MIRIANA
Mentre salgo le scale non riesco a togliermi dalla testa l'immagine di Edoardo che corre via a petto nudo.
Era lì, davanti a me, era lì...
«Fermi», una voce possente interrompe i miei pensieri.
Ci ritroviamo davanti un uomo con sguardo minaccioso e vestito interamente di nero, che ci blocca la strada.
«Salve, dobbiamo vedere Gianni», spiega Andrea.
«Chi lo cerca?» domanda l'uomo, incrociando i pugni davanti al petto.
Dopo pochi attimi di silenzio si accende di nuovo la mia lampadina.
«Senta, siamo amici di vecchia data, il signor Gianni aveva voglia di divertirsi un po' con me, capisce cosa intendo».
«E lui?» chiede indicando il mio amico.
«Ti pare che mando una delle mie ragazze qui senza protezione?» improvvisa Andre, tenendomi per il braccio.
Credo si sia ricordato di quel caso di prostituzione che abbiamo chiuso il mese scorso.
«A me nessuno ha detto che...»
«Senti uagliò siamo già in ritardo, credi che quando arriveremo il signor Gianni sarà contento di sentire che abbiamo tardato ancora di più per colpa di una sua guardia che non si informa neanche sui suoi impegni?» improvvisa Andrea, lasciando stupita sia me, che l'uomo davanti a noi.
Rimane imbambolato per qualche secondo per poi guardare dietro di lui.
«Fatemi chiedere»
«Ehi palestrato, hai figli?» gli chiedo fermandolo, dopo aver notato la fede che porta al dito.
«Sì...quattro, perché?»
«Beh anche io, e purtroppo devo fare questo mestiere di merda per portare il pane a casa, ora se faccio tardi perdo un cliente importante e forse tu il tuo lavoro, quindi...ci fai passare e risparmiamo tempo, che dici?»
E alle mie parole, ancora un po' titubante, ci apre la porta.
Davanti a noi un lungo corridoio, il quale porta ad un'altra rampa di scale, così ci incamminiamo, mentre l'uomo di prima fà cenno ai suoi amichetti, un cenno che viene prolungato finché non attraversiamo altre quattro porte, fino all'ufficio di questo fantomatico Gianni.
«Non possiamo sempre improvvisare, che facciamo con il Boss?» bisbiglia Andrea mentre ci avviciniamo all'entrata.
«Gli chiediamo con le buone maniere cosa sa dell'incidente, e del locale», rispondo mentre mi sbottono i primi bottoni della camicetta.
«Ma che fai?» chiede Andrea con un misto di imbarazzo e stupore.
«Devo sembrare una prostituta», rispondo con nonchalance.
«O-okay...» balbetta lui.
«O'nomm», chiede il ragazzo appena ci avviciniamo all'ufficio.
«Come?» chiede Andrea spaesato.
«Il vostro nome e quello della signorina», ripete scocciato.
«Ciro e Stella», risponde il mio collega, cercando di restare calmo.
Il ragazzo mi dà un'occhiata veloce, e accenno un sorriso provocante, mentre mi lecco le labbra, sperando che il linguaggio del corpo possa convincerlo.
Entra senza dirci niente, sentiamo che scambia due parole con qualcuno e poco dopo davanti a noi si spalanca la porta.Una stanza grande, poco luminosa e invasa da una cappa di fumo opprimente.
Al centro una grande scrivania con una lampada, un posacenere che strabocca e il Boss, seduto comodamente a fumarsi una pipa.
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Incastro Perfetto
Mystery / ThrillerEdoardo Mariani, ex agente dei Servizi Segreti Italiani e attuale latitante, dovrà rivedere i suoi piani per la vita dopo un fortuito incontro con una sua ex collega, ancora in carica, Miriana Mancini. Una discoteca esplosa in circostanze misteriose...