Capitolo 7

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Fu difficile alzarsi dal letto in quelle condizioni.

Mi alzai grazie alla forza degli addominali, ma fu dolorosissimo per via della ferita.

Sarà stata lunga 10 cm, e finiva sul fianco.

Sanguinava, ma per fortuna meno di prima.

Mi misi a sedere, e sentii una fitta tra le gambe.

Dolore. Riuscivo a provare solo dolore.

Fisico e mentale.

Ero distrutta, ma riuscii ad alzarmi in piedi, e a cercare un modo per togliermi lo scotch.

Feci attenzione a non calpestare i vetri per terra, e ne presi uno grande con le labbra.

Lo lasciai cadere sul letto, e da dietro la schiena lo presi con le mani.

Smanettai, cercando di tagliare il nastro adesivo e liberarmi.

Per una buona metà riuscii a tagliarlo, ma alla fine mi cadde di mano.

Ci riprovai, diverse volte, ma alla fine ci rinunciai e usai la forza.

Mi liberai, con una forza che non pensavo di avere.

Appena fui libera, mi toccai la ferita: faceva male.

Toccai anche i graffi tra le gambe.

Guardai alla mia destra, e sul letto vidi i soldi...

Iniziai a piangere come non avevo mai fatto.

Mentre lasciavo le lacrime scorrere, presi la borsa, i soldi e mi ricomposi il piú possibile.

Provai a coprire la ferita, ma bruciava... troppo.

Corsi fuori da quella stanza maledetta, scesi le scale e uscii dalla porta.

Il freddo, a contatto con il mio corpo, rese tutto piú semplice.

Mi geló la pelle, riuscendo a non farmi piú dolore.

L'unica cosa che faceva ancora male era camminare... ma era inevitabile dopo quello che mi aveva fatto quello stronzo.

Mi asciugai le ultime lacrime.

Come se non bastasse, inciampai e caddi per terra, rompendo il tacco.

<< Porco .... >>

Era davvero troppo.

Questa volta non riuscii piú ad alzarmi, e mi lasciai andare sul marciapiede.

Iniziai a vedere sfuocato.

L'asfalto iniziai a sentirlo caldo, era molto confortevole.

Le palpebre erano pesanti, ma facevo di tutto per tenerle aperte.

Ad un tratto, vidi una figura sfuocata venire verso di me.

Era una donna, ma non riuscivo a metterla a fuoco, non ci vedevo bene.

Mi tiró sú la testa mettendo una mano sotto il collo.

Guardando quei pochi movimenti che riconoscevo, vidi che mi stava toccando le gambe, la pancia, i fianchi... ma io non sentivo niente.

Mi prese in collo, e a quel punto chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare dal sonno.

Non so bene quanto dormii, so solo che mi svegliare in un luogo caldo, tra delle coperte, su un letto.

Mi alzai di scatto, e sentii un forte dolore ovunque.

A quel punto mi ricordai tutto: lo stupro, le ferite, quella donna...

"Dove mi trovo?"

Mi guardai attorno.

Era una stanza piccola, un letto matrimoniale, un paio di mobili e un bagno alla mia destra.

Sembrava la camera di un hotel.

Guardai sul comodino, dove c'era un foglietto:

"Bed & Breakfast Lyjo. Colazione dalle 7 alle 10"

Era scritto a penna su un tovagliolo.

Sotto c'era aggiunto:

"Prendila, se non vuoi ritrovarti incinta" indicato a una pasticca.

Doveva essere la pillola del giorno dopo, perció non mi feci tante domande e la presi.

Mi alzai davanti a uno specchio.

"Cos'ho addosso? Dove sono i miei vestiti?"

Avevo una felpa dei Nirvana che era il doppio di me, e un paio di jeans neri, che mi stavano leggermente larghi.

Accanto al letto c'erano delle vans nere.

Feci spallucce, e me le misi.

Alzai la felpa, per federe la ferita sul fianco.

Avevo una garza bianca, con qualche macchia di sangue.

Iniziai a cercare le mie cose, ma non le trovai.

Riuscii a trovare solo la mia borsa, con i soldi dentro e tutto.

La presi e scesi giú.

Una ragazza dello staff mi accolse appena arrivai al piano di sotto.

<< Salve, lei deve essere la ragazza della 125. La sua amica le ha prenotato la nostra migliore colazione >> mi disse con un immenso sorriso << Mi segua >>

"Cosa? Chi?"

Mi fece sedere ad un tavolo e iniziarono a servirvi piatto dopo piatto.

Bacon, uova, frittelle, pancakes, caffè e caramello...

<< Wow >>

Mangiai da Dio.

Appena finii quello che c'era nel piatto, mi alzai e andai a pagare.

La ragazza fece cenno di no.

<< Ha gia pagato tutto la sua amica. Arrivederci! >>

"Chi è questa ragazza?"

H.O.PDove le storie prendono vita. Scoprilo ora