Incastro Perfetto

59. Il mio Incastro Perfetto

EDOARDO

Atterro Zio Enzo, e corro subito verso Miriana, accasciata a terra a contorcersi in un pianto isterico. Questo non era previsto.

Mi blocco per un istante, vorrei solo tenerla stretta tra le mie braccia e sussurrarle che con me è al sicuro, ma non appena la sfioro lei si volta di scatto, mi spinge a terra e in men che non si dica mi ritrovo nel mirino della donna che amo. Entrambi abbiamo il respiro affannato e sono sicuro che il suo cuore batte alla stessa velocità del mio.

«Le vedi le ingiustizie della vita? Quelli come Andrea muoiono, mentre quelli come te vivono liberi», mi fissa in un modo per me nuovo, sembra detestarmi davvero, e non posso biasimarla. Ma nelle sue pupille, scorgo ancora un luccichio, che mi dà speranza.

«Avrei dovuto arrestarti tempo fa, Andrea mi aveva aperto gli occhi, una volta finita questa storia dovevo portarti in galera».

Strabuzzo gli occhi.

«Che c'è? Ti senti preso per il culo? Ingannato? Usato?»

«Miriana, io...»

«Edoardo Mariani, ti dichiaro in arres-»

«Porca puttana, basta con le cazzate, vuoi la verità, Girasole?»

«Ti dichiaro in arresto, hai il diritto di-»

«La verità è che sono un bugiardo patentato, è vero, e ammetto che tutta questa storia è cominciata con l'intento di rubare i soldi e sparire, ma...»

«Hai il diritto di rimanere in silenzio, qualsiasi cosa-»

«Ho passato quasi tutta la mia vita a mentire, ingannare e pianificare come arrivare al giorno seguente».

«Qualsiasi cosa dirai potrà-»

«Quando ti ho rivista dopo tutti questi anni, il mio cuore è andato in cortocircuito, ma non volevo ammetterlo. Quando ti ho rivista alla mostra, con quel tubino bianco, ad osservare i girasoli...io non...»

«Potrà essere usata contro di te in tribunale, hai diritto a-»

«Io non capivo che cosa mi fosse preso, quando...»

«Hai diritto a un avvocato, se-»

«Se la smettessi di parlare e mi ascoltassi magari sapresti la verità!» sbotto all'improvviso, con l'eco che rimbomba nella stanza.

Lei resta in silenzio.

Oddio non posso credere che lo sto per dire.

«Ricordi, in spiaggia, quando ti ho detto quella frase in spagnolo?»

Lei annuisce.

«Ti ho detto che sei la donna più forte che io abbia mai conosciuto, e lo penso ancora».

Miriana però non dà segni di aver capito, è immobile, o forse ho suscitato qualcosa in lei, ma non lo dà a vedere. Sospiro.

«Senti Girasole, non sono il tipo da grandi discorsi sull'amore e quelle stronzate lì, ma meriti di sapere».

Lei continua a tacere, così prendo un bel respiro profondo e mi faccio coraggio.

«Sei tu, e io non l'ho capito da subito, ma meglio tardi che mai, no?»

«Io sono cosa?»

«Il mio incastro perfetto».

«Stai parlando di anime gemelle?» si lascia scappare una risata ironica.

«No, assolutamente no, non credo a quelle leggende, non credo a fili rossi del destino, né tanto meno a un dio greco che ci ha separati all'origine dei tempi per costringerci a trovare la nostra esatta metà. Credo solamente che noi esseri umani, buoni o cattivi, abbiamo un'anima. L'anima, si può incastrare con altre anime, che sia con l'amore, con l'amicizia, o con la famiglia.»

«E questo che vorrebbe dire?»

Per una volta nella mia vita, sono senza filtri, mi sto mettendo a nudo con lei più di quanto abbia fatto a letto, e mi sento terrorizzato al pensiero di mostrarmi così vulnerabile a qualcuno.

«Che la mia anima, per quel che ne rimane, è perdutamente e inesorabilmente tua».