14 • Riddikulus! • TERZO ANNO

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Arrivate in infermeria, troviamo Draco con un fascio attorno il suo braccio. Pansy corre subito verso di lui ed io rimango a vedere la scena dalla porta... alzando gli occhi al cielo. Non perché mi dia fastidio la scena, ma per quanto sta diventato patetica Pansy, se non ridicola.

Pansy: Hey, come stai?

Draco: Come potrei stare, Parkinson?

Non dico niente che è meglio. Intanto mi faccio coraggio e mi avvicino a loro.

T/n: Adesso piano piano ti riprenderai. Ma ora andiamo alla prossima lezione. Draco, tu ce la fai?

Draco: Si tranquilla. Adesso non potrò abbracciati, T/n. Non ti preoccupa?

T/n: Posso aspettarli i tuoi soliti abbracci.

Draco scende subito dal letto e si dirige davanti a me e Pansy. Così, senza aggiungere altro, seguiamo gli alcuni nostri compagni alla prossima lezione.

Ci troviamo dopo pochi minuti in aula. Sia il professore che la maggior parte dei nostri compagni sono già in aula. Così ci sediamo negli unici posti liberi, io vicino a Pansy che non è tanto felice di stare vicino a me.

Lupin: Buon pomeriggio a tutti! Vi prego di rimettere i libri nelle borse. Oggi faremo una lezione pratica. Vi occorrono solo le bacchette magiche.

Fa cenno di seguirlo. Ci guida lungo un secondo corridoio e si ferma davanti alla porta della sala professori.

Lupin: Entrate, prego.

La sala è una stanza lunga, rivestita di legno, piena di vecchie sedie scompagnate, ed è completamente vuota. l professor Lupin si avvicina ad un armadio che ondeggia all'improvviso, sbattendo contro il muro.

Alcuni nostri compagni indietreggiano, spaventati, compresa io ma per sbaglio colpisco anche Draco, che è stato sempre dietro di me.

Draco: Hey calma.

T/n: Scusa...

Mi avvolge il suo braccio buono intorno alla vita. Come nel treno. Come se mi volesse proteggere una seconda volta. E come immagino farà per sempre.

T/n: Hey, non è obbligatorio che ti comporti da fidanzato anche in assenza di Nathan.

Draco: Mi sto comportando da migliore amico, non farti strane fantasie.

Come è giusto che sia, nonostante quello che mi sta provocando. Come nel treno, prima alla lezione di Hagrid. Cosa diavolo mi sta succedendo?

Lupin: Niente paura! C'è un Molliccio lì dentro. I Mollicci amano i luoghi chiusi e oscuri tipo gli armadi, gli spazi sotto i letti, le antine sotto i lavandini... Una volta ne ho incontrato uno che si era insediato in una pendola. Questo si è trasferito lì dentro ieri pomeriggio, e ho chiesto al Preside di lasciarcelo per poter fare un po' di pratica con voi del terzo anno. Allora, la prima domanda che dobbiamo porci è questa: che cos'è un Molliccio?

Non noto nessuno che vuole rispondere, così mi offro io, allontanandomi leggermente dalle braccia di Draco.

T/n: Un mutaforma. Può assumere l'aspetto di quello che ritiene ci spaventi di più.

Lupin: Esatto Prince. Quindi il Molliccio che sta lì al buio non ha ancora assunto una forma. Non sa ancora che cosa spaventerà la persona dall'altra parte della porta. Nessuno sa che aspetto ha un Molliccio quando è solo, ma quando lo farò uscire, diventerà immediatamente ciò di cui ciascuno di noi ha più paura. Questo significa che abbiamo un grosso vantaggio sul Molliccio prima di cominciare. È sempre meglio avere compagnia quando si ha a che fare con un Molliccio. Così lo si confonde. Che cosa diventerà, un cadavere senza testa o una lumaca carnivora? Una volta ho visto un Molliccio commettere l'errore di cercare di spaventare due persone contemporaneamente. Alla fine si è trasformato in mezza lumaca. Nemmeno lontanamente spaventoso. L'incantesimo per respingere un Molliccio è semplice, ma richiede una grande forza mentale. Sapete, ciò che sconfigge un Molliccio sono le risate. Quello che dovete fare è costringerlo ad assumere una forma che trovate divertente. Ora proveremo l'incantesimo senza le bacchette magiche. Dopo di me, prego... Riddikulus! Provateci voi.

Slytherclaw//Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora