<< Brava >> sussurró, qualche secondo dopo essere venuto << Sei la mia puttanella preferita >>
Si stese di lato.
Io mi ripresi in fretta dall'orgasmo, poi mi alzai e mi rivestii.
Come voleva Austin, gli lasciai il suo "biglietto da visita" sul comodino.
<< Aspetta >> disse, fermandomi, prima che potessi uscire dalla sua camera.
Prese il portafoglio, e tiró fuori altri $20.
<< Tra tutte le puttane che mi sono fatto, te sei stata la migliore >> affermó, sorridendomi.
Mi diede i soldi in piú, poi mi accompagnó alla porta e mi fece uscire.
Mentre scendevo le scale, sentivo arrivare a gradi il freddo gelito che c'era fuori.
<< Cazzo >> esclamai quando uscii.
Mentre percorrevo il vialetto per andare a piedi da Dinah al ritrovo, vidi una figura femminile aprile il cancello davanti a me.
Doveva essere una che abitava in quei palazzi.
Man mano che si avvicinava, mi sembrava di averla già vista...
Poco prima di passarmi accanto, la riconobbi: Lauren.
Aveva gli occhi sul cellulare, ma prima di sorpassarci a vicenda, alzó lo sguardo.
I suoi occhi verdi guardarono i miei color castano per meno di un attimo.
Subito dopo averla superata, mi venne d'istinto di girarmi per guardarla... e lei fece lo stesso.
Ci guardammo per un altro secondo, e alla fine io uscii dal cancellino, mentre lei entró nella casa da cui ero uscita.
Viveva con Micheal?
Erano coinquilini o fratello e sorella?
Continuai a farmi queste domande e filmini mentali fino all'h.o.p.
L'h.o.p era un semplice incrocio tra due viottolini, a una decina di metri da un bar mal frequentato.
Non c'era nessuno.
Rimasi lí, da sola per un paio di minuti.
Poco dopo arrivò Dinah.
<< Ehi, tutto okay? >> mi chiese, abbracciandomi.
Un po' di calore corporeo mi serviva proprio.
<< Sí, meglio di quel che pensavo... a te? >>
Annuí con la testa.
<< Danny è troppo dolce per essere uno che va a prostitute... >>
<< È un tipo da fidanzata? >>
<< Esatto >>
<< Sai qualcosa delle altre? >>
Ogni notte ce n'era sempre una nuova, sempre e solo scoop.
<< Mi hanno detto che un 40enne ha prenotato Taylor per quasi tre ore >>
"Oddio"
<< Povera ragazza, con uno con il doppio della sua età... sicuramente single e brutto >>
Dinah si mise a ridere e annuí.
Non riuscivo a immaginarmi la scena... ma meglio così.
Tornammo a casa, dove non ci aspettavano le nostre famiglie.
La notte per me era la cosa piú orribile che potesse esistere, c'è, le poche ore in cui avrei dovuto dormire.
Quel paio di ore le passavo tra gli incubi.
Dormivo nella mia cameretta, sul solito letto, da quando avevo dieci anni.
Comunque non sognavo chissà cosa.
Sognavo la realtà, ma in tutti i sogni avevo la solita sensazione di angoscia.
Mi faceva sentire malissimo, e, visto che non sognavo cose spaventose, continuavo a dormire...
In poche parole significava che la mia tortura sarebbe continuata fino al risveglio.
Una cosa che sembrava durare in eterno.
Quando finalmente mi sveglio sono sempre le dieci, grazie a mia madre che russa.
Durante il giorno faccio la cameriera in un bar, e il mio turno inizia alle 10:30 e finisce alle 18:30.
Non guadagno tantissimo, ma meglio di niente.
Molte ragazze della mia età a quell'ora erano a studiare o a farsi interrogare in qualche aula di qualche università o di qualche collegge.
Io lavoravo. Sempre.
Mi vestii velocemente con una t-shirt bianca, una felpa grande il doppio di me e un paio di jeans attillati neri.
Quando arrivai al bar, salutai la mia collega, e mi preparai un bel caffè.
Mentre stavo cercando di rubare una ciambella, entarono un paio di clienti, che si misero a sedere a un tavolo, dandomi le spalle.
Dopo qualche minuto, una delle due ragazze si alzó e si avvicinó al bancone per ordinare.
"Oh, Gesú" pensai appena la vidi.
Ma è sempre lei.
È ovunque.
Mi preparai psicologicamente per far finta di non conoscerla.
Lauren, la ragazza dagli occhi meravigliosi, venne da me per ordinare.
<< Salve >> disse con voce ferma, guardandomi negli occhi << Vorrei due caffè macchiati. Uno con panna, l'altro senza >>
Non smise di guardarmi neanche per un secondo, perchè un paio di volte ho spostato lo sguardo su di lei... e lei mi guardava ancora.
Con il suo solito sguardo, tra il serio e il neutro.
Indecifrabile.
Mi sentivo perennemente osservata.
Sapevo bene che mi aveva riconosciuta.
STAI LEGGENDO
H.O.P
FanfictionFF- Camren La giovane Camila Cabello guadagna soldi per mantenersi come le altre sue colleghe: facendo la prostituta. Va a letto con tutti i tipi di uomini, di tutte le età, rischiando ogni notte di essere maltrattata... ... Ma cosa succederà quando...