Capitolo 25

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<< Cosa cazzo faremo per 6 fottutissime ore? >> domandai arrabbiata.

Lauren fece spallucce, tranquillamente.

<< Mi farai diventare matta >> mormorai.

Lei iniziò a camminare per la stanza delle prenotazioni, scrutando ogni singolo particolare.

Guardò le tende di seta, e studiò ogni singola piegatura, facendo poi lo stesso con il letto.

Il silenzio era incredibilmente snervante.

<< Vuoi fare così tutta la notte? >>

<< Sì >> affermò.

Sospirai, e mi misi a sedere sulla poltrona davanti al letto, mentre lei si mise sul materasso.

Iniziai a pensare a cosa fare per non annoiarmi.

Dormire?

No, avevo dormito prima di andare a lavoro, perciò ero sveglissima.

E poi col cavolo che volevo addormentarmi in sua presenza.

Cosa cavolo potevo fare?

Iniziai a guardarla.

Aveva lo sguardo fisso sul pavimento, serio, ma il suo volto era calmo e rilassato.

Aveva una camicia bianca, un po' più grande di lei, con le maniche arricciate.

Non aveva niente sotto, perciò riuscii a riconoscere il reggiseno che indossava.

Era di pizzo nero, sicuramente fatto a mano e senza ferretto.

Il colletto della camicia lasciava scoperto il suo bellissimo collo, che non riuscii a non guardarlo e a immaginare di baciarlo.

Le sue cosce perfette erano intrappolate in un paio di jeans neri che facevano risaltare le sue forme.

Era seduta sul lato destro del letto, con i gomiti sulle ginocchia, e lo sguardo perso nel vuoto.

Mi alzai, interrompendo il silenzio.

<< Hai deciso cosa fare per passare il tempo? >> mi chiese.

<< Tu non mi devi toccare... Giusto? >> ignorai la sua domanda.

<< Giusto >>

Mi avvicinai lentamente.

<< ... non puoi scoparmi... Giusto? >>

<< Giusto >>

Arrivai di fronte a lei.

<< E neanche baciarmi... Giusto? >>

<< Giusto >>

Quella parola imprigionò definitivamente la parte di me che non voleva stare in presenza di Lauren.

Mi stava guardando negli occhi, seria, e io ricambiai lo sguardo, altrettanto serio.

Appoggiai le mani sulle sue ginocchia, facendole togliere e gomiti, e mi abbassai, senza interrompere il contatto visivo.

Volevo vedere ogni sua singola espressione.

H.O.PDove le storie prendono vita. Scoprilo ora