Karol e Michael, il cui panino è più grande della mia faccia. Quando arriva il panino di Valentina un fortissimo profumo di spezie riempiono la sala. Tutti la prendiamo in giro per i suoi gusti così raffinati: il panino è piccolissimo ma costa più di un concerto di Violetta. Ecco ora, pensando a Violetta e al comportamento della mia attuale non so se fidanzata, sono tra il nostalgico e l'arrabbiato: tutta colpa del mini e costosissimo panino di Vale.

Do il primo morso al mio panino. Quando tutti veniamo interrotti da una voce, che fa saltare Karol dalla sedia: un ragazzo, con i capelli di un rosso scuro, magro, basso e penso della mia età, posto alle spalle di Karol grida a gran voce:

"Che Ruggarol sia con voi!"

Agus, felicemente sorpreso, si alza e abbraccia il ragazzo:

"Cosa ci fai qui!?"

"Sono venuto a conoscere i miei amori!"

Si avvicina a me e Karolcita, Agus mette la mano sulla fronte ridendo.

"Karol!" E la abbraccia, è seriamente felice ed entusiasta.

"Ruggero!" Mi abbraccia, e quasi mi strozza.

Ridiamo entrambi imbarazzati, ci guardiamo, e poi porgiamo uno sguardo interrogativo verso Agus.

"Bene..." Cerca di spiegare, ma il ragazzo dai capelli rossi lo interrompi.

"Spiego tutto io: piacere ragazzi, sono Máximo Eduardo Espíndola, ma questo nome è troppo serio, quindi potete chiamarmi Maxi. Sono un cantante e attore, ma soprattutto il migliorissimo amicone di Agus..."

"Migliorissimo amicone?" Chiede Michael perplesso.

"Migliorissimo amicone." Risponde lui convinto e serissimo.

Alle ragazze scappa una risata, e Maxi continua a parlare.

"Sapete? Agus mi ha raccontato del futuro matrimoni, e della bellissima coppia che è seduta e questo tavolo."

"Matrimonio?" Chiede Valentina.

"Bellissima coppia?" Ripete Michael.

Karol mi guarda con uno sguardo triste: forse pensa che Maxi stia parlando di me e Candelaria, anche se lui ha detto "Seduta a questo tavolo.".

Agus scoppia a ridere:

"Karol non ti preoccupare! Non sta parlando di quella specie di ochetta!"

Non so come reagire alla battuta, ma per fortuna Maxi continua a parlare:

"Sto parlando dei miei bellissimi Ruggarol, di Ruggerito e Karolcita!"

Ok, forse era meglio se non parlava.

"Ci dovete dire qualcosa?" Chiede Valentina.

Karol è rossa come un pomodoro, io anche.

Non sappiamo che dire, cosa fare.

Siamo seduti su quelle sedie aspettando un salvataggio, ma nessuno ci aiuta, tutti ci guardano aspettando risposta.



" Tu vienes a quebrar la soledad"

-Ruggero Pasquarelli🤍

Tra sogno e realtà - Ruggarol historyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora