Capitolo 5

52.4K 1.4K 195
                                    

Quella sera guardagnai piú delle altre notti: tre clienti.

Uno fu il fratello di Lauren, il secondo un uomo sulla trentina, e l'ultimo poco più vecchio del secondo.

Andó bene, ma arrivai all'h.o.p stanca, sfinita.

<< Ehi, hai una faccia... hai lavorato? >> mi chiese Dinah appena arrivai.

La abbracciai e le diedi un bacio sulla guancia per salutarla.

<< Oddio, sí... a te com'è andata? >>

<< È stato abbastanza strano... >> inizió a spiegare << La stanza delle prenotazioni è molto bella, tipo da "vip">>

Mi raccontó tutti i dettagli mentre andavamo a casa, da com'era arredata la stanza a com'era andato il sesso.

<< È in un palazzo grigio, abbastanza vecchio... da fuori sembra non curato, brutto, mentre dentro la stanza è fantastica: enorme, letto a baldacchino, lenzuola di velluto, cuscini morbidissimi... >>

Sembrava bello.

<< Con la prenotazione è incluso anche lo streap tease >> affermó << È stata la mia prima volta... ed è stato molto divertente! >>

Poi si rivolse a me.

<< Te cosa mi racconti? A quanto pare hai lavorato tanto... >>

<< Me ne sono fatti tre stanotte >>

Dinah sgranó gli occhi.

<< Questo è il tuo nuovo record... Giovani o vecchi? >>

<< Uno molto giovane, ma è andata davvero da schifo, gli altri due erano sui 30/35 anni >>

Dinah si mise a ridere.

<< Poco dotato? >>

<< Ahaha, sì! Lo ha affermato anche la sorella >>

Dinah mi guardó, confusa.

<< Conosci la sorella? >>

<< Era lí a casa >>

<< E ha sentito tutto? >>

<< Sí. L'hai vista anche tu qualche giorno fa >>

Mi riguardó ancora piú accigliata.

<< L'unica ragazza che era con Micheal, Danny e quell'altro >>

<< Ah... e sei andata a letto con suo fratello? >>

<< Sí, mi ha dato i soldi lei alla fine >>

<< Wow! Eppure mi sembrava molto "contraria" alla prostituzione >>

Annuii.

Prima di dire altro, arrivammo a casa mia.

<< Ci vediamo domani sera >>



Il giorno seguente passó molto in fretta.

Al bar non ci fu tanto lavoro da fare, perciò riuscii a riposarmi per la nottata seguente, e uscii prima.

Quando andai da Austin, mi accolse a braccia aperte.

<< Eccola! La mia puttanella preferita! Tesoro, per te ho ottime notizie >>

"Ottime notizie?" pensai "Cosa potrebbe essere una buona notizia per lui?"

<< Sei stata prenotata per stanotte! Da mezzanotte all'una! >>

Rimasi in silenzio per un attimo.

"Oddio"

<< Davvero? Chi? >>

<< Mi dispiace, tesoro, non posso dire nome e cognome del cliente... sarà una sorpresa >> mi rispose, andando via.

Passarono le ore, e arrivó il momento in cui mi dovetti far accompagnare da Dinah nella "stanza delle prenotazioni".

<< Grazie per avermi accompagnato >> dissi appena arrivate.

<< Ma figurati! Allora, la stanza è la prima a destra, al secondo piano >>

Mi guardó, abbastanza preoccupata.

<< Tutto okay? >> mi chiese.

Scossi la testa, guardando la porta d'entrata.

Avevo paura.

<< Lo so... Anch'io avevo paura, ma poi è andato tutto bene... >>

Mi rassicuró, almeno un po'.

Ci salutammo, poi lei prese la via per andare per la strada ed io entrai.

L'atrio era vuoto.

Arrivai alle rampe di scale, e iniziai a salirle, lentamente, senza fretta.

Guardai la mia minigonna alzarsi e abbassarsi a ogni mio passo, coprendo e scoprendo le calze a rete.

"Che vita..."

Arrivai davanti alla porta.

Respirai a fondo, ed entrai.

Dovevo essere il più professionale possibile, dovevo accontentare il cliente...

"Oh, Dio"

Era un uomo, sulla quarantina, e si vedeva che era ricco.

La mano, con cui teneva il sigaro cubano, era piena di anelli d'oro.

Aveva una camicia di flanella, bianca, leggermente sbottonata in cima.

Era leggermente sovrappeso. Si notava bene la pancetta.

Vestiva pantaloni e mocassini sul grigio.

Aveva la barba non fatta, nera, come i capelli leggermente lunghi e i suoi occhi.

Faceva davvero paura, sembrava un boss della mafia.

Metteva i brividi... ma era un cliente...


H.O.PDove le storie prendono vita. Scoprilo ora