Capitolo 28-È solo l'inizio

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Narra Karol

Entro ancora scossa e angosciata negli studi.

Passo davanti Valentina e Carolina senza salutarle.

Sento che si guardano chiedendosi il motivo del mio strano comportamento ma proprio ora non sono in vena di dare loro delle spiegazioni.

Proprio oggi ci sono tutti, ma davvero tutti- infatti, a parte Ruggerito, non manca nessuno- sono nello studio. Per tutta la strada fino al mio camerino incontro tecnici, sceneggiatori, attori, truccatori, parrucchieri ma, naturalmente, non mi fermo a parlare con nessuno: sento un vuoto nello stomaco e non provo più emozioni.

Ciò che è successo a Ruggerito mi ha talmente distrutta e sconvolta che non riesco più a sorridere, a ridere e a, almeno fingere, di essere felice...

Sento bussare alla porta del mio camerino. Chiedo con una voce "spenta" chi è e dall'altro lato sento la voce di Katju. Decido di permetterle di entrare, forse dopotutto parlare con qualcuno mi potrebbe aiutare.

Mentre sono ancora in lacrime, entra. Appena mi vede in queste condizioni si allarma e, spaventata, mi chiede:

"Karol! Che hai tesoro?"

"Katju..." Dico con una voce spezzata e ancora "spenta".

E mi rifugio tra le sue braccia, bagnandole tutta la tuta con le mie lacrime.

"Scusa." Le dico.

"Ma di cosa... ti va di raccontarmi cos'è successo?" Mi chiede.

"Ruggero..." Sussurro in una valle di lacrime.

Mi allontana e, arrabbiata e preoccupata, dice:

"Ruggero? Cosa ti ha fatto Ruggero Karol?"

"Niente... niente lui niente... è stato cacciato da Soy Luna..." E di nuovo il vuoto nello stomaco, quello a causa del quale non riesco neanche a respirare.

"Come cacciato da Soy Luna? No, aspetta: spiegati meglio." Mi chiede sempre più confusa.

Singhiozzando cerco di spiegarle come posso la situazione:

"Allora..."

Mi fermo -già- per sedermi meglio.

Faccio un grande respiro e continuo il mio discorso:

"Comincio dall'origine dei fatti: come già sai bene, durante le vacanze di Natale tra me e Ruggero è successo qualcosa..."

Mi interrompe:

"Durante le vacanze di Natale? Tra te e Ruggero succede qualcosa da molto più tempo, da quando ci siamo conosciute noi e quando, di conseguenza, da quando vi siete conosciuti anche voi più o meno."

La guardo ridendo... ma il mio sorriso è finto, spento perché non riesco nemmeno più a fare un sorriso, a causa di tutto quello che sta succedendo ultimamente.

Riprendo da dove mi aveva interrotta:

"Quindi, da Natale stanno succedendo cose speciali. Infatti, ora stiamo insieme. Ma questa è la parte di storia che già conosci. Quella che non conosci, è che stamattina siamo venuti qua per tornare a lavoro, ovvio, solo che quando abbiamo passato la carta quella mia era valida e mi ha fatto passare tranquillamente mentre quella di Ruggero no. Allora abbiamo cercato di risolvere le cose con Patricia, pensando fosse solo un semplice sbaglio ma evidentemente non era così. Così abbiamo deciso di chiamare Martín per dargli la possibilità di darci delle spiegazioni... praticamente Candelaria è venuta a parlare con lui qualche giorno prima di riprendere le riprese e lo ha convinto che Ruggero dà una brutta reputazione alla telenovela ancora prima che questa possa uscire, e le polemiche prima delle prima evidentemente Martín non le vuole... e come dargli torto."

"Come "E come dargli torto?"? Da quanto so, Martín si è comportato malissimo... però è anche vero che la colpa di tutto ce l'ha Candelaria, non Martín. Ce l'ha Candelaria e la sua capacità di persuadere le persone. Facciamo così: appena uscite di qua andiamo a casa di Candelaria e parliamo con lei d questa situazione, sperando possa rendersi conto di quanto grave è ciò che ha fatto."

Così, uscite da lavoro, decidiamo di dirigerci verso casa di Candelaria. Solo che, davanti casa sua, ci troviamo anche un Ruggero distrutto, seduto sugli scalini davanti al portone.

"Ruggerito!" Gli grido preoccupata e, sedendomi anch'io sugli scalini, corro ad abbracciarlo.

"Amore..." Mi guarda cercando di sorridermi, ma si vede che non sta per niente bene.

"Non posso vederti così..."

Vediamo venire arrivare da lontano Maxi, con una bottiglietta d'acqua in mano:

"Ciao Arol! Rugg come va?"

"Come prima Maxi." Prende la bottiglietta:

"Grazie."

Si avvicina a noi Katja:

"Se volete vado solo io da Candelaria."

Maxi scatta:

"Vengo anch'io."

Decido di alzarmi:

"Pure io."

"Quello che c'entra più di tutti in questa storia sono io, quindi vado da solo." Dice Ruggerito, ma io mi avvicino e gli afferro la mano:

"Non ti lasciamo solo."

Bussiamo al citofono, risponde quella voce inconfondibile:

"Chi è?"

Ruggero risponde:

"Io."

Gli apre.

Saliamo e ci apre una Candelaria come sempre impeccabile che starnazza:

"Avanti."

Se poteva essere arrabbiata solo con Ruggero, ora sarebbe capace di fucilarci tutti, uno dopo l'altro e senza pietà.

Io e Ruggerito ci guardiamo e ci diamo forza a vicenda, dandoci la mano.

Chissà se questo è solo una prova che dobbiamo superare, oppure un episodio che ci faccia capire che il nostro amore è impossibile alla luce del sole.



"And I don't know why

But with you I'd dance in a storm"

-Taylor Swift🤍


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