Capitolo 12

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Fissavo intensamente quegli occhi verde smeraldo.

In una frazione di secondo riconobbi quel colore intenso: Lauren.

Lauren era seduta sul letto, con i gomiti sui ginocchi, e mi fissava, con la sua solita espressione.

Quando realizzai che era lei la mia cliente, entrai nel panico.

Lei  aveva pagato, lei  mi aveva prenotato tutta la notte, lei  era la donna che dovevo far godere...

Rimasi ferma, immobile a guardarla, per un eterno secondo.

Non era contrariata quando mi portarono a casa Micheal e suo fratello Luke?

Non era contraria a pagare una ragazza per avere sesso?

Non era contraria alla prostituzione?

Sí. E allora perchè mi aveva prenotato?

Alla fine mi calmai, facendo un paio di lunghi respiri.

"Devo essere professionale" pensai.

Iniziai lo streap tease, ma mi fermó con un semplice movimento della mano.

Mi fece cenno di andare da lei.

Quella situazione mi ricordó la mia prima esperienza in quella stanza, e ció non mi tranquillizzó affatto.

Mi fermai davanti a lei, aspettando i comandi.

Si alzó in piedi, e mi mise la mano sul fianco non ferito, mentre con l'altra mi spostó i capelli dietro l'orecchio.

Era così vicina, che io non riuscii piú a muovermi... ero come ipnotizzata.

Piegó la testa di lato e mi posó un lungo bacio sul collo.

Era cosí caldo che mi vennero i brividi.

Soffocai un gemito, che si trasformó in un mugolio.

Inizió a togliermi i vestiti, la gonna e le calze, fino a che non rimasi solo con l'intimo.

Si fermó, e sfioró la ferita.

<< Ti fa ancora male? >> domandó.

<< Cosa? >>

Ero spiazzata.

<< Il taglio... sembra migliorato... >>

<< Come fai a saperlo? >>

Fece un piccolo sorriso, sempre guardando la ferita, e non mi rispose.

Si rimise sul letto, e mi fece sedere sopra di lei.

Mi bació il petto, e continuó scendendo fino al seno.

Non riuscii a trattenermi, e iniziai a gemere.

<< Oh, Dio >> mormoró Lauren con la voce roca << Quanto tempo... finalmente >>

Mi azzardai a toccarla e a toglierle la maglietta.

Si fermó un attimo, per lasciarsi ammirare in tutta la sua bellezza.

Era fantastica.

I suoi capelli scuri erano scompigliati, i suoi occhi stavano andando a fuoco, e il suo seno era enorme.

Continuava ad accarezzarmi i fianchi, con un tocco davvero delicato.

Mi stavo eccitando... per davvero... e per lo piú con una donna.

Involontariamente appoggiai una mano sul suo seno, e lei si morse il labbro, guardando la mia reazione.

<< È la tua prima volta >> affermó convinta.

Incrociai il suo sguardo.

<< È la prima volta che fai l'amore... con una donna. Lo vedo >>

Non mi lasció rispondere che mi ritrovai con la schiena sul materasso, e lei in piedi davanti al letto.

Si tolse i pantaloni, e li lasció cadere sul pavimento, poi risalí il mio corpo, baciandomi e accarezzandomi.

Non avevo mai provato quella sensazione di desiderio.

Mi faceva sentire bene.

Dopo aver assaggiato ogni centimetro del mio corpo, cambió totalmente posizione.

Si appoggió alla schiena del letto, e mi fece sedere sopra di lei.

Le sue labbra arrivavano al mio mento, il mio seno era appoggiato sul suo, e le nostre intimità erano a pochi centimetri di distanza.

Le sue mani erano dietro la mia schiena, poi si spostarono lentamente sul mio sedere, e inizió a palparmi.

Stavo morendo dalla voglia di averla, e iniziai a strusciarmi su di lei.

<< Mmh >> inizió a gemere.

Stavo impazzendo.

Alla fine mi tolse il reggiseno e le mutande.

Ero nuda, sopra di lei, mentre Lauren mi baciava e mi leccava i capezzoli.

Era una dolce agonia.

Volevo di piú, ma mi faceva aspettare.

Avevo gli occhi chiusi, quando all'improvviso sentii le sue dita sulla mia intimità.

Entró con un dito.

<< Dio, come sei bagnata >> mugoló.

Entró con un secondo dito, facendomi gemere ancora di piú.

<< Oh, Dio >> sussurrai quando inizió a muoversi.

Prima lentamente, facendomi morire, poi mi accontentó, e inizió ad andare piú veloce.

Mi aggrappai alla sua schiena, graffiandola, mentre lei continuava a baciarmi il collo e la mandibola.

Il mio sguardo era fisso giú, sulle sue dita che uscivano ed entravano dentro di me.

Quando ero vicina all'orgasmo, si fermó, prendendomi con una mano dietro il collo.

Prese i miei capelli, e li tiró, senza farmi male, per alzarmi il volto.

Mi alzó fino a guardarmi negli occhi, mentre le nostre labbra erano a pochi millimetri di distanza.

Sentivo il suo respiro caldo sulla mia bocca, e senza volerlo distolsi lo sguardo dai suoi occhi.

Le sue labbra erano schiuse, rosse e gonfie per tutti i baci che aveva posato sulla mia pelle bollente.

Si avvicinó, lentamente, guardando le mie labbra.

Mi guardó negli occhi, perchè ero io che dovevo darle il consenso...

... e non glielo negai.

Annullai la distanza io.

La presi per le guance e la baciai.

"Il mio primo bacio"

H.O.PDove le storie prendono vita. Scoprilo ora