26 • In un'altra vita • QUARTO ANNO

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22 Dicembre

T/n Pov
Ringrazio ancora tutti i professori per aver scelto me come organizzatrice del Ballo del Ceppo, perché lo giuro, non saprei cosa avrei fatto adesso, per distrarmi, per non pensare, per non pensare a lui e Astoria che mi hanno fatto quel torto. Ed è una fitta che non se ne va.

Non sono andata nemmeno a vedere cosa stanno combinando i campioni per il Torneo Tremaghi. Come si stanno allenando. Come stanno. Ma sto facendo di tutto pur di non vedere Draco, perché so che è mandato a vederli... soprattutto ad Harry. Soprattutto per prenderlo in giro, come sempre.

Sento dei passi di tacchi provenire dietro verso di me. Mi giro e mi trovo la McGranitt che si sta avvicinando a me con aria molto pimpante e felice.

McGranitt: T/n, hai fatto un bel lavoro oggi. Per me puoi finire anche adesso.

T/n: Tranquilla, professoressa, faccio una pausa e poi continuo.

McGranitt: Sicura? Non devi studiare-

T/n: Studio prima di venire qui e appena finisco qui.

La McGranitt mi guarda con uno sguardo serio e incrocia le braccia al petto.

McGranitt: Ti serve una pausa, una pausa seria, soprattutto dopo l'incidente del 31 Ottobre.

T/n: Sto meglio adesso, professoressa. Non si preoccupi.

Voglio evitare qualsiasi conversazione, perché poi so già che si arriverà a lui. E se arriva a lui io sto male. E se sto male, potrei morire dentro pensando a tutto quello che abbiamo passato.

Mi volto in direzione della porta, ma la McGranitt la chiude. Potrei smaterializzarmi... ma so già che sarebbe peggio. Mi potrebbe togliere dei punti e potrebbe seguirmi subito.

McGranitt: Non farti togliere punti della Casa.

Come avevo immaginato. Mi giro e mi siedo su una sedia vicino a lei. Ramanzina in arrivo al binario 9¾ verso il mio subconscio.

McGranitt: Cosa ti sta succedendo, T/n? Cerchi in tutti i modi di lavorare, cercare di essere occupata, soprattutto dopo quello che ti ha detto Madama Chip-

T/n: Questo perché se mi fermo, anche solo per un secondo, penso. Se penso mi sento male. E se mi sento male, non so cosa farei. Sto cercando di distrarmi il più possibile da  un piccolo problema che mi pervade la mente.

Adesso nel suo volto c'è un piccolo sorriso.

McGranitt: Ah, i vostri problemi adolescenziali... qualche ragazzo o ragazza ti ha fatto del male?

Annuisco.

T/n: Sembra che tutti ce l'abbiano con me.

McGranitt: Allora, guarda quello che ti sta succedendo sotto un altro punto di vista. Può essere che è meglio che stiano succedendo queste cose adesso. Di solito il destino fa questi scherzi perché sa quanto vali e cosa è meglio per te. E poi, come hai detto tu, è un piccolo problema. Che nemmeno ti ha fermato per fare tutto questo.

E indica la Sala Grande leggermente addobbata. Il destino è stata sempre una brutta bestia per me. Alcune volte mi ha letteralmente salvato la vita. Altre volte, penso che si poteva fare letteralmente i cavoli suoi.

McGranitt: Se era così importante questo problema, non riuscivi nemmeno a fare questa magia.

Accenno un sorriso forzato. Draco è un piccolo problema. Ma lì è diventato piccolo. Ma comunque ha segnato la mia mente come una specie di cicatrice che mi rimarrà a vita.

T/n: Ha ragione, professoressa. Devo provare a vedere tutto da un'altra prospettiva.

McGranitt: Non devi provare. Lo devi fare se non vuoi farti del male per persone che non valgono nulla nel tuo destino.

Slytherclaw//Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora