14. Fidati di me

39 12 0
                                    

EDOARDO

«Posso avere dello champagne, signore?» chiedo con voce profonda al mio amico che sta riempiendo i bicchieri nel vassoio.

«Sì certo...Edo?» domanda incredulo.

«Che te ne pare?» apro leggermente le braccia per mostrare il mio travestimento.

Pantalone e giacca beige, camicia bianca e uno di quei cappelli alla francese, il tutto abbinato a dei finti occhiali da vista, direi che sono impeccabile e irriconoscibile.

«Quasi non ti riconoscevo», ammette divertito, in fondo sono passato da sembrare John Travolta in Grease, al completo di Armani che non tiravo fuori da un decennio.

«Ma quel cappello è mio?»

«No...», faccio il vago.

«Chiedimi il permesso almeno», dice con un sorriso tirato, mantenendo le distanze.

Giusto, dovremmo anche far finta di non conoscerci, per sicurezza di entrambi.

«Senti io ho solo cappelli sportivi, questa specie di basco si sposa perfettamente con il personaggio», alzo leggermente il copricapo.

«Ah sì, e chi saresti?» mi sollecita.

«Carlo, critico d'arte», sorrido entusiasta.

«Vabbè, Carlo, va a farti un giro e non bere, ci manca solo che ti ubriachi».

«Ehi, a casa non bevo per solidarietà, ma almeno oggi che è il mio compleanno un bicchiere mi è concesso, no?» cerco di persuaderlo con il sorriso alla Carlo.

Non so chi è Carlo, ma secondo me sorride così.

Luca alza gli occhi al cielo e mi allunga uno dei flûte che ha riempito con lo champagne, per poi sparire tra la folla con il vassoio.

Mi guardo intorno e, tra i quadri e le installazioni, noto un bel culo in lontananza, così decido di avvicinarmi, chi vieta un po' di divertimento al festeggiato?

Man mano che mi avvicino metto a fuoco le sue forme sinuose avvolte in un tubino bianco, lei si sposta i capelli sulla schiena con un gesto elegante e scorgo dei ricci biondi caderle lungo la schiena, ma prima che possa fare un altro passo un tipo le si avvicina con un bicchiere, lei si volta rivelando il suo volto e quasi mi viene un infarto.

Miriana e Andrea.

Cazzo.

Corro alla ricerca di Luca, e quando finalmente lo trovo cerco di allontanarlo da una coppia di anziani snob a cui serve tartine.

«Che ti prende? Sembra tu abbia visto un fantasma».

«Lù, ci sono Miriana e Andrea».

«Mancini e Scipione, i nostri vecchi colleghi?!», va subito nel panico.

«Sì quanti ne conosci?!» chiedo stizzito.

«Cazzo, devi andartene subito».

«No, no, aspetta, devi fare una cosa per me prima».

«Che cosa? Ti sei bevuto il cervello forse? Se ti vedono sei fregato».

«No ascolta, devo parlare con lei».

«Di cosa?».

«Tu non preoccuparti, fai solo ciò che ti chiedo».

«Edoà cosa hai in mente?».

«Fidati di me», rispondo fiducioso del mio semplice, ma infallibile piano.

Incastro PerfettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora